Descrizione
[Berberidaceae] in onore di Ἀχλύς Achlýs Aclys, divinità minore greca, dea dei luoghi nascosti o dell'oscurità, forse alludendo all'ambiente boschivo e ombroso, o ai fiori incospicui privi di perianzio. Secondo altre fonti mitologiche Achlys era la Notte Eterna (forse l'annebbiamento della Morte, che offusca la vista di chi muore), il primo essere creato esistente prima ancora del Caos. Esiodo afferma che è figlia di Nyx (la Notte) personificante miseria e tristezza, rappresentata sullo scudo di Ercole come una donna pallida, emaciata, piangente e battente i denti, ginocchia gonfie, unghie lunghe, guance rosse e spalle coperte di polvere