IPFI - Etimologia

ID 
928 
 
Lemma 
canínus, a, um
   
Descrizione 
da cánis cane, canino, da cane, di cane, in tutte le sue accezioni, anche negative:
(Agraulus/ Agrestis/ Agrostis/ Avena/ Milium/ Trichodium) Linneo, per Agrostis canina, fa riferimento al “gramen caninum” di Caspar Bauhin, così chiamato per il vomito che provoca ai cani
(Bacularia/ Linospadix, Pinanga) etimologia non riportata dall’autore, ma è probabile faccia riferimento ai frutti o ai semi simili a denti di cane
(Bergeranthus/ Carruanthus/ Mesembryanthemum) per le coppie di foglie giovani, meno aperte, che con i loro margini dentati sembrano la bocca di un cane
(Celtis) dal nome vernacolare dog’s cherry
(Cenchrus/ Pennisetum/ Saccharum) dal nome locale malese “buntut anjing” (coda di cane), con chiaro riferimento all’aspetto della spiga
(Crepinia/ Rosa/ Rosa communis subsp.) come riportato anche da Plinio, anticamente si credeva che le radici della rosa canina curassero gli effetti dei morsi dei cani rabbiosi
(Dendrobium/ Epidendrum) Rumphius nel suo Herbarium amboinense descrive e illustra una pianta, chiamata in malese “angrec andjing” (dall’odore di cane), col nome Agraecum caninum, proprio per il cattivo e penetrante odore emanato dai fiori. Burman nella sua Flora Indica propone per esso il nome Epidendrum caninum, e riporta il nome giavanese “angrec utan”. Miller, nella sua revisione delle nuove specie proposte da Burman, proprio dal nome locale ritiene che si tratti della specie ampiamente diffusa col nome Dendrobium crumenatum Sw. e propone la nuova combinazione Dendrobium caninum al posto del nome di Swartz. In atto il nome accettato è Dendrobium crumenatum Sw. e gli altri due considerati suoi sinonimi
(Erythronium) per la forma del bulbo simile a un dente di cane (sinonimo di Erythronium dens-canis L.)
(Lepigonum/ Spergula) per la notevole variabilità della specie
(Morus) dal nome della località, Dog Spring (New Mexico) di ritrovamento (Opuntia) dal nome vernacolare “tuna de perro”
(Piper) per i frutti di forma simile a quelli del pepe, ma che non ne hanno il sapore e l’odore
(Psidium) perché i cani in vicinanza della pianta si comportano come i gatti con la Valeriana “dicitur Canina, eo quod ad illam accedentestes canes delectantur, & tripudiant, ficut feles ad Valerianam”
(Viola) tradizionalmente perché inodore, in contrapposizione alla Viola odorata
(Zea) dal nome vernacolare “mais de coyote” (Canis latrans)
(Achorion/ Bodinia/ Oospora/ Trichophyton) infezione fungina della pelle dei cani
(Aedycia/ Cynophallus/ Mutinus/ Phallus) a forma di pene di cane
(Ascolobulus/ Ryparobius/ Ryparobius crustaceus var. caninus, Mucor) perchè si trova sugli escrementi dei cani
(Dermatodea/ Lichen/ Peltigera/ Peltophora) per l’apotecio che vagamente somiglia alla testa di un cane

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