Acta Plantarum
 Etimologia dei nomi botanici e micologici   e corretta accentazione 
Acta Fungorum
     Home      Galleria      Forum oggi è Giovedi 28 marzo 2024

    Lista dei lemmi etimologici (250 di 26827)                     Trova:     
   Campo trova
nessun carattere: estrae tutti i lemmi (divisi in più pagine); da 1 a molti caratteri: ricerca i caratteri a partire da inizio lemma;
 
per ricercare uno o più caratteri ovunque nel lemma utilizzare il carattere '%' seguito dai caratteri
 
prima pagina    pagina precedente   Pagina 4     
ID Lemma Descrizione     (Legenda)
782 brunnéscens latinizzazione dal germanico braun bruno: con organi tendenti al bruno
(Abuta/ Hyperbaena) per la pubescenza aureo bruna sulla parte inferiore della foglia
(Acacia, Clerodendrum, Gonystylus, Maerua, Paraboea) per le foglie che seccando tendono a un colore bruno
(Acianthera/ Pleurothallis) per i fiori di colore bruno rossastro
(Antennaria, Castilleja) per le brattee di colore tendente al bruno
(Ardisia, Calathea/ Goeppertia/ Phrynium) per la pagina inferiore delle foglie brunescenti
(Bonellia/ Jacquinia, Canthium/ Pyrostria) per i rami di colore tendente al bruno
(Bulbophyllum/ Cirrhopetalum) per il colore bruno della base dei petali e del labello
(Carex/ Carex canescens var./ Carex curta var./ Facolos/ Vignea, Carex maritima var.) per il colore delle spighe
(Combretum) per i piccioli brunastri
(Cyathea/ Cyathea nigripes var./ Trichipteris) per i piccioli, rachide, scaglie e sori di colore bruno
(Dendrobium/ Grastidium) per i fiori di colore bruno chiaro
(Disticholiparis/ Liparis) per i fiori di colore bruno salmone
(Epilobium/ Epilobium pedunculare var.) per il caule e le foglie che assumono un colore brunastro in piena luce
(Festuca/ Festuca rupicola subsp./ Festuca valesiaca subsp.) per le spighette verde brunastro
(Glochidion/ Phyllanthus) per il colore bruno delle foglie “in sicco”
(Grimmia/ Grimmia apocarpa var./ Schistidium/ Schistidium apocarpum subsp./ Schistidium apocarpum var./ Schistidium confertum subsp./ Schistidium confertum var.) per il colore brunastro della pianta
(Henriettea/ Loreya) per rametti e piccioli ricoperti da una densa peluria bruna
(Hyptis/ Mesosphaerum) per rami e foglie ricoperti da un tomento bruno rossastro
(Ilex retusa f., Inga) per il colore delle foglie tendente al bruno
(Juncus/ Juncus ensifolius var./ Juncus saximontanus f.) per il colore bruno dei petali
(Kobresia) per le spighette brunescenti
(Lennea) per la peluria bruna
(Lepanthes) per il colore tendente al bruno di foglie e fiori
(Mikania) per caule, foglie e squame tendenti al bruno
(Opuntia) per le spine brunastre
(Padus/ Prunus) per i rami, pagina inferiore delle foglie, peduncolo e drupe brunastri
(Paepalanthus) per le brattee involucrali brune
(Pitcairnia) per le brattee e gli apici dei sepali di colore bruno
(Potentilla/ Potentilla gracilis var.) per la pubescenza bruna su rami e foglie
(Taeniophyllum) per i fiori di colore marrone giallastro
(Viburnum) per i peli stellati brunescenti sui rami e la pagina inferiore della foglia
(Agaricus, Amanita, Buellia, Clitocybe, Collybia, Cortinarius, Hydnum, Lepiota, Omphalia, Pholiota, Psathyrella, Russula, Suillus) funghi che tendono a diventare bruni con l'età, nel secco o al taglio
783 brúnneus, a, um latinizzazione dal germanico braun bruno: di colore bruno o tendente al bruno
(Acinodendron/ Miconia) per i tricomi dendritici rossicci sui rami giovani, superficie inferiore della foglia e assi dell’infiorescenza
(Aconitum) per i sepali bruno porpora o grigio porpora
(Actinidia eriantha var.) per il colore dei rami
(Aegilops crassa var., Aegilops cylindrica f./ Aegilops cylindrica var., Aegilops squarrosa var./ Aegilops tauschii f., Aegilops triuncialis f./ Aegilops triuncialis var., Carex/ Olotrema, Carex albolutescens var., Carex brizoides var., Carex canescens var., Carex vitilis var., Cyperus/ Cyperus planifolius var./ Mariscus, Restio) per il colore delle spighe
(Agave/ Manfreda/ Polianthes) per il colore bruno scuro dei lobi della corolla
(Agelanthus/ Loranthus/ Tapinanthus, Juncus, Juncus effusus var.) per i tepali brunescenti
(Alsophila/ Cyathea) con riferimento al picciolo e rachide
(Anacalypta/ Barbula/ Didymodon/ Pottia/ Trichostomum) per i cespi colore ruggine
(Andropogon, Schoenus, Sorghastrum) per il colore delle spighette
(Aneura/ Riccardia, Barbula/ Tortula, Diplasiolejeunea, Jackiella/ Jamesoniella) per il colore bruno della pianta
(Anisoptera) per il colore bruno cioccolato del frutto e del tomento sulla pagina inferiore della foglia
(Anthericum) per le strisce bruno rossicce sui catafilli e l’esterno delle basi fogliari
(Anthistiria tremula var./ Themeda tremula var.) per il colore bruno delle spate
(Antidesma) per le foglie di colore bruno scuro
(Astronia) per rami, piccioli, pagina inferiore della foglia e infiorescenze ricoperti da minuscole scaglie brune (lepidoti)
(Aulomyrcia campestris var., Blakea, Cordia, Myrcia elongata var./ Myrcia laevigata var.) per la diffusa pubescenza bruna
(Banksia) in onore del botanico e naturalista scozzese Robert Brown (1773-1858) a cui era dedicata la Dryandra brownii (vedi) trasferita nel 2007 nel genere Banksia. Essendo già presente questo epiteto, gli autori hanno scelto quello di brunnea per mantenere il riferimento originale
(Begonia imperialis var.) per il colore bruno delle foglie tranne le nervature verdi
(Blepharocalyx/ Myrtus) per rami e cime bruno-pubescenti
(Brassia) per la base dei sepali e petali colore caffè
(Brunellia) per il denso tomento bruno su rami e infiorescenza
(Cactus) per il colore delle spine radiali
(Campylopus/ Dicranum, Lopholejeunea) per il colore bruno verdastro dei cespi
(Canarium/ Scutinanthe) per le infiorescenze tomentose bruno rossicce
(Canthium/ Plectronia) per il colore bruno scuro dei rami e della pagina superiore della foglia, bruno chiaro di quella inferiore quando secca
(Carex douglasii f./ Carex douglasii var.) per il colore bruno di scaglie e stigma
(Cordylanthus/ Cordylanthus pilosus var./ Cordylanthus tenuis subsp.) con riferimento alla corolla
(Castanopsis, Quercus) per il colore della foglia, verde bruno superiormente, bruno tomentosa inferiormente
(Clathrotropis) in riferimento al tomento bruno e al nome del raccoglitore J. de Bruijn (bruno in olandese)
(Chlorophytum) per i segmenti del perianzio brunastri
(Coelogyne, Coelogyne fuscescens var.) per il colore bruno pallido dei fiori e le strisce bruno scuro sul labello
(Comanthera) per il colore delle brattee involucrali
(Combretum) per i rami di colore porpora scuro
(Conophytum) per l’epidermide bruna
(Coprosma/ Coprosma acerosa var.) per la corteccia bruno scura
(Coryphantha salm-dyckiana var./ Mammillaria salm-dyckiana var.) per le spine centrali rosso brune
(Cracca/ Tephrosia) per la peluria setosa bruna sui rami, calice e corolla
(Cyanotis) per i rami e la pagina superiore della foglia di colore bruno quando secchi
(Cycas) per il denso tomento di colore bruno sulle giovani foglie
(Cyrtopodium) per sepali e petali di colore bruno scuro
(Dendrobium, Liparis) per il colore bruno dei fiori
(Diasperus/ Glochidion) per il colore rosso bruno delle foglie secche
(Dicranoweisia) per i cespi di colore bruno giallastro
(Dichromena/ Rhynchospora) per il colore bruno delle scaglie
(Dicrastylis) per il tomento bruno scuro che ricopre buona parte della pianta
(Disporum cantoniense f./ Disporum cantoniense var./ Disporum pullum var.) per i segmenti del perianzio di colore porpora bruno
(Dryopteris/ Nephrodium/ Thelypteris, Polypodium) per gli stipiti di colore bruno o bruno rossiccio
(Echidnopsis cereiformis var.) per i fiori bruno giallognoli
(Eleocharis geniculata f.) per gli acheni di colore bruno o bruno rossastro e non nero lucido come nella forma tipica
(Eucalyptus) per l’intenso colore bruno stagionale della corteccia e i distinti gruppi di cellule epidermiche brune sulla pagina inferiore della foglia
(Eugenia, Myrcianthes) per la peluria bruna sui giovani rami e il colore bruno della parte inferiore delle foglie secche
(Eulophia/ Lissochilus) per il colore bruno dei sepali e delle venature dei petali
(Ficus, Goniothalamus) in riferimento al colore delle foglie secche
(Fimbristylis) per il colore da bruno giallastro a ruggine delle glume
(Frullania, Jungermannia) per il colore da verde giallastro a bruno rossiccio della pianta
(Galium) per i fiori di colore rosso brunastro
(Glycine hispida var.) per i fitti peli ispidi bruni sui rami (Gomidesia/ Myrcia, Gomidesia miqueliana var./ Myrcia eriocalyx f./ Myrcia pauciflora var.) per il tomento bruno sui rami
(Goodenia) per il colore dei semi
(Grewia) per il tomento bruno sui sepali
(Heteropterys) per il tomento beige sui rami, infiorescenze e pagina inferiore delle foglie
(Holoschoenus/ Scirpus) per le scaglie bruno rossastre
(Hypnum revolvens f./ Hypnum revolvens var.) per le foglie brune con apice tendente al giallo
(Ilex, Laportea) per il colore delle foglie secche uniformemente bruno da ambo i lati
(Jamesonia) per il colore bruno di stipite e rachide
(Laelia albida var.) per sepali, petali e lacinie del labello di colore bruno rossiccio (cannella)
(Lithocarpus/ Pasania) per il frutto bruno scuro
(Lithops fulleri var./ Lithops julii var.) per le linee bruno ruggine ai margini dei lobi
(Maesa) per il colore bruno scuro dei rami e della pagina inferiore della foglia “in sicco”
(Mammillaria spinosssima f./ Mammillaria spinosissima var./ Neomammillaria polycentra var.) per le spine di colore bruno rossiccio
(Maxillaria) per il colore bruno chiaro dei fiori
(Maxillaria picta var.) per l’esterno dei sepali uniformemente bruno
(Microlejeunea) per il colore bruno rossiccio della pianta
(Mitranthes) per il colore bruno della pagina inferiore delle foglie secche
(Nauclea) in riferimento alla corteccia bruno rossiccia e alla superficie inferiore bruno giallastra delle foglie secche
(Neckera, Paepalanthus) per le foglie brunescenti
(Nemastylis) per il perianzio marrone o bruno porpora
(Neoveitchia) per il colore bruno delle antere
(Oberonia) per i fiori di colore bruno chiaro
(Opuntia phaeacantha f./ Opuntia phaeacantha var.) in riferimento al colore bruno scuro delle spine
(Oreopanax) per il corto tomento bruno sulla pagina inferiore della foglia e sui petali
(Paspalum) per le glume alutaceo brune
(Plantago) per il colore bruno della nervatura centrale delle brattee e dei lobi del calice e della striscia longitudinale sui lobi della corolla
(Pomaderris) per i lunghi peli neri su un fitto tomento bianco sui rami e sulla pagina inferiore della foglia
(Pourthiaea/ Pourthiaea villosa var./ Pyrus) per la corteccia di colore da bruno scuro a bruno rossiccio nei rami giovani, poi bruno grigiastro
(Psychotria/ Uragoga) per la corolla bruno porpora
(Radula/, Stephanina) per il colore bruni rossiccio dei cespi, nerastri “in sicco”
(Rhynchospora) per il colore castano ferrugineo dei fiori e ferrugineo degli acheni
(Sabicea) per i fiori bruno rosati
(Salpistele/ Stelis) per i sepali, petali e labello di colore bruno più o meno bordato di giallo
(Stenocalyx) per il colore della pagina superiore della foglia secca
(Sutera) per i fiori di colore bruno cioccolato
(Taraxacum) per il colore bruno scuro degli acheni
(Tarenna) per i rami bruno grigiastri e le foglie superiormente bruno verdastre
(Tetrastigma) per il colore delle foglioline “in sicco”
(Trichostomum) per il colore della teca
(Vanda) per sepali e petali bruni
(Ventilago) per i rami di colore bruno scuro e le foglie secche di colore bruno lucido da entrambi i lati
(Verbesina) per il colore brunastro dei fusti e dei campioni di erbario
(Xyris) per le guaine bruno rossastre e le brattee brune
(Agaricus, Boletus, Bovista, Butyriboletus, Cercospora, Chlorophyllum, Clavaria, Collema, Conocybe, Cortinarius, Descolea, Entoloma, Gomphus, Gyromitra, Helvella, Hygrophorus, Hypholoma, Inocybe, Lecanora, Lycoperdon, Morchella, Peziza, Pholiotina, Polyporus, Sphaerosporella, Suillus, Trichophaea, Tylopilus) funghi con carpoforo di colore bruno-marrone
784 brutius, a, um (Adenocarpus/ Adenocarpus complicatus subsp., Anthyllis hermanniae subsp., Armeria, Callitriche/ Callitriche autumnalis var., Carduus/ Carduus affinis subsp., Chrysaspis/ Trifolium, Cruciata laevipes var./ Galium cruciate var., Dianthus, Genista/ Genista anglica subsp., Geranium, koeleria splendens var., Lathyrus, Limonium, Ophrys/ Ophrys incubacea subsp., Ornithogalum, Ornithogalum exscapum var./ Ornithogalum refractum var., Pinus/ Pinus halepensis subsp./ Pinus halepensis var., Plantago, Potentilla, Prunus, Quercus/ Quercus pedunculata subsp./ Quercus robur subsp./ Quercus robur var., Ranunculus, Salix, Sedum, Sideritis, Trifolium) da Bruttii Bruzi, antico popolo della Calabria: calabrese, originario della Calabria
785 Bryónia [Cucurbitaceae] dal greco βρυωνία bryonía brionia, nome citato da Teofrasto e Dioscoride (dal verbo βρύω brýo essere ricco, abbondare): riferimento alla rapida crescita della pianta
786 bryóphilus, a, um amante del muschio, dal greco βρύον brýon muschio e da φίλος phílos amico:
  • (Acronema, Aegopogon/ Muhlenbergia, Agrostis/ Agrostis gracilifolia subsp., Alaticaulia/ Masdevallia, Alsophila/ Cyathea, Aragallus/ Oxytropis/ Oxytropis nigrescens subsp./ Oxytropis nigrescens var., Argostemma, Astragalus, Bulbophyllum, Calcearia/ Corybas, Ceratodon, Cyrtandra, Dichaea/ Epithecia, Diplodium/ Pterostylis, Epidendrum, Grammitis/ Polypodium, Hymenophyllum/ Meringium, Juncus, Lobelia, Notopleura, Oxytropis, Palicourea, Peperomia, Poa/ Poa glauca subsp./ Poa glauca var./ Poa tristis subsp., Polypodium, Primula/ Primula calliantha subsp.. Rhododendron, Selaginella, Stelis, Utricularia, Valeriana, Xanthomyrtus) piante che amano ambienti muscosi
    (Agaricus/ Cantharellus/ Dictyolus/ Leptoglossum/ Leptotus/ Merulius/ Rimbachia, Botrytis, Calicium, Caloplaca, Coenogonium, Epibryon, Flammula, Galerina, Gymnopilus, Hebeloma, Helotium, Hendersonia, Hymenoscyphus, Lactarius, Lecanora, Megalaria, Mycenella, Nectria, Peziza, Pholiota, Physarum, Pseudomicrodochium, Mycoblastus, Sclerotinia, Tomentella, Trichothecium Verrucaria) funghi che prediligono ambienti ricchi di muschi
787 bryórum (Agaricus, Anaptychia, Conocybe, Entoloma, Galera) genitivo plurale latino dal greco βρύον brýon muschio: dei muschi, riferimento all'ambiente di crescita
788 buccinátus, a, um (Amaryllis, Helianthus, Heliconia, Hemigenia) foggiato a forma di tromba, da búccina tromba: riferimento all'aspetto dei fiori
789 Buchwaldobolétus [Boletaceae] nome composto da Buchwald, dedica al botanico tedesco Johannes Buchwald (1869-1927) e dal genere di funghi Boletus (vedi): boleto dedicato a Buchwald
790 Buddleja [Scrophulariaceae] genere dedicato all’ecclesiastico e botanico dilettante inglese Adam Buddle (1662-1715); esperto di briofite, erborizzò nei dintorni di Londra con Petiver e altri farmacisti legati al Chelsea Physic Garden e corrispose tanto con John Ray quando con Pitton de Tournefort, cercando di fondere i loro sistemi in una Flora inglese che non fu mai pubblicata. Il genere fu introdotto da William Houstoun con la grafia corretta Buddleia e fu ripreso da Linneo con la grafia errata Buddleja. (clicca qui per notizie più approfondite )
791 buekii (Campanula, Diastella/ Mimetes, Echium, Lightfootia, Pachera) in onore del medico e botanico tedesco Heinrich Wilhelm Buek (1796-1878) operante ad Amburgo. La passione per la botanica era stata ereditata dallo zio, il farmacista e botanico Johannes Nikolaus Buek (1779-1856), figlio del famoso vivaista amburghese Johannes Nikolaus Buek (1736-1812). Nella sua opera più importante, Genera, species et synonyma Candolleana, in quattro parti, tratta numerosi nuovi taxa di diverse famiglie, in particolare Boraginaceae e Campanulaceae sudafricane.
(Canna) in onore del giardiniere tedesco Johann Peter Bueck (1769–1852), fratello del farmacista e botanico Johannes Nikolaus Buek (1779-1856). Lasciata Amburgo si trasferì nell’attuale Estonia, prima a Pärnu e poi a Tartu, dove divenne capo giardiniere del giardino botanico, studiando la flora locale, e successivamente a San Pietroburgo, come giardiniere della famiglia imperiale
(Carex/ Carex caespitosa var., Orobanche) in onore del farmacista e botanico tedesco Johannes Nikolaus Buek (1779-1856), figlio di Johannes Nikolaus Buek (1736-1812) e fratello di Johann Peter Buek (1769–1852). Trasferitosi a Francoforte sull’Oder fu nominato “Commissario medico valutatore e revisore dei conti delle farmacie del distretto della contea di Francoforte". Appassionato studioso della flora locale, creò un suo privato orto botanico più grande e ricco di quello dell’università e curò l’impianto del Lennépark. Membro della Accademia delle scienze utili (Akademie gemeinnütziger Wissenschaften ) di Erfurt fu in contatto con i più famosi botanici del tempo. Autore di Hortus Francofortanus oder Verzeichnis der in meinem Garten cultivierten Gewächse mit Hinzufügung der in der Nähe Frankfurts wildwachsenden e Flora Francofurtana
(Echinocactus/ Thelocactus/ Thelocactus tulensis subsp./ Thelocactus tulensis var.) epiteto non chiarito nel protologo, si ritiene in onore di Heinrich Wilhelm Buek (1796-1879), anche se non si può del tutto escludere che sia in onore di Johannes Nicolaus Buek (1779-1856), essendo anche lui noto all’autore
792 Bufonia/Buffonia Bufonia L. [Caryophyllaceae] in onore del matematico, naturalista e brillante scrittore francese Georges Louis Marie Leclerc Comte de Buffon (1707 - 1788). Membro dell’Accademia delle Scienze di Parigi a soli 26 anni, nel 1739 fu nominato intendente del Jardin du Roi di Parigi, carica che mantenne fino alla morte, che ampliò e arricchì notevolmente trasformandolo in quel grande centro culturale che è oggi il Muséum d'Histoire Naturelle. Antesignano delle teorie evoluzionistiche, nella sua opera fondamentale, Histoire naturelle, in 36 volumi, racchiuse tutte le conoscenze del tempo sulle scienze naturali. I rapporti con gli scienziati dell’epoca non furono sempre idilliaci, si scontrò anche con Linneo, che pure aveva adottato la classificazione binomiale da lui proposta, contestandone il rigido schematismo, ritenendo gli esseri viventi disposti con una certa continuità, senza netti distacchi. Comunque è priva di fondamento la tesi secondo cui Linneo avrebbe omesso per vendetta una f nel nome del genere a lui dedicato, per giocare sull’assonanza con bufo (rospo), come quella che farebbe derivare il nome da bufo perché la specie tipo crescerebbe in luoghi paludosi. In realtà Linneo nel protologo fa riferimento al nome Bufonia proposto da Boissier de Sauvages nel suo Methodus Foliorum seu Plantæ Floræ Monspeliensis in cui è chiaramente specificata la dedica a de Buffon.
Buffonia Adans. [Caryophyllaceae] in onore dello stesso personaggio
793 bufónius, a, um attinente i rospi, da búfo, -ónis rospo:
  • (Alsine, Carex, Cyperus/ Juncus/ Tenageia, Fimbistylis/ Isolepis/ Scirpus/ Stenophyllus capillaris f./ Stenophyllus tenuifolius f., Stachys, Taraxacum) in riferimento all'ambiente umido di crescita di queste piante
    (Gongora/ Gongora maculata var., Orbea/ Stapelia/ Stisseria) per le macchie e piccole protuberanze sui fiori che ricordano la pelle dei rospi
    (Agaricus, Aleuria, Coniophora, Crepidotus, Gyrophila, Peziza, Sphaeria, Stereum, Tricholoma) in riferimento all'ambiente umido di crescita di questi funghi
794 Buglossoídes [Boraginaceae] dal genere Buglossa (vedi) e dal greco εἶδος eidos sembianza: simile a piante di quel genere
795 Buglossóporus [Fomitopsidaceae] dal greco βοῦς boús bue, da γλῶσσα glóssa lingua e da πόρος póros poro, passaggio: per la forma e l'aspetto del carpoforo con imenio poroso
796 buglóssus, a, um lingua di bue, dal greco βοῦς boús bue e da γλῶσσα glóssa lingua:
(Anthurium, Senecio) per la forma della foglia, per il Senecio anche per il nome locale “lengua de vaca”
(Boletus) in riferimento alla forma del carpoforo, noto in Italia col nome “lingua di bue”
797 búlbifer, erus, era, erum da búlbus bulbo e da féro portare, avere: piante con radici o basi ingrossate, con bulbilli fogliari, su scapi fioriferi o su altre parti
(Aconitum, Anomobryum, Begonia/ Knesebeckia, Belamcandia/ Ixia/ Patdanthus/ Sparaxis, Bryum, Bryum argenteum f./ Bryum argenteum var., Cacalia auriculata var./ Parasenecio auriculatus var., Cacalia farfarifolia var./ Parasenrcio farfarifolius var./ Senecio, Cardamine/ Crucifera/ Dentaria, Cicuta/ Cicutaria/ Keraskomion, Dioscorea/ Helmia/ Polynome, Eutrema, Evaiezoa/ Saxifraga, Ficaria/ Ficaria verna subsp./ Ranunculus ficaria subsp./ Ranunculus ficaria var., Freuchenia/ Moraea, Lilium, Lithophragma, Lithophragma glabrum subsp./ Lithophragma glabrum var./ Tellima, Paepalanthus/ Syngonanthus/ Syngonanthus tenuis var., Pohlia/ Pohlia annotina subsp./ Webera/ Webera annotina var., Pholia camptotrachela var., Sedum/ Sedum alfredii var., Thereianthus) per i bulbilli all’ascella delle foglie
(Agave, Bistorta/ Polygonum, Colebrookia, Globba) per i bulbilli prodotti sullo scapo fiorifero (Allium ampeloprasum var., Allium margaritaceum var./ Allium vineale var., Allium roseum subsp., Allium roseum subsp., Allium triquetrum var. Bromus inermis f.. Lithophragma) per la presenza di bulbilli al posto di alcuni fiori
(Amorphophallus/ Arum/ Conophallus/ Pythonium, Ficaria verna subsp./ Ranunculus ficaria var.) per i bulbilli sui piccioli
(Aspidium/ Athyrium/ Cyathea/ Cystea/ Cystopteris/ Filicula/ Filix/ Nephrodium/ Polypodium, Polystichum) per i bulbilli sul rachide nella parte inferiore delle pinnule
(Asplenium/ Asplenium marinum var./ Caenopteris/ Chamaefilix) per i bulbilli prodotti sulla pagina superiore delle pinnule
(Brachymenium, Fleurya/ Laportea/ Urtica/ Urticastrum) per i bulbilli all’ascella dei rami
(Cenchrus, Cyperus ferax var., Cyperus sesquiflorus f./ Kylliga odorata var., Scleria) per i culmi alquanto bulbosi alla base
(Claytonia/ Limnia/ Montia/ Montia sibirica var.) per le foglie radicali ingrossate alla base che persistono comportandosi come dei bulbilli
(Corydalis) per il bulbo prominente con scaglie particolarmente spesse
(Cyanotis paludosa subsp.) bulbosa anziché rizomatosa come la specie
(Cyperus) per le radici bulbose
(Dendrophthora) per le protuberanze ai nodi dei rami giovani
(Elatostema/ Pellionia) per i bulbilli ai nodi del caule
(Gagea/ Hornungia/ Ornithogalum/ Stellaster) per il singolo bulbillo all’ascella delle foglie cauline
(Hesperantha) per i bulbilli all'ascella delle foglie e ai nodi dello scapo
(Lachenalia/ Phormium) per i bulbilli prodotti ai margini delle basi fogliari
(Leskea) per i rami sterili bulbiferi
(Lysimachia, Roezlia) per i bulbilli prodotti sull’infiorescenza
(Oxalis, Oxalis biparita f.) per i bulbilli prodotti su un lungo peduncolo, eretto o ricurvo
(Portulaca) per i nodi globosi presenti in rami ascellari che facilmente si staccano radicando al suolo
(Pteris) per il rizoma con gemme aggregate simili a bulbilli da cui individualmente e separatamente si sviluppa la foglia
(Ranunculastrum/ Ranunculus) per i fusti bulbosi alla base
(Remusatia) per gli stoloni eretti con bulbilli provvisti di setole che ne favoriscono la dispersione tramite gli animali (zoocora)
(Schismatoglottis) per i bulbilli prodotti sulla nervatura mediana nella pagina inferiore della foglia
(Stigmatopteris) per i germogli all’ascella delle foglie
(Strumaria discifera subsp.) per il bulbo circondato da numerosi bulbilli anziché solitario come nella forma tipica
(Stylidium) per le gemme ai nodi dei fusti filiformi che possono svilupparsi dopo gli incendi
(Tectaria ×) per le gemme all’ascella delle pinne
(Typhonium) per il bulbillo all’apice del picciolo
(Candelariella, Conocybe, Galera, Hebeloma, Lecanora) funghi col il piede del gambo bulboso
798 búlbiger, era, erum da bulbus bulbo e da gero portare, avere: che porta o produce bulbi
(Bryum) per le gemme bulbose all’ascella delle foglie
(Oxalis) per la radice bulboso-ingrossata
(Agaricus, Armillaria, Cortinarius, Cortinellus, Gyrophila, Leucortinarius, Oidium, Phacellium, Torula) funghi con formazioni bulbose
799 Bulbillómyces [Polyporales] da bulbilus bulbillo (diminutivo di bulbus bulbo) e dal greco μύκης mýces fungo: per i bulbilli fittamente raggruppati nel fungo allo stadio imperfetto
800 búlbipes da búlbus bulbo e da pes piede
(Cyperus, Fuirena) per la base dei culmi leggermente bulbosa
(Scorzonera) per il pedicello dell’achenio rigonfio alla base, piriforme
(Agaricus, Collybia, Lepiota, Leucocoprinus, Marasmius, Pluteus, Polyporus, Polystictus) funghi con base del gambo rigonfia formante un bulbo
801 bulbocastanum da bulbus bulbo e dal greco κάστανον cástanon castagno, di colore castano, bruno
(Bunium/ Carum/ Carvi/ Ligusticum/ Pimpinella/ Scandix/ Selinum/ Sium) per il colore dei bulbi
(Diposis, Ipomoea, Oxalis, Solanum) per il colore dei tuberi
803 bulláceus, a, um (Agaricus, Deconica, Delitescor, Geophila, Psilocybe) da búlla bolla: bolloso, che presenta delle bolle
804 bullátus, a, um bolloso, con rilievi simili a piccole bolle, vesciche, increspato, rugoso, oppure ornato di borchie, da búlla bolla, borchia
(Abevillea/ Campomanesia/ Campomanesia sessiliflora var., Abuta, Acalypha/ Ricinocarpus, Acinodendron/ Miconia/ Schizanthera, Acrotrema/ Acrotrema uniflorum var., Acranthera, Acropogon/ Sterculia, Adenocalymna, Affonsea/ Inga, Agapetes/ Vaccinium, Aglaia, Alguelagum/ Lepechinia/ Sideritis/ Sphacele, Allomorphia/ Oxyspora/ Sonerila, Alloneuron/ Wurdastom, Allophylus, Amphidasya, Amphithalea/ Coelidium, Ancylostemon/ Oreocharis, Anerincleistus, Arytera/ Mischarytera, Aster/ Symphyotrichum, Astronia, Ballota/ Ballota hispanica subsp./ Pseudodictamnus, Barkania/ Thalassia/ Zostera, Bequerelia/ Calyptrocarya/ Hypolytrum/ Mapania, Beilschmiedia/ Endiandra, Beloperone/ Justicia, Berberis, Bertolonia, Bidens/ Bidens tripartita subsp., Blakea/ Topobea, Blumea, Blumeodendron, Boehmeria/ Ramium, Boesenbergia pauciflorum var./ Haplochorema pauciflorum var., Boswellia, Brunia/ Mniothamnea, Bubbia/ Drimys/ Zygogynum, Buddleja, Buenia/ Cascarilla/ Ladenbergia, Bumelia/ Dipholis/ Sideroxylon, Calceolaria, Calycanthus, Canarium/ Canarium madagascariense subsp., Cecropia, Centrosolenia/ Nautilocalyx, Chlorospatha, Chromolaena/ Eupatorium, Coccoloba, Codonoboea/ Henckelia, Collaea/ Galactia, Cordia/ Varronia, Cosmianthemum/ Dianthera, Costus, Cotoneaster, Citharexylum, Cosmianthemum/ Dianthera, Crematosperma, Cryptocarya, Cryptocoryne, Cunonia, Cupaniopsis, Cyphostemma/ Cissus, Cyrtandra, Davallia/ Davallia trichomanoides subsp., Dichapetalum, Didymocarpus/ Roettlera, Desmatodon/ Dicranum/ Didymodon/ Tortula, Diospyros, Diplopterygium/ Gleichenia/ Hicriopteris, Dracocephalum, Ecclinusa, Elaeocarpus, Elatostema, Endlicheria, Erycibe, Etlingera, Eugenia, Euonymus, Feuilleea/ Inga, Gardenia/ Tokoyena, Gesneria/ Rhytidophyllum, Guarea, Helichrysum, Helicia, Heliotropium steudneri subsp.,Heteropterys, Hidrosia/ Rhynchosia, Hiptage, Hiraea, Hirtella, Hoffmannia, Ilex, Ilex crenata f., Impatiens, Ipomoea, Ixora, Jacaranda, Jussiaea/ Ludwigia, Kibara, Lejeunea/ Lejeunea ulicina subsp./ Microlejeunea/ Microlejeunea/ ulicina subsp., Leuconotis, Licania/ Leptobalanus, Lithocarpus, Liabum/ Paranephelius, Lophomyrtus/ Myrtus, Lucuma/ Pouteria, Lycianthes, Macaranga, Macleania, Malvastrum/ Monteiroa, Mangifera, Matisia, Melanochyla, Merianthera, Mosiera/ Myrtus/ Psidium, Myrsine, Ochthocharis, Ocimum, Olearia, Oyedaea, Paullinia, Peritassa, Persea, Phenax, Picramnia, Pilea, Piliocalyx/ Syzygium, Pinarophyllon, Piper/ Trianaeopiper, Platea, Polyalthia, Praravinia, Primula, Primulina, Psorospermum, Psychotria, Ranunculus, Rhododendron, Rinorea, Rubus, Sabicea, Saldinia, Sarcomphalus/ Sarcomphalus havanensis var./ Ziziphus havanensis var., Saussurea, Shorea, Sinningia, Siphocampylus, Solanum, Sphaeranthus, Stachys, Staurogyne, Stemonoporus, Streblosa, Symplocos, Tabebuia, Talisia, Tapura, Teijsmanniodendron, Ternstroemia, Timonius, Toulicia, Trichilia, Unonopsia, Urophyllum, Urtica, Warneckea, Xanthophytum) per la pagina superiore della foglia con rilievi simili a piccole bolle, increspata, rugosa
(Alsophila/ Cyathea, Aspidium/ Ctenitis melanosticta var./ Dryopteris/ Dryopteris melanosticta var. Ctenitis) per le minuscole scaglie rigonfie sotto i rachidi delle pinnule e dei segmenti terziari (Amphithalea/ Coelidium, Annona, Brunia/ Mniothamnea, Coleus/ Solenostemon) per la pagina inferiore della foglia con rilievi simili a piccole bolle, increspata
(Anomobryum/ Bryum) per la teca con rilievi simili a minuscole bolle
(Aristolochia) per la bolla o borchia umbonata sotto l’orifizio del tubo corollino
(Corydalis tangutica subsp./ Corydalis tianzhuensis subsp.) per i petali inferiori vescicolati
(Gladiolus) per la forma tondeggiante del fiore simile a una bolla
(Laurus/ Mespilodaphne/ Ocotea/ Oreodaphne) per la presenza all’ascella di due o più venature di un rigonfiamento a forma di bolla sulla pagina superiore, corrispondente inferiormente a una cavità dai margini ciliati
(Phebalium/ Phebalium glandulosum var.) per i tubercoli sui margini fogliari
(Trifolium/ Trifolium resupinatum var./ Trifolium tomentosum var.) per il calice globoso in frutto
(Acarospora, Asterina, Boletus/ Suillus, Calicium, Caloplaca, Corticium, Dothidea, Erynia, Fusarium, Lecanora, Lichen, Mycena, Parmelia, Uredo) funghi con protuberanze arrotondate o apice a forma di bolla
805 Bulliárdia [Paxillaceae] genere di funghi dedicato al medico, botanico e micologo francese Jean Baptiste François Pierre Bulliard (o Pierre Bulliard, 1752-1793). Valente disegnatore e incisore, inventò un metodo economico per stampare a colori che utilizzò nelle sue pubblicazioni. Autore di Flora Parisiensis, Herbier de la France, Dictionnaire élémentaire de botanique, che contribuì a diffondere il sistema linneano, Histoire des plantes vénéneuses et suspectes de la France (in cinque volumi), Histoire des champignons de la France e Aviceptologie
806 búllula (Agaricus, Omphalia, Uredo) diminutivo di búlla bolla, borchia: bollicina, borchietta, probabile riferimento all'aspetto del carpoforo
807 Bunias [Brassicaceae] dal greco βουνιάς buniás rapa, navone (in Dioscoride)
808 Bunium [Apiaceae] dal greco βούνιον búnion (da βουνός bunós colle e per estensione gonfiore), nome usato da Dioscoride e poi da Plinio (lat. bunion) per un'ombrellifera con radice ingrossata a tubero
809 Buphthálmum [Asteraceae] dal greco βοῦς bús bue e da ὀφθαλμός ophthalmós occhio: occhio di bue, nome volgare usato anche in Francia, Inghilterra e Germania, riferimento alla forma rotonda dei capolini
810 Bupleurum [Apiaceae] costola di bue, dal greco βούπλευρος bupleuros, nome di una pianta in Nicandro (da βοῦς bús bue e da πλευρά pleurá costola o costa): riferimento alle pronunciate nervature fogliari
811 burnatii (Aconitum/ Aconitum napellus subsp., Alectorolophus/ Rhinanthus/ Rhinanthus major var., Alsine, Amblystegium, Antirrhinum/ Antirrhinum orontium var., Arenaria bertolonii f./ Arenaria saxifraga var., Artemisia, Biscutella laevigata var., Carduus, Chaenorhinum, Chrysanthemum/ Leucanthemum, Cytisus monspessulanus var., Dryopteris, Erigeron ×, Erysimum, Festuca, Fritillaria/ Fritillaria delphinensis subsp./ Fritillaria delphinensis var./ Fritillaria meleagris subsp./ Fritillaria tubiformis var., Fumaria, Gagea/ Gagea lutea subsp./ Gagea pusilla subsp, Hieracium, Iris, Lavandula ×, Melampyrum, Narthecium, Orchis lacteal f., Phagnalon, Phillyrea cordifolia subsp., Plectranthus, Potentilla ×, Rosa, Rubus, Saxífraga, Scleranthus/ Scleranthus perennis subsp., Sedum, Thymus, Trifolium ochroleucon var., Trimorpha, Viola ×) specie dedicate all’ingegnere svizzero e appassionato botanico Emile Burnat (1828-1920). Giovanissimo inizia a raccogliere campioni e studia botanica con Alphonse de Condolle. Dopo il diploma in ingegneria a Parigi la professione lo costringe ad abbandonare la ricerca e raccolta di piante, pur mantenendo i contatti con i botanici conosciuti tramite de Condolle. A 44 anni decide di ritirarsi per dedicarsi interamente alla botanica viaggiando in varie parti di Europa alla ricerca di piante, con particolare attenzione alla flora delle Alpi Marittime. Da queste esplorazioni nasce la sua grande opera in 7 volumi Flore des Alpes Maritimes a cui collaborarono i botanici John Biquet (1870-1931) e François Georges Cavallier (1868-1953). Nel 1911 dona il suo erbario, con circa 220.000 campioni, e la ricca biblioteca al Conservatorio e Giardino Botanico di Ginevra e ne finanzia l’ampliamento per contenerli
812 bursa-pastóris borsa del pastore, da bursa borsa e dal genitivo di pastor pastore:
(Bursa/ Capsella/ Iberis/ Lepidium/ Rodschiedia/ Thlaspi) riferimento alla forma triangolare delle siliquette
(Linum) per la forma delle foglie sui rami prostrati che ricorda quella delle siliquette della Capsella bursa-pastoris
813 burseranus, a, um grafia alternativa per burserianus (vedi)
814 busambarensis, e (Acosta, Aria, Centaurea, Colchicum, Gagea, Hieracium, Ornithogalum, Pyrus, Sorbus) originario della Rocca Busambra, monte siciliano a sud di Palermo
815 buschmanniae (Nigritella/ Gymnadenia) specie dedicata alla raccoglitrice austiaca Adolfine Buschmann (1908-1989)
816 Bútomus [Butomaceae] dal greco βοῦς bús bue e da τέμνω témno tagliare: tagliabue, alludendo alle possibili ferite alla lingua che procurerebbe il margine duro e tagliente delle foglie qualora gli animali se ne cibassero
817 butyráceus, a, um dal latino butýrum (a sua volta dal greco βούτuρον, butyron da βους bus mucca e τυρός tyrόs formaggio) burro e dal suffisso -aceus, in relazione con, che somiglia a, che produce
(Aesandra/ Bassia/ Diploknema/ Illipe/ Madhuca/ Mixandra/ Vidoricum, Attalea/ Cocos/ Scheelea, Pentadesma, Polygala) per la sostanza burrosa che si estrae dai semi triturati o pressati e trattati con acqua calda o solvente, utilizzata per l'alimentazione e la produzione di sapone e combustibile per lampade
(Pyrus) per il colore e la consistenza della polpa
(Agaricus/ Collybia/ Marasmius/ Rhodocollybia) per l'odore leggermente rancido e la superficie untuosa del cappello
(Aspergillus/ Sterigmatocystis, Rhizopogon) per il colore giallo burro
(Dioszegia) per la consistenza burrosa della coltura della specie
818 buxbaumii (Aethionema/ Thlaspi, Aplophyllum, Bromus, Carex/ Physiglichis, Cochlidiospermum/ Veronica, Crambe, Haplophyllum/ Ruta, Hedysarum/ Onobrychis, Keyserlingia/ Sophora, Lupinaster/ Trifolium, Podospermum, Ruta, Sophora reticulata var.) specie dedicate al medico, botanico, micologo ed entomologo tedesco Johann Christian Buxbaum (1693-1730). Nel 1721 fu assunto come botanico nel collegio medico di San Pietroburgo e nel 1724 si recò a Costantinopoli come medico del capo della delegazione russa. Nei 3 anni successivi, anche su sollecitazione dello zar Pietro I (1672-1725), esplorò vasti territori dell’Asia minore raccogliendo campioni botanici, zoologici e mineralogici. Esplorò anche i dintorni di San Pietroburgo, raccogliendo i primi dati sulla flora locale. Nel 1728 iniziò a dare alle stampe Plantarum minus cognitarum centuria, in cinque volumi, in parte pubblicata postuma, che è considerata la prima opera botanica russa. Morì di tubercolosi, contratta nei suoi viaggi
819 búxi (Bacidia, Ceratocystis, Cytospora, Diaporthe, Diplodia, Gibbera, Hyponectria, Marasmius, Meliola, Ovularia, Polyporus, Puccinia, Sphaeria, Trochila) del bosso, genitivo del genere Buxus (vedi) bosso: epiteto riferito a funghi legati a piante di bosso da relazioni di simbiosi, parassitismo o saprofitismo
820 Búxus [Buxaceae] da buxus bosso, nome usato da Virgilio (dal greco πύξος púxos bosso, affine all'avverbio πύξ púx coi pugni, riferimento alla compattezza del legno)
821 býssinus, a, um di bisso, dal tardo latino býssus, dal greco βύσσος, dal fenicio būṣ bisso, “seta marina”, tessuto morbido e sericeo ottenuto dai sottili filamenti secreti da una ghiandola di molluschi bivalvi, in particolare di Pinna nobilis, per ancorarsi; per estensione tela di lino finissima:
(Cnidosculus) per la superficie inferiore della foglia cotonosa
(Erica) per il calice ricoperto da una lanugine sericea
(Sida) per le foglie ricoperte da entrambi i lati da un morbido tomento
825 byssoídeus, a, um (Merulius, Scytonema, Solenarium, Sphaeronaema, Thelocarpon, Thelotrema) dal greco βύσσος býssos lino, bisso e da εἶδος eídos aspetto, sembianza: per l'aspetto che ricorda la fine tessitura del bisso
826 Byssomerúlius [Phanerochaetaceae] da býssus tela di bisso, e dal genere di funghi Merulius (vedi): riferimento all'indumento soffice, cotonoso
827 Byssopória [Atheliaceae] da býssus tela di bisso, e dal genere di funghi Poria (vedi): riferimento all'indumento soffice, cotonoso
6264 bulbosus, a, um da bulbus bulbo, cipolla: bulboso
(Aetheorhiza/ Crepis/ Hieracium/ Intybus/ Leontodon/ Prenanthes/ Sonchus/ Taraxacum/ Troximon, Anthericum/ Bulbine/ Bulbinopsis/ Phalamgium, Apargia, Arethusa, Asplenium, Begonia, Bromelica/ Melica, Cacalia/ Gynura/ Senecio, Cacara/ Dolichos/ Pachyrhizus/ Stizolobium, Caladium, Calypso/ Cypripedium/ Cytherea, Capnoides/ Corydalis/ Fumaria/ Pistolochia, Corytholoma/ Dircaea/ Gesneria/ Rechsteineria/ Sinningia, Fumaria/ Pistolochia, Cardamine/ Arabis/ Corallorhiza, Dracamine, Ceropegia, Chaerophyllum/ Polgidon/ Scandix/ Selinum, Cryptocoryne, Cyphia/ Lobelia, Drosera/ Sondera, Erigenia/Hydrocotyle/ Ligusticum/ Sison, Eupatorium/ Guayania, Gesnera, Gesneria, Glyceria, Impatiens, Kyllinga, Lastrea, Marica/ Neomarica, Noccaea/ Riparia, Orobus, Othonna, Oxycoccus quadripetalus f., Polygonatum, Rhynchospora, Rumex, Sagittaria/ Vallisneria, Scleria, Stellaria, Symphytum, Thlaspi, Trachyandra, Zuloagaea) piante provviste di cormi, rizomi o tuberi rigonfi
(Alopecurus/ Alopecurus palustris subsp.) per il bulbo piriforme alla base dei culmi
(Achnodonton, Agropyron/ Agropyron cristatum subsp./ Eremopyrum/ Triticum, Antoschmidtia/ Schmidtia, Arrhenatherum/ Arrhenatherum avenaceum var./ Arrhenatherum elatior subsp./ Arrhenatherum elatius f./ Arrhenatherum elatius subsp./ Arrhenatherum elatius var./ Avena/ Avena elatior subsp./ Avena elatior var./ Holcus avenaceus var./ Holcus, Atropis/ Puccinellia, Carex/ Carex flacca var./ Carex glauca f./ Carex glauca var., Chascolytrum/ Erianthecium, Colpodium, Digitaria, Ehrharta/ Trochera, Festuca, Ficinia/ Isolepis/ Schoenus, Helictotrichon/ Trisetum, Juncus, Mariscus, Paneion/ Poa, Pappophorum, Phalaris/ Phalaris arundinacea subsp./ Phleum, Stipa clarazii var.) per la base bulbosa dei culmi
(Anacheilium/ Encyclia/ Epidendrum/ Prosthechea, Cattleya/ Cattleya walkeriana var., Spathoglottis, Tetramicra) per lo pseudobulbo (fusto ingrossato, generalmente globoso, tipico di molte Orchidaceae)
(Anictangium/ Anoectangium/ Cyathophorum/ Hedwigia, Orobanche, Ranunculastrum/ Ranunculus) per la base dei fusti ingrossata, bulbiforme
(Arthropodium, Sempervivum) per il fusto bulboso
(Arum) per i bulbilli che si formano alla base della foglia
(Bermudiana/ Galatea/ Eleutherine/ Sisyrinchium, Botherbe, Cyperus/ Hemichlaena, Erythronium, Oxalis, Roterbe, Scilla, Trachyandra) piante provviste di bulbo sotterraneo
(Carduus/ Cirsium/ Cirsium tuberosum subsp., Triptilion, Verbascum) per le radici fusiformi (Bunium, Chaerophyllum/ Polgidon/ Scandix/ Selinum, Chrysanthemum/ Tanacetum, Cyanotis, Helosciadium/ Sium/ Thorella, Mesembryanthemum/ Trichodiadema, Myrrhis, Ophioglossum, Panicum) per la radice bulbosa
(Cenchrus) per i rigonfiamenti bulbosi delle radici
(Critesion/ Hordeum) per i bulbi che si formano alla base dei culmi che rendono la specie perennante
(Cymopterus/ Phellopterus/ Vesper) per il fittone generalmente bulboso all’estremità
(Didymodon) per l’aspetto bulboso dei cespi
(Eleocharis) per la base rigonfia dello stilo
(Globba) per i fusti rigonfi al colletto
(Juncoides/ Juncoides campestre var/. Juncoides campestris var./ Luzula/ Luzula campestris subsp./ Luzula campestris var./ Luzula multiflora var.) per la base rigonfia dele foglie
(Pepinia/ Pitcairnia, Platystachys/ Tillandsia, Vellozia) per le basi fogliari compatte che formano uno pseudo bulbo
(Sicyos) per il ricettacolo bulboso
(Sorghum) per la gluma inferiore rigonfia
(Valeriana) per il tubercolo basale bulbiforme
(Viola) per il piccolo bulbo nella parte inferiore del rizoma verticale
(Xyris) per la base bulbosa della pianta
6333 bungei (Acanthophyllum/ Allochrusa. Alchemilla, Allium, Ampelopsis heterophylla var., Anantherix, Aplotaxis, Arenaria, Arnebia/ Arnebia fimbriata var./ Arnebia fimbriopetala var./ Echioides/ Lithospermum, Aspalathus/ Caragana, Astragalus, Batrachium/ Ranunculus, Bilegnum/ Cynoglossum/ Mattia/ Rindera, Calligonum, Calyptrosciadium/ Prangos, Catalpa, Cerasus/ Prunus, Chamaegeron/ Erigeron, Cleome, Clerodendrum/ Volkameria, Crepis, Cryptobasia/ Iris/ Sclerosiphon, Cynanchum, Cynoglossospermum/ Echinospermum/ Lappula/ Mattiastrum/ Microparacaryum/ Paracaryum, Deutzia parviflora var., Epilasia, Eremostachys/ Phlomoides, Eremurus, Eremurus stenophyllus var., Eryngium, Erysimum/ Erysimum amurense subsp./ Ertsimum amurense var., Euphorbia/ Tithymalus, Fagara/ Zanthoxylum, Fortuynia, Galium, Haplophyllum/ Ruta, Haplotaxis, Hesperis, Jurinea, Lagochilopsis/ Lagochilus, Ligularia/ Senecio, Limonium/ Statice, Linaria, Linum/ Linum nervosum var., Malcolmia, Microstigma, Onobrychis, Ornithogalum, Oxytropis, Paronychia, Plantago, Potentilla, Prunus mume var., Ranunculus hydrocharis f., Reseda, Rochelia, Salvia, Saussurea, Scorzonera, Silene, Sisymbrium, Tamarix, Trisetum, Typha laxmannii var., Veronica, Vicia, Vicia americana var., Xanthosia) specie dedicate al medico, naturalista, botanico ed esploratore tedesco-russo Alexander Andrejewitsch(Aleksandr Andreević, Aleksandrović) von Bunge (1803-1890). Professore di botanica e membro dell’Accademia Imperiale delle Scienze di San Pietroburgo, eseguì numerose spedizioni botaniche in Russia e Asia (Cina, Iran, Mongolia e soprattutto Siberia) descrivendo quasi 2000 specie. Autore di Enumeratio plantarum, quas in China boreali collegit, Plantarum mongolica-chinensium decas prima, Tentamen generis Tamaricum specie accurateus definiendi, Anabasearum revisio, Generis Astragali specie gerontogeae, Labiatae persicae
6353 bulbocodium (Colchicum, Corbularia/ Narcissus, Crocus/ Ixia/ Romulea/ Trichonema, Merendera) dal greco βολβός bolbós e da κῴδιον códion lana, lanugine delle piante: bulbo ricoperto da una corta peluria. Linneo nella sua Philosophia botanica (1751), sotto la voce Structura in nomine usurpata, per il nome del genere Bulbocodium riporta: Bulbocodium, βολβός bulbus κῴδιον lana Successivamente precisa che Bulbocodium deriva dal βολβoκῴδιον di Teofrasto, in realtà il nome citato da Teofrasto era βολβoκῴδυον, formato da βολβός bolbós e da κῴδυον códuon capsula di papavero
6402 bursifolius, a, um (Arabidopsis/ Arabis/ Beringia/ Crucihimalya/ Nasturtium/ Sisymbrium/ Transberingia, Barkhausia/ Crepis/ Hieracioides/ Lagoseris, Crambe, Eutoca, Fimbristylis, Hieracium, Iberis, Myagrum/ Rapistrum, Pachypodium/ Sisymbrium/ Stenophragma, Phacelia platycarpa var./ Polemonium) da bursa borsa e da folium foglia: con foglie foggiate a borsa
6542 buphthalmum (Inula) dal genere Buphthalmum (vedi): passaggio da nome generico a epiteto specifico per mutato ordinamento tassonomico
6886 burseri (Biscutella, Coilantha/ Gentiana, Hypericum/ Hypericum fimbriatum var./ Hypericum richeri subsp., Papaver) specie dedicate al medico e botanico tedesco-danese Joachim Burser (anche Burserius o Burscher, 1583-1639), professore di botanica e (Danimarca) che erborizzò in Austria, Boemia, Francia, Germania, Italia e Svizzera. I campioni raccolti e classificati secondo il sistema introdotto da Gaspard (Caspard) Bauhin (1560-1624), di cui fu allievo, costituirono il suo Hortus Siccus in 25 volumi, più un volume per le piante raccolte in Danimarca. I volumi sono oggi conservati al Museo Botanico dell’Università di Uppsala, ad eccezione del secondo e quinto distrutti nell’incendio di Uppsala del 1702
6904 byzantinus, a, um (Agrostis, Allium, Arum, Avena, Colchicum, Galanthus, Hieracium/ Pilosella, Lilium, Morus, Plantago, Ranunculus, Salvia, Senecio, Stachys, Veronica) da da Bysantium Bisanzio, poi Costantinopoli e oggi Istanbul in Turchia: dei dintorni di Istanbul, riferimento all'area geografica dei primi ritrovamenti
6979 bupleuroides (Aster, Carum, Dicliptera, Euphorbia, Hieracium, Juncus, Mercurialis, Peucedanum, Ranunculus, Senecio, Silene) dal genere Bupleurum (vedi) e dal greco εἶδος eídos aspetto, sembianza: simile a piante di quel genere
7225 bulgaricus, a, um (Achillea/ Achillea crithmifolia var., Acinos suaveolens subsp., Alchemilla, Allium, Allium ampeloprasum var., Alsine/ Minuartia/ Minuartia recurva subsp., Alyssoides/ Alyssoides utriculata subsp./ Alyssoides utriculata var./ Vesicaria utriculata subsp., Alyssum, Amaranthus, Anthemis, Anthyllis dilleniid var./ Anthyllis vulneraria var., Anthyllis spruneri var./ Anthyllis vulneraria subsp., Astragalus haarbachii var., Aubrieta columnae subsp., Berteroa incana var., Betonica/ Stachys, Campanula, Campanula rotundifolia var., Carex/ Carex sempervirens var., Carex digitata subsp./ Carex digitata var., Carex ornithopoda subsp., Carum appuanum subsp./ Carum rigidulumsubsp., Centaurea, Cerastium/ Cerastium gracile subsp., Chamaecytisus rochelii var./ Cytisus leucanthus var./ Cytisus supinus var., Cirsium, Cleistogenes/ Cleistogenes serotina var./ Diplachne/ Diplachne serotina subsp./ Kengia, Cnicus, Colchicum/ Colchicum autumnale f./ Colchicum autumnale var., Cousinia, Crepis foetida f./ Rodigia commutate var., Crocus pallidus f., Dactyleucorchis/ ×Dactyleucorchis/ ×Pseudorhiza, Dianthus, Diopogon heuffelii var., Dipsacus, Eranthis/ Eranthis hyemalis var., Erysimum/ Erysimum goniocaulon var., Euonymus/ Euonymus europaeus f.,Galanthus, Galium, Gentiana/ Gentiana germanica subsp./ Gentianella/, Geum/ Oreogeum/ Parageum/ Sieversia, Glechoma, Goniolimon collinum var./ Goniolimon tataricum f., Hedysarum grandiflorum subsp., Hieracium, Hieracium heldreichii subsp., Hypericum, Jasione/Jasionella, Jurinea/ Jurinea consanguinea subsp., Klasea/ Serratula, Limonium, Linum/ Linum tauricum subsp., Luzula/ Luzula spicata subsp., Malus, Malus sylvestris var., Mentha, Mentha longifolia subsp., Micromeria/ Micromeria dalmatica subsp./ Satureja, Moenchia, Muscari, Nectaroscordum siculum subsp., Oenanthe, Oenothera, Onobrychis gracilis subsp./ Onobrychis gracilis var., Onosma, Opopanax, Opopanax chironius subsp., Paronychia cephalotes subsp., Primula, Pseudolysimachion orchideum var./ Veranica spicata var., Pulsatilla jankae var., Pyrus elaeagnifolia subsp., Rodigia, Rosa, Salvia, Scandix, Scilla, Scrophularia, Scrophularia variegata var., Senecio/ Senecio fuchsii subsp./ Senecio nemorensis subsp., Seseli, Solanum melongena var., Taraxacum, Thalictrum, Thesium, Thymelaea, Thymus/ Thymus glaucus var., Valerianella, Verbascum, Viola) originario della Bulgaria, nazione balcanica affacciata sul Mar Nero: bulgaro
7489 bungeanus, a, um (Agrostemma, Aleuritia/ Primula/ Primula algira subsp. Androsace, Anemone/ Pulsatilla, Anila, Anil, Arctium/ Cousinia, Astragalus, Berberis densiflora var., Calamagrostis, Capnoides/ Corydalis, Caprifolium/ Lonicera, Carex, Castanea/ Castanea sativa var.,Celtis, Cerastium, Chorispora, Crepis, Dracocephalum/ Dracocephalum origanoides subsp., Dryadanthe, Elymus, Epilasia, Euonymus, Ferula, Festuca ovina var., Fraxinus, Fraxinus ornus var., Gentiana scabra var., Girgensohnia, Gypsophila, Hierochloe/ Hierochloe glabra subsp., Hylebia, Indigofera, Isatis, Koeleria, Lactuca, Leonurus, Listera/ Neottia, Lonicera, Lychnis/ Silene, Melilotus/ Sertula, Morus alba var., Orobanche/ Phelipanche, Oxytropis, Persicaria/ Polygonum, Pinus, Quercus, Ranunculus elbursensis f., Rhamnus, Rosa, Salsola, Salsola tomentosa subsp., Senecio, Spergularia, Statice, Stellaria, Stellaria nemorum var., Stipa, Triticum, Typha, Viola, Zanthoxylum, Ziziphora/ Ziziphora clinopodioides subsp.) specie dedicate al medico, naturalista, botanico ed esploratore tedesco-russo Alexander Andrejewitsch(Aleksandr Andreević, Aleksandrović) von Bunge (1803-1890). Professore di botanica e membro dell’Accademia Imperiale delle Scienze di San Pietroburgo, eseguì numerose spedizioni botaniche in Russia e Asia (Cina, Iran, Mongolia e soprattutto Siberia) descrivendo quasi 2000 specie. Autore di Enumeratio plantarum, quas in China boreali collegit, Plantarum mongolica-chinensium decas prima, Tentamen generis Tamaricum specie accurateus definiendi, Anabasearum revisio, Generis Astragali specie gerontogeae, Labiatae persicae
7708 bucephalophorus, a, um (Acetosa, Lapathum, Rumex) dal greco βοῦς bús bue, κεφαλή cephalé testa e da φορέω phoréo portare, avere: per i frutti che ricordano la testa di un bovino
7766 burserianus, a, um (Anemone/ Pulsatilla, Bupleurum/ Bupleurum ranunculoides var., Chondrosea/ Evaiezoa/ Saxifraga, Hieracium/ Hieracium nobile subsp.) specie dedicate al medico e botanico tedesco-danese Joachim Burser (anche Burserius o Burscher, 1583-1639), professore di botanica e medicina all’Università di Sorø (Danimarca) che erborizzò in Austria, Boemia, Francia, Germania, Italia e Svizzera. I campioni raccolti e classificati secondo il sistema introdotto da Gaspard (Caspard) Bauhin (1560-1624), di cui fu allievo, costituirono il suo Hortus Siccus in 25 volumi, più un volume per le piante raccolte in Danimarca. I volumi sono oggi conservati al Museo Botanico dell’Università di Uppsala, ad eccezione del secondo e quinto distrutti nell’incendio di Uppsala del 1702
7767 bryoides (AAgrostis, Amphiolanthus/ Micranthemum, Androsace/ Aretia/ Primula, Arabis, Arcytophyllum/ Arcytophyllum confertum var., Arenaria, Armeria, Asperula, Astomum/ Phascum/ Pottia/ Protobryum/ Tortula, Axonopus/ Ophiochloa, Azorella, Baccharis/ Conyza/ Nardophyllum, Brachymenium, Bryum/ Pohlia, Bulbophyllum, Ciliaria/ Saxifraga, Dicranodon/ Skitophyllum, Dicranum, Dionysia, Draba, Draba rigida var., Dupatya/ Ericaulon/ Paepalanthus, Fabiana, Fissidens, Fissidens/ Schistophyllum, Galium, Gaultheria, Gentiana, Globifera/ Micranthemum, Hemisynapsium, Heterodon, Houstonia, Hydrotriche, Hypericum, Hypmum, Juncus, Junellia/ Verbena, Lindernia, Lobelia, Lupinus, Lupinus breweri var., Lycopodium, Micranthemum, Microtatorchis/ Taeniophyllum, Mielichhoferia, Mildea, Mildeella, Nassauvia, Orthomnion, Orthotrichum, Oxalis, Paronychia, Phlox, Pohlia nutans f./ Pohlia nutans var., Polygala, Potentilla, Psychrophyton/ Raoulia, Pterygophyllum, Ptychostomum, Pycnophyllum/ Stichophyllum, Roella, Sagin, Saxifraga, Schizymenium, Selaginella, Silene/ Silene acaulis subsp., Stylidium, Tetraplodon, Tillandsia, Trichomanes, Tristicha, Utricularia exilis var.) dal greco βρύον brýon muschio e da εἶδος eídos somiglianza: simile a un muschio
8165 Butia [Arecaceae] Odoardo Beccari nel protologo riporta l’opinione di Barbosa-Rodrigues secondo cui il nome indigeno Butià di queste palme è la corruzione del portoghese “mbotià”, da “mbo” fare e “tià” dente ricurvo, con riferimento ai margini dentati dei piccioli
8416 byzanthinus, a, um (Ornithogalum, Pastinaca) grafia errata, ma valida, da Bysantium Bisanzio, poi Costantinopoli e oggi Istanbul in Turchia: dei dintorni di Istanbul, riferimento all'area geografica dei primi ritrovamenti
8480 Brunnera [Boraginaceae] genere dedicato al medico, naturalista e viaggiatore svizzero Samuel Brunner (1790-1844); appartenente a una ricca famiglia della borghesia bernese, membro di molte società scientifiche e in corrispondenza con molti naturalisti, era soprattutto un viaggiatore che visitò più volte l'Italia e la Provenza; i suoi viaggi più ambiziosi lo portarono in Crimea, in Senegambia e nelle isole di Capo Verde, sempre facendo raccolte botaniche. Pubblicò libri di viaggio e molti articoli di botanica e raccolse un erbario di circa 10.000 esemplari. (clicca qui per notizie più approfondite )
8481 Bulbostylis [Asteraceae] dal greco βολβός bolbós bulbo e da στῦλος stýlos stilo: per la base dello stilo bulbosa
8500 bugellensis, e (Centaurea, Hieracium) da Bugella, antico nome di Biella, comune e provincia piemontese: biellese, di Biella
8562 busambrae (Dianthus) genitivo di Busambra: originario della Rocca Busambra, monte siciliano a sud di Palermo
9162 burnoufii (Avena, Trisetum/ Trisetaria) specie dedicate all'educatore e botanofilo francese Charles Burnouf (fl.1850-1879) che erborizzò in Corsica dove raccolse Vicia barbazitae
9421 bupleurifolius, a, um (Acetosella/ Oxalis, Alseuosmia, Alysicarpus/ Fabricia/ Hallia/ Hedysarum/ Aster, Campovassouria/ Eupatorium, Centella/ Hydrocotyle, Cestrum, Cistus/ Helianthemum/ Therocistus/ Tuberaria/ Tuberaria guttata var., Cremanthodium, Crepis/ Sonchus, Crotalaria, Euphorbia/ Tithymalus, Heldreichia, Hibbertia, Hieracium, Hieracium prenanthoides subsp., Hohenackeria, Lepidium, Lessingianthus/ Vernonia/ Vernonia laevigata var., Lessonia, Panphalea, Pleuranthe, Pleurothallis/ Specklinia, Scorzonera, Smilax laurifolia var., Ranunculus, Vernonia obtusata var.) dal genere Bupleurum (vedi) e da folium foglia: con foglie simili a quelle di un Bupleurum
9460 bryoniifolius, a, um (Anisodontea/ Malva/ Malvastrum/ Malveopsis, Baderoa/ Sicyos, Chenopodium, Cissus, Convolvulus, Cucumis/ Cucumella/ Hymenosicyos, Dioscorea, Dorstenia/ Dorstenia cayapia var., Erodium/ Erodium oxyrrhynchum subsp., Hermannia, Lavatera, Loasa, Malva, Passiflora, Pelargonium × Schizopepon, Senecio, Vitis) dal genere Bryonia (vedi) e da folium foglia: con foglie simili a quelle di una Bryonia
9688 bugacensis, e (Epipactis) originaria di Bugac, località dell'Ungheria meridionale →locus classicus→ della specie
9821 Bubon [Apiaceae] dal greco βουβών bubón bubbone, pustola, tumore: infermità che le presunte proprietà di alcune piante del genere dovrebbero curare
9822 Bubonium [Asteraceae] dal greco βουβώνιον bubónion bubonio, pianta medicinale per la cura dei tumori citata da Dioscoride (da βουβών bubón tumore, bubbone, pustola)
9823 Buccaferrea [Potamogetonaceae] in onore del conte Camillo Antonio Buccaferro, senatore di Bologna, patrono e cultore delle arti
9824 Bucholzia [Amaranthaceae] nom. ill. hom., genere dedicato al chimico e farmacista tedesco Christian Friedrich Bucholz (1770-1818). Professore di chimica all’Accademia di Erfurt, si interessò principalmente di chimica analitica, pubblicando numerosi lavori, ed è noto per avere estratto il composto grezzo piccante dei peperoncini, poi isolato in forma pura (capsaicina). Consigliere del piccolo stato di cui Erfurt era la capitale, quando fu occupato dai francesi nel 1813 fu arrestato e la sua salute fu compromessa a causa delle condizioni di prigionia che lo portarono prima alla cecità e poi alla morte all’età di 47 anni
[Combretaceae] genere dedicato allo stesso personaggio
9825 Bulliarda [Crassulaceae] genere dedicato al medico, botanico e micologo francese Jean Baptiste François Pierre Bulliard (o Pierre Bulliard, 1752-1793). Valente disegnatore e incisore, inventò un metodo economico per stampare a colori che utilizzò nelle sue pubblicazioni. Autore di Flora Parisiensis, Herbier de la France, Dictionnaire élémentaire de botanique, che contribuì a diffondere il sistema linneano, Histoire des plantes vénéneuses et suspectes de la France (in cinque volumi), Histoire des champignons de la France e Aviceptologie
10537 bulbilifer, era, erum da bulbilus bulbillo (diminutivo di bulbus bulbo) e da fero portare, produrre: che porta o produce bulbilli
(Ficaria verna subsp., Lathyrus palustris var., Meconopsis/ Papaver, Thalictrum fortunei var.) per i bulbilli all’ascella delle foglie
10589 bùccalis, e (Rhinanthus/ Alectorolophus) da bucca bocca: per evidenziare la particolarità della fauce della corolla
10794 buxifolius, a, um (Abrahamia, Acacia, Afrohybanthus, Agapetes, Alyxia, Appendicula, Asterolasia, Atalantia, Baccharis, Barleria, Bossiaea, Brya, Cantua, Ceanothus, Cestrum, Chione venosa var., Cloezia, Coffea, Condalia, Cordia, Croton, Cyclopia, Daviesia, Demosthenesia, Dendrophthora, Dendrotrophe, Barleria, Diospyros, Diplusodon, Distylium, Dolianthus, Erythroxylum, Embelia, Empogona, Eugenia, Eurya, Fatraea, Fernelia, Galium, Garrya, Gaultheria, Gayllusacia, Grevillea, Gymnosporia, Gynoxys, Hebecarpa, Hedyotis, Homalium, Hydnophytum, Ilex, Justicia, Kalmia, Leiophyllum, Leptodermis, Licania, Logania, Lysimachia, Maerua, Maytenus, Memecylon, Miconia, Myrcia, Neea, Neoroepera, Noronhia, Oncostemum, Osbeckia, Peperomia, Peponidium, Philotheca, Phylica, Phyllanthus, Pimelea, Plocosperma, Prunus, Psydrax odorata var., Rondeletia, Scolopia, Scutia, Secamone, Sideroxylon obtusifolium subsp., Sphyrospermum, Spyridium, Stevensia, Symplocos, Syzygium, Ternstroemia, Tetrapterys, Teucrium, Valeriana, Vernonanthura, Xylopia, Xylosma) dal genere Buxus (vedi) bosso e da folium foglia: con foglie simili a quelle del bosso
10798 Bulbine [Asphodelaceae] dal greco βολβίνη bolbíne, nome di una pianta bulbosa citata da Teofrasto (derivato da βολβός bolbós bulbo)
11202 Bryophyllum [Crassulaceae] dal greco βρύω brýo essere ricco, abbondare e da φύλλον phýllon foglia, per le plantule prodotte in abbondanza tra le crenature del margine fogliare
11280 burnatianus, a, um (Alchemilla alpina var., Malabaila/ Peucedanum) in onore dell’ingegnere svizzero e appassionato botanico Emile Burnat (1828-1920). Giovanissimo inizia a raccogliere campioni e studia botanica con Alphonse de Condolle. Dopo il diploma in ingegneria a Parigi la professione lo costringe ad abbandonare la ricerca e raccolta di piante, pur mantenendo i contatti con i botanici conosciuti tramite de Condolle. A 44 anni decide di ritirarsi per dedicarsi interamente alla botanica viaggiando in varie parti di Europa alla ricerca di piante, con particolare attenzione alla flora delle Alpi Marittime. Da queste esplorazioni nasce la sua grande opera in 7 volumi Flore des Alpes Maritimes a cui collaborarono i botanici John Biquet (1870-1931) e François Georges Cavallier (1868-1953). Nel 1911 dona il suo erbario, con circa 220.000 campioni, e la ricca biblioteca al Conservatorio e Giardino Botanico di Ginevra e ne finanzia l’ampliamento per contenerli
11460 Buglossa [Boraginaceae] dal greco βοῦ-γλῶσσον (βοῦς boús bue e γλῶσσον glósson): lingua di bue, buglossa, nome dato da Dioscoride a una Borraginacea per le foglie ruvide simili a una lingua di bue
11862 burchellii (Abildgaardia/ Bulbostylis/ Fimbristylis, Achimenes/ Gloxina/ Sphaerorrhiza, Acinodendron/ Miconia, Acmadenia, Acrostichum/ Acrostichum flaccidum var./ Elaphoglossum, Aechmea/ Aregelia/ Canistropsis/ Nidularium, Aerva, Agasthoma, Aizoon, Alstroemeria, Althaea/ Malache/ Pavonia, Anapailina/ Antholyza/ Tritoniopsis, Andropogon bicornis var., Andropogon nutans var./ Sorghum nutans var., Aneilema gardneri var./ Murdannia, Angraecum/ Epidorkis/ Lesliegraecum, Aniba, Anila, Annona, Anthistiria ciliata var./ Anthistiria imberbis var./ Themeda forskalii var./ Themeda triandra var., Apeiba, Aphora/ Podaliria, Arachis, Aristolochia, Arrabidaea, Arthrosolen/ Gnidia/ Lasiosiphon, Arthrostylidium/ Arundinaria/ Colanthelia, Asclepias, Asparagus/ Protasparagus, Aspilia/ Wedelia, Aster/ Commidendrum, Axonopus, Baccharis, Bauhinia/ Pauletia, Berula/ Gliopsis/ Lichtensteinia/ Ruthea/ Sium, Berzelia, Bihai/ Heliconia, Billbergia, Calyptocarpus/ Oligogyne, Bobartia, Boerhavia, Bonamia/ Breweria/ Convolvulus agrostopolis var., Borreria/ Spermacoce, Brachystelma/ Macropetalum, Brunfelsia, Cabralea, Calophyllum brasiliense var., Calopsis/ Leptocarpus, Calorophus/ Hypolaena, Calostigma/ Oxypetalum/ Oxypetalum insigne var., Campanopsis/ Wahlenbergia, Campuloclinium/ Eupatorium, Campylocentrum, Cardamine, Carpacoce, Cassia/ Chamaecrista, Cassine, Ceiba/ Xylon, Ceropegia/ Riocreuxia, Chaetacanthus/ Dyschoriste, Chironia baccifera var., Chlorophytum, Cissus/ Vitis, Cliffortia, Clusia, Cotula, Croton/ Oxydectes, Cuphea, Curio acaulis var., Cyclanthera, Cyperus, Cyperus cuspidatus var., Dalechampia, Deverra/ Deverra aphylla var./ Pituranthos, Dianthus, Diascia, Diasperus/ Phyllanthus, Dichorisandra gaudichaudiana var., Didymopanax/ Didymopanax vinosus var./ Schefflera, Dioscaorea, Dioscorea amazonum var., Diospyros, Dipetalia/ Holopetalum/ Oligomeris/ Oligomeris capensis var., Diplusodon, Ditassa/ Metastelma, Drimia/ Idothea, Droguetia/ Droguetia iners subsp., Dyckia, Elephantorrhiza, Eragrostis, Eragrostis elatior var., Erica/ Erica curviflora var./ Ericoides, Eriocaulon, Eriospermum, Erythrorhipsalis/ Rhipsalis, Euchaetis, Eupatorium alternifolium var., Eupatorium lanigerum var., Euphorbia, Euphorbia erythrina var., Felicia, Foveolina/ Matricaria/ Pentzia/ Tanacetun, Fumaria, Fumaria capreolata var., Gazania, Geissorhiza, Gerbera, Gladiolus/ Gladiolus bolusii var., Gnaphalium/ Helichrysum/ Helichrysum zeyeri var., Guatteria, Gymnopogon/ Leptochloa/ Rabdochloa, Ginandriris/ Helixyra/ Moraea, Haemanthus albiflos var., Harpagophytum/ Uncaria, Heisteria, Heliotropium elongatum var., Hepetis/ Pitcairnia, Hermannia/ Mahernia/ Mahernia grandiflora var., Hibiscus, Hoffmannseggia/ Melanosticta/ Pomaria, Holopetalum/ Oligomeris/ Oligomeris capensis var., Holothrix/ Scopularia, Indigofera, Ionopsis, Ipomoea, Ipomoea argyreia var., Isolepis/ Scirpus, Jussiaea/ Ludwigia, Justicia, Kleinia acaulis var., Kniphofia/ Tritoma, Lachnaea, Lapeirousia/ Lapeirousia caudata subsp., Lebeckia/ Otoptera/ Vigna, Leucadendron, Liparia, Lithops lesliei subsp., Lophiocarpus/ Microtea, Loranthus, Lotononis, Mairia/ Zyrphelis, Malvastrum, Manettia, Manihot, Manulea, Maranta, Marsdenia, Marsilea, Marsypianthes, Massonia/ Melhania, Melolobium, Melopanthera/ Melopanthera paniculata var., Merostachys, Microloma/ Microloma armatum var., Mikania/ Willoughbya, Mimosa, Mollia, Muraltia, Neobakeria/ Polyxena, Oligocarpus/ Tripteris, Ophryosporus, Osteospermum, Otonnia, Paspalum, Passerina, Pectis, Pelargonium, Pentameris thuarii var., Pentaschistis, Phylica, Phylica diffusa var., Phylica vulgaris var., Plantago, Pleopeltis/ Polypodium incanum var./ Polypodium polypodioides var., Prismatocarpus, Protea, Restio, Rhus/ Rhus undulata var./ Searsia/ Toxicodendron, Rhyncospora/ Rhyncospora elatior, var., Roella spicata var., Rumex, Sabicea, Salvia, Sattadia, Schizochilus, Schizoglossum, Scleria, Scyphogyne, Sebaea/ Sebaea pentandra var., Selaginella, Selago, Senecio, Stoebe, Silene, Sisymbrium, Sisyrinchium, Solanum/ Solanum tomentosum var., Sparattanthelium, Spatalla, Stachys, Staurochlamys, Stigmaphyllon angustilobum var., Styrax, Sutera, Swartzia, Tephrosia, Thamnochortus,Thesium, Urtica) in onore del naturalista, botanico, esploratore e artista britannico William John Burchell (1781-1863). Dopo un apprendistato presso i Botanic Gardens di Kew, nel 1805 si imbarcò per l’isola di Sant’Elena per dedicarsi al commercio, con risultati poco incoraggianti, e un anno dopo accettò la nomina di insegnante e poi di botanico, iniziando la sua raccolta di campioni. Nel 1810 salpò per il Sudafrica, dove rimase fino al 1815, per esplorarne l’interno e continuare la raccolta di campioni naturalistici, oltre 50.000, corredati da minuziose descrizioni e disegni. Rientrato in patria si dedicò allo studio e catalogazione di tutto il materiale raccolto. Nel 1825 lasciò di nuovo l’Inghilterra per il Brasile, dove rimase fino al 1830, per arricchire ancora le sue collezioni con diverse migliaia di campioni. Questi viaggi finirono per intaccare il suo patrimonio, ma anche il suo entusiasmo, complice un certo disinteresse del mondo scientifico contemporaneo, portandolo progressivamente a un profondo stato depressivo, morì suicida dopo un primo tentativo fallito. Tutti i campioni botanici, con disegni e diari furono donati dalla sorella ai Botanic Gardens di Kew, quelli zoologici all’Oxford University Museum. Descrisse le sue esplorazioni africane in Travels in the interior of Southern Africa, in due volumi, mentre i diari delle esplorazioni in Brasile sono andati persi
11866 Burchellia [Rubiaceae] genere dedicato al naturalista, botanico, esploratore e artista britannico William John Burchell (1781-1863). Dopo un apprendistato presso i Botanic Gardens di Kew, nel 1805 si imbarcò per l’isola di Sant’Elena per dedicarsi al commercio, con risultati poco incoraggianti, e un anno dopo accettò la nomina di insegnante e poi di botanico, iniziando la sua raccolta di campioni. Nel 1810 salpò per il Sudafrica, dove rimase fino al 1815, per esplorarne l’interno e continuare la raccolta di campioni naturalistici, oltre 50.000, corredati da minuziose descrizioni e disegni. Rientrato in patria si dedicò allo studio e catalogazione di tutto il materiale raccolto. Nel 1825 lasciò di nuovo l’Inghilterra per il Brasile, dove rimase fino al 1830, per arricchire ancora le sue collezioni con diverse migliaia di campioni. Questi viaggi finirono per intaccare il suo patrimonio, ma anche il suo entusiasmo, complice un certo disinteresse del mondo scientifico contemporaneo, portandolo progressivamente a un profondo stato depressivo, morì suicida dopo un primo tentativo fallito. Tutti i campioni botanici, con disegni e diari furono donati dalla sorella ai Botanic Gardens di Kew, quelli zoologici all’Oxford University Museum. Descrisse le sue esplorazioni africane in Travels in the interior of Southern Africa, in due volumi, mentre i diari delle esplorazioni in Brasile sono andati persi
11867 burchellianus, a, um
  • (Achyronia/ Aspalathus, Adelia, Aiouea, Allantoma, Alseis floribunda var., Antizoma, Anthurium/ Anthurium panduratum var., Barleria, Becium/ Ocimum, Brunsvigia, Calea pohliana var., Carex, Ceropegia, Dianthera, Erica, Guettarda/ Matthiola, Hessea/ Imhofia, Ixora, Lupinaster/ Trifolium, Microlicia, Micropholis/ Pouteria, Psychotria, Spathicarpa, Stachys, Rudgea/ Uragoga, Sciodaphyllum, Vernonia ) in onore del naturalista, botanico, esploratore e artista britannico William John Burchell (1781-1863). Dopo un apprendistato presso i Botanic Gardens di Kew, nel 1805 si imbarcò per l’isola di Sant’Elena per dedicarsi al commercio, con risultati poco incoraggianti, e un anno dopo accettò la nomina di insegnante e poi di botanico, iniziando la sua raccolta di campioni. Nel 1810 salpò per il Sudafrica, dove rimase fino al 1815, per esplorarne l’interno e continuare la raccolta di campioni naturalistici, oltre 50.000, corredati da minuziose descrizioni e disegni. Rientrato in patria si dedicò allo studio e catalogazione di tutto il materiale raccolto. Nel 1825 lasciò di nuovo l’Inghilterra per il Brasile, dove rimase fino al 1830, per arricchire ancora le sue collezioni con diverse migliaia di campioni. Questi viaggi finirono per intaccare il suo patrimonio, ma anche il suo entusiasmo, complice un certo disinteresse del mondo scientifico contemporaneo, portandolo progressivamente a un profondo stato depressivo, morì suicida dopo un primo tentativo fallito. Tutti i campioni botanici, con disegni e diari furono donati dalla sorella ai Botanic Gardens di Kew, quelli zoologici all’Oxford University Museum. Descrisse le sue esplorazioni africane in Travels in the interior of Southern Africa, in due volumi, mentre i diari delle esplorazioni in Brasile sono andati persi
11959 Bungea [Scrophulariaceae] in onore del medico, naturalista, botanico ed esploratore tedesco-russo Alexander Andrejewitsch(Aleksandr Andreević, Aleksandrović) von Bunge (1803-1890). Professore di botanica e membro dell’Accademia Imperiale delle Scienze di San Pietroburgo, eseguì numerose spedizioni botaniche in Russia e Asia (Cina, Iran, Mongolia e soprattutto Siberia) descrivendo quasi 2000 specie. Autore di Enumeratio plantarum, quas in China boreali collegit, Plantarum mongolica-chinensium decas prima, Tentamen generis Tamaricum specie accurateus definiendi, Anabasearum revisio, Generis Astragali specie gerontogeae, Labiatae persicae
11978 Bulbophyllum [Orchidaceae] dal greco βολβός bolbós bulbo e da φύλλον phýllon foglia: perché le foglie crescono direttamente dall'apice dello pseudobulbo
12227 Byttneria [Sterculiaceae] etimologia non riportata nel protologo, ma è opinione diffusa sia in onore del medico e botanico tedesco David Siegmund August Büttner (1724-1768), professore di botanica all'Università di Göttingen
12228 Buettneria Buettneria L. [Malvaceae] variante ortografica di Byttneria Loefl. Byttneria (vedi)
Buettneria Murray [Malvaceae] variante ortografica di Byttneria Loefl. (vedi)
Buettneria Benth [Malvaceae] variante ortografica di Byttneria Loefl. (vedi)
Buettneria Kearney [Calycantaceae] variante ortografica di Butneria Duhamel
12229 buettneri, ii (Acrocephalus/ Haumaniastrum, Aeollanthus, Aloë, Anisophyllea, Anthoceros, Aspleniumm, Asystasia, Baphia, Buchnera, Canarium/ Dacryodes/ Pachylobus, Chlamydocardia, Clerodendrum, Cyperus, Dombeya, Dracaena, Ectadiopsis, Eulophia/ Lissochilus, Ficus, Fissidens, Gladiolus, Glycine/ Teramnus, Isachne, Isachne albens var., Justicia, Kosteletzkya, Lannea, Loxogramme/ Polypodium, Mallotus, Mastigolejeunea. Msuata, Ochna/ Pleodiporochna, Pseudohydrosme/Zyganthera, Racopilum, Rhus, Rhyncgosia, Rungia, Scleria, Solanum, Strychnos, Tragia, Trichoscypha) in onore del botanico ed esploratore tedesco Oscar Alexander Richard Büttner (Buettner) (1858-1927). Dopo aver partecipato a una spedizione nel bacino meridionale del Congo assunse la direzione di una stazione di ricerca nel Togo. Durante la sua permanenza in Africa raccolse campioni botanici e zoologici in una vasta area comprendente l’Angola, Congo, Gabon e Togo. Al suo rientro a Berlino si dedicò all’insegnamento fondando la prima cattedra di lingue africane
12466 bythinicus, a, um (Silene) da Bithynia Bitinia, regione storica dell'Asia Minore sul Mare di Marmara e il Mar Nero con capitale Nicomedia, oggi Izmit: bitinico, della Bitinia
12519 buccinatorius, a, um (Amphilophium/ Bignonia/ Distictis/ Phaedranthus/ Pithecoctenium) da bùccina tromba: per l'aspetto dei fiori
12520 bùccina (Auricularia, Calycina, Peziza, Guepiniopsis, Helicia) da bùccina tromba: per la forma a trombetta del carpoforo
12521 buccinalis, e da búccina tromba:
  • (Impatiens) per l’aspetto del fiore;
  • (Agaricus, Cantharellus, Merulius, Omphalia, Omphalina, Trogia) per la forma a trombetta del del carpoforo
12522 Buglossum [Boraginaceae]dal greco βοῦ-γλῶσσον (βοῦς boús bue e γλῶσσον glósson): lingua di bue, buglossa, nome dato da Dioscoride a una Borraginacea per le foglie ruvide simili a una lingua di bue
12523 Bulbinella [Asphodelaceae] diminutivo del genere Bulbine (vedi)
12524 Bulbocodium [Colchicaceae] dal greco βολβός bolbós e da κῴδιον códion lana, lanugine delle piante: bulbo ricoperto da una corta peluria. Linneo nella sua Philosophia botanica (1751), sotto la voce Structura in nomine usurpata, riporta: Bulbocodium, βολβός bulbus κῴδιον lana Successivamente precisa che Bulbocodium deriva dal βολβoκῴδιον di Teofrasto, in realtà il nome citato da Teofrasto era βολβoκῴδυον, formato da βολβός bolbós e da κῴδυον códuon capsula di papavero.
(Narcissus) gruppo (o divisione) di cultivar con caratteristiche chiare ed evidenti della sezione Bulbocodium: solitamente un fiore per stelo; segmenti del perianzio insignificanti rispetto alla corona dominante; antere dorsificate (cioè unite più o meno centralmente al filamento); filamenti e stilo usualmente ricurvi
12525 Bulgária [Phacidiaceae] da búlgarus pelle per otri: genere di funghi che hanno l'aspetto di una borsa di cuoio
12526 bulliardi (Sedum) specie dedicata al medico, botanico e micologo francese Jean Baptiste François Pierre Bulliard (o Pierre Bulliard, 1752-1793). Valente disegnatore e incisore, inventò un metodo economico per stampare a colori che utilizzò nelle sue pubblicazioni. Autore di Flora Parisiensis, Herbier de la France, Dictionnaire élémentaire de botanique, che contribuì a diffondere il sistema linneano, Histoire des plantes vénéneuses et suspectes de la France (in cinque volumi), Histoire des champignons de la France e Aviceptologie
12527 Buxbaumia [Buxbaumiaceae] genere dedicato al medico, botanico, micologo ed entomologo tedesco Johann Christian Buxbaum (1693-1730). Nel 1721 fu assunto come botanico nel collegio medico di San Pietroburgo e nel 1724 si recò a Costantinopoli come medico del capo della delegazione russa. Nei 3 anni successivi, anche su sollecitazione dello zar Pietro I (1672-1725), esplorò vasti territori dell’Asia minore raccogliendo campioni botanici, zoologici e mineralogici. Esplorò anche i dintorni di San Pietroburgo, raccogliendo i primi dati sulla flora locale. Nel 1728 iniziò a dare alle stampe Plantarum minus cognitarum centuria, in cinque volumi, in parte pubblicata postuma, che è considerata la prima opera botanica russa. Morì di tubercolosi,contratta nei suoi viaggi
12528 buxbaumianus, a, um (Coleocephalocereus, Parodia) in onore del botanico austriaco Franz Buxbaum (1900-1979). Professore di istituto superiore e libero docente di botanica sistematica all’Università di Graz, ha studiato principalmente la morfologia delle Cactaceae svilupando, insieme a Johannes Endler, un sistema filogenetico di tassonomia che, con piccole variazioni, è alla base della moderna classificazione della famiglia. È stato tra i fondatori della International Organization for Succulent Plant Study (IOS)
(Hedysarum/ Onobrychis, Veronica) in onore del medico, botanico, micologo ed entomologo tedesco Johann Christian Buxbaum (1693-1730). Nel 1721 fu assunto come botanico nel collegio medico di San Pietroburgo e nel 1724 si recò a Costantinopoli come medico del capo della delegazione russa. Nei 3 anni successivi, anche su sollecitazione dello zar Pietro I (1672-1725), esplorò vasti territori dell’Asia minore raccogliendo campioni botanici, zoologici e mineralogici. Esplorò anche i dintorni di San Pietroburgo, raccogliendo i primi dati sulla flora locale. Nel 1728 iniziò a dare alle stampe Plantarum minus cognitarum centuria, in cinque volumi, in parte pubblicata postuma, che è considerata la prima opera botanica russa. Morì di tubercolosi, contratta nei suoi viaggi
12529 buxbaumius, a, um (Asparagus) specie dedicata al botanico, micologo ed entomologo tedesco Johann Christian Buxbaum (1693-1730), studioso della flora orientale
12530 byssitectus, a, um da býssus bisso e da tectus, a, um coperto, rivestito di bisso, dal tardo latino býssus, dal greco βύσσος, dal fenicio būṣ bisso, “seta marina”, tessuto morbido e sericeo ottenuto dai sottili filamenti secreti da una ghiandola di molluschi bivalvi, in particolare di Pinna nobilis, per ancorarsi; per estensione tela di lino finissima: (Potentilla micropetala subsp./ Sibbaldia) per varie parti della pianta, comprese le foglie da entrambi i lati, ricoperte da un tomento lanuginoso
12531 Byssonectria [Pyronemataceae] da býssus tela di bisso, e dal genere di funghi Nectria (vedi): riferimento all'indumento soffice, cotonoso
12676 buglossoides
  • (Hieracium) dal genere Buglossa (vedi) e dal greco εἶδος eídos sembianza: simile a piante di quel genere
  • (Fistulina) dal greco βοῦς boús bue, da γλῶσσα glóssa lingua e da εἶδος eídos sembianza, aspetto: per il carpoforo simile a una lingua di bue
12895 butonicus, a, um (Barringtonia) dalla particella intensiva greca βου- bu- col senso di grande, esteso e da τείνω teíno stendere: riferimento ai rami lungamente estesi
12919 burkeanus, a, um (Astragalus/ Astragalus atropilosulus subsp./ Astragalus atropilosulus var./ Tragachanta, Anila, Anil, Barleria, Bauhinia/ Phanera, Cassine/ Mystroxylon/ Mystroxylon aethiopicum subsp., Crotalaria, Drosera, Indigofera/ Indigastrum, Jamesbrittenia, Lyperia/ Sutera, Monsonia, Pellaea/ Pellaeopsis/ Pteris, Rhus/ Toxicodendron) in onore del raccoglitore inglese Joseph Burke (1812-1873). Giardiniere al servizio del Conte di Derby, Edward Smith Stanley (1775-1851), appassionato e grande collezionista di storia naturale, fu da questi inviato nel 1839 in Sudafrica per raggiungere Karl Zeyher, a cui aveva commissionato la raccolta di piante e soprattutto animali. Dopo iniziali difficoltà, insieme esplorarono una vasta area, raccogliendo una enorme quantità di animali vivi e morti, piante, semi ecc. che Burke portò al suo ritorno in Inghilterra nel 1842, insieme a una sua raccolta personale di piante, molte sconosciute, e campioni di erbario che inviò ai Kew Gardens. Dimostratosi un abile ed esperto raccoglitore, nel 1843 Sir William Jackson Hooker, direttore dei Botanic Gardens di Kew, lo inviò negli Stati Uniti occidentali, dove rimase poco più di tre anni, incarico che finì bruscamente con totale insoddisfazione di entrambe le parti. Hooker lamentò in una lettera la scarsa produttività e i ritardi negli invii, comunicandogli il taglio dei fondi, Burke rispose che era impossibile rispettare i tempi di consegna imposti, visto i lunghissimi tempi di spedizione, e che si dimetteva senza attendere la risposta che avrebbe ricevuto dopo due o più anni, e in effetti la lettera di Burke arrivò a Kew 14 mesi dopo. Nel 1848 emigrò con la famiglia negli Stati Uniti. È considerato tra i primi ad avere esplorato e raccolto campioni nelle regioni occidentali con una conoscenza botanica di base.
(Crataegus) in onore di George William Burke, sovrintendente dei parchi di Pittsburg, per l’aiuto fornito durante la ricerca nella città
(Dendrobium) in onore di David Burke (1854-1897), tra i più prolifici raccoglitori per conto dei vivaisti Veitch di Chelsea, Londra, che lo inviarono in Borneo, Guyana Britannica, Filippine, Nuova Guinea, Colombia, Birmania e Molucche, dove morì di colera nell’isoladi Ambon
12950 Burkea [Fabaceae] in onore del botanico inglese Joseph Burke (1812-1873) che insieme a Zeyher raccolse piante e animali nella provincia sudafricana del Gauteng per Edward Smith-Stanley, 13° Conte di Derby; successivamente si trasferì negli Stati Uniti dove partecipò a spedizioni botaniche per conto dei Kew Gardens
12951 burkei (Acacia/ Senegalia, Acetosella/ Oxalis, Cyathea, Androcymbium/ Colchicum, Anthericum/ Bulbinella/Trachyandra, Anthospermum, Arenaria, Aristida/ Aristida diffusa subsp./ Aristida diffusa var., Asparagus, Aster, Aster foliaceus var., Felicia, Bulbostylis, Calophanes, Carex/ Schoenoxiphium, Cineraria, Clematis brachiata var., Delphinium, Drimiopsis/ Ledebouria, Elephantorrhiza, Eriosema, Ficus, Geigeria, Hermannia, Hoodia, Hypoxis alba var., Lupinus/ Lupinus polyphyllus var., Phacelia, Plantago longissimi var., Raphionacme, Rhyncosia, Scirpoides/ Scirpus, Sekanama/ Urginea, Selago, Senecio/ Senecio indecorus f., Stachys rosmarinifolia var., Thesium) in onore del raccoglitore inglese Joseph Burke (1812-1873). Giardiniere al servizio del Conte di Derby, Edward Smith Stanley (1775-1851), appassionato e grande collezionista di storia naturale, fu da questi inviato nel 1839 in Sudafrica per raggiungere Karl Zeyher, a cui aveva commissionato la raccolta di piante e soprattutto animali. Dopo iniziali difficoltà, insieme esplorarono una vasta area, raccogliendo una enorme quantità di animali vivi e morti, piante, semi ecc. che Burke portò al suo ritorno in Inghilterra nel 1842, insieme a una sua raccolta personale di piante, molte sconosciute, e campioni di erbario che inviò ai Kew Gardens. Dimostratosi un abile ed esperto raccoglitore, nel 1843 Sir William Jackson Hooker, direttore dei Botanic Gardens di Kew, lo inviò negli Stati Uniti occidentali, dove rimase poco più di tre anni, incarico che finì bruscamente con totale insoddisfazione di entrambe le parti. Hooker lamentò in una lettera la scarsa produttività e i ritardi negli invii, comunicandogli il taglio dei fondi, Burke rispose che era impossibile rispettare i tempi di consegna imposti, visto i lunghissimi tempi di spedizione, e che si dimetteva senza attendere la risposta che avrebbe probabilmente ricevuto dopo due o più anni, e in effetti la lettera di Burke arrivò a Kew 14 mesi dopo. Nel 1848 emigrò con la famiglia negli Stati Uniti. È considerato tra i primi ad avere esplorato e raccolto campioni nelle regioni occidentali con una conoscenza botanica di base.
(Baeria/ Lasthenia) in onore di James Huston Burke (1834-1922), proprietario di ranch e agricoltore nei pressi di Ukiah, California (USA), che raccolse l’esemplare nel 1886
(Begonia, Calanthe, Didymocarpus, Eulophia, Galeottia/ Mendoncella/ Zygopetalum, Impatiens, Marattia, Nepenthes) in onore di David Burke (1854-1897), tra i più prolifici raccoglitori per conto dei vivaisti Veitch di Chelsea, Londra, che lo inviarono in Borneo, Guyana Britannica, Filippine, Nuova Guinea, Colombia, Birmania e Molucche, dove morì di colera nell’isoladi Ambon
(Draba/ Draba maguirei var.) in onore del botanico statunitense Melvil H. Burke (fl. 1932-1938)
(Swainsona) originario dei pressi del Burke's Creek, un torrente dell'Australia settentrionale
12952 burkensis, e (Triodia) originario del Distretto di Burke nel Queensland, Australia
13058 Buxanthus [Buxaceae] dal genere Buxus (vedi) bosso e dal greco ἄνϑοϛ ánthos fiore: con fiori simili a quelli del bosso; sinonimo di Buxus L.
13406 burgessiae
  • (Assonia, Dombeya) specie dedicate da William Tyrer Gerrard all'amica Miss Burgess di Birkenhead
13423 burgessianus, a, um (Diacalpe/ Physematium/ Woodsia/ Woodsia montevidensis var.) etimologia non riportata nel protologo, si ritiene sia la stessa Miss Burgess di Birkenhead a cui l’autore, Gerrard, aveva dedicato la Dombeya burgessiae
(Eucalyptus) in onore del botanico amatoriale australiano Rev. Colin Ernest Bryce Hawthorne Burgess (1907-1987). Curato nelle Blue Mountains del Nuovo Galles del sud ne studiò a fondo la flora e raccolse campioni. Dal 1961 al 1972 ha ricoperto un ruolo di botanico presso i Canberra Botanic Gardens. Ha scritto Blue Mountain Gums, un manuale rivolto ai dilettanti, ma di elevato livello scientifico
13517 Burnatia [Alismataceae] genere dedicato all’ingegnere svizzero e appassionato botanico Emile Burnat (1828-1920). Giovanissimo inizia a raccogliere campioni e studia botanica con Alphonse de Condolle. Dopo il diploma in ingegneria a Parigi la professione lo costringe ad abbandonare la ricerca e raccolta di piante, pur mantenendo i contatti con i botanici conosciuti tramite de Condolle. A 44 anni decide di ritirarsi per dedicarsi interamente alla botanica viaggiando in varie parti di Europa alla ricerca di piante, con particolare attenzione alla flora delle Alpi Marittime. Da queste esplorazioni nasce la sua grande opera in 7 volumi Flore des Alpes Maritimes a cui collaborarono i botanici John Biquet (1870-1931) e François Georges Cavallier (1868-1953). Nel 1911 dona il suo erbario, con circa 220.000 campioni, e la ricca biblioteca al Conservatorio e Giardino Botanico di Ginevra e ne finanzia l’ampliamento per contenerli
13518 Bursera [Burseraceae] genere dedicato al medico e botanico tedesco-danese Joachim Burser (anche Burserius o Burscher, 1583-1639), professore di botanica e medicina all’Università di Sorø (Danimarca) che erborizzò in Austria, Boemia, Francia, Germania, Italia e Svizzera. I campioni raccolti e classificati secondo il sistema introdotto da Gaspard (Caspard) Bauhin (1560-1624), di cui fu allievo, costituirono il suo Hortus Siccus in 25 volumi, più un volume per le piante raccolte in Danimarca. I volumi sono oggi conservati al Museo Botanico dell’Università di Uppsala, ad eccezione del secondo e quinto distrutti nell’incendio di Uppsala del 1702
13693 bubalinus, a, um da bubalus bufalo, gazzella, antilope: di bufalo
(Acinodendron/ Chitonia/ Diplochita/ Melastoma/ Miconia) per i rami giovani, piccioli e assi dell’infiorescenza fittamente ricoperti da peli dendritici di colore simile a quelli del mantello del bufalo
(Albizia/ Archidendron/ Cylindrokelupha/ Feuilleea/ Inga/ Ortholobium/ Pithecellobium/ Pithecellobium bigeminum var.) dal nome locale Karbau del basionimo (Inga) che in malese significa bufalo
(Burchellia/ Cephaëlis/ Lonicera) dal nome buffelhorn (corna di bufalo) dato dai coloni del Capo di Buona Speranza per l’estrema durezza del suo legno
(Encephalartos) per il colore del tomento sui catafilli e la base fogliare simile a quello del mantello del bufalo
(Euphorbia) dal nome della località sudafricana di Buffelsrivier nelle cui vicinanze è stato ritrovato il tipo
(Malouetia) il frutto bifido, robusto e curvo, ricorda le corna di un bufalo
(Moraea) per il colore dei fiori che va da quello della pelle di bufalo al marrone chiaro
(Ziziphus) per la coppia di spine ai nodi dei rami
13737 brunoni, ii (Rosa) specie dedicata da John Lindley a Robert Brown (1773-1858), con forma errata rispetto al corretto brunonis (vedi)
13738 Brunonia [Goodeniaceae] Genere dedicato al chirurgo, botanico e naturalista scozzese Robert Brown (1773-1858), a partire dalla forma latinizzata Bruno, -onis. Dopo aver servito come chirurgo militare ed essersi fatto conoscere per le sue ricerche soprattutto sulle crittogame, partecipò come naturalista alla spedizione Flinders (1801-1803), quindi rimase in Australia fino al 1805, visitando anche la Tasmania e raccogliendo oltre 3000 specie. Al rientro in Inghilterra fu assunto come bibliotecario dalla Linnean Society, quindi pubblicò Prodromus Florae Novae Hollandiae et Insulae Van Diemen, la prima opera complessiva sulla flora australiana, che segna anche importanti avanzamenti nella sistematica. Divenne poi anche bibliotecario di Banks, che alla sua morte gli lasciò la biblioteca e l'erbario, a condizione che li trasferisse al British Museum. Nel 1827 cedette al British le collezioni banksiane, dopo aver pattuito che sarebbero state trasferite in un dipartimento sotto la sua direzione; nel 1837, in seguito alla divisione del dipartimento di scienze naturali, divenne il primo curatore del dipartimento di botanica, incarico che mantenne fino alla morte. Fu più volte vicepresidente o presidente della Linnean Society. E’ considerato uno dei più importanti botanici della sua generazione, con contributi alla tassonomia, agli studi sul polline, il nucleo cellulare, la differenza tra angiosperme e gimnosperme. Nel campo della fisica, gli si deve la scoperta del cosiddetto moto browniano (clicca qui per notizie più approfondite )
13739 bulbispermus, a, um (Amaryllis/ Crinum) da búlbus bulbo e dal greco σπέρμα spérma seme: per i frutti (capsule) che contengono semi bulbosi che germinano velocemente quando cadono al suolo
13793 bupleurifolioides (Hieracium) da bupleurifolius (vedi), epiteto di una specie congenere, e dal greco εἶδος eídos aspetto, sembianza: simile a quella specie
14101 burkwoodii (Ceanotus ×, Daphne ×, Osmanthus, Philadelphus ×, Viburnum ×) in onore dei fratelli vivaisti e ibridizzatori britannici Albert Burkwood (1890-?) e Arthur Burkwood (1888-1951), fondatori di un vivaio nel Surrey
14122 bulbillifer, era, erum da bulbilus bulbillo (diminutivo di bulbus bulbo) e da fero portare, produrre: che porta o produce bulbilli
(Aconitum, Begonia/ Knesebeckia, Corydalis flexuosa f., Corydalis sheareri f., Delphinium, Gagea granatellii var., Gagea lutea f., Gagea pinardii var., Homeria/ Moraea, Saxifraga sibirica var., Sphenostigma mandonii var., Watsonia/ Watsonia meriana var.) per i bulbilli prodotti all’ascella delle foglie
(Allium flavum f., Allium moly var., Aloe) per i bulbilli prodotti sull’infiorescenza
(Cremanthodium) per i bulbilli prodotti all’interno della guaina fogliare
(Eragrostis) per i minuscoli bulbilli sulla radice fibrosa
(Exacum) per i bulbilli prodotti sui fusti
(Ornithogalum) per i numerosi bulbilli prodotti lateralmente al bulbo
(Oxalis) per i bulbilli all’ascella della parte superiore del fusto
(Poa) per i bulbilli alla base delle guaine
(Pseudephemerum nitidum f./ Pseudephemerum nitidum var.) per le gemme sferiche con cui può riprodursi asessualmente
(Trichostomum bulbilliferum) per i propaguli rizoidali
15172 Buchnera [Orobanchaceae] genere dedicato da Linneo al medico e naturalista tedesco Andreas Elias von Büchner (1701-1769), professore di medicina all’università di Erfurt e successivamente di Halle, presidente della Leopoldinisch-Carolinische Akademie der Naturforsche e primo medico dell’imperatore, fu corrispondente di Linneo.(Character novi hujus generis, dicti in honorem Illustr. A. E. Büchneri, Academie Imperialis L. C. Naturae Curiosorum Praesidis, cui plurima benevole communicata debeo curiosa. Hort. Cliff. 501)
15173 buchneri, ii (Acioa/ Dactyladenia, Acrostephanus/ Loranthus/ Tapinanthus, Andropogon/ Diheteropogon/ Heteropogon/ Sorghum, Anisophyllea, Anthocleista, Bidens/ Coreopsis, Blepharis, Borreria/ Spermacoce, Clerodendrum, Cycnium, Disa welwitschii var., Ficus, Garcinia, Indigofera/ Microcharis, Ipomoea, Ottelia, Ouratea, Pavetta, Sopubia, Vigna/ Vigna frutescens var., Vitex) in onore del chirurgo navale ed esploratore tedesco Maximilian (Max) Buchner (1846-1921). Dopo aver viaggiato su una nave britannica in Nuova Zelanda, Fiji e Hawaii decise di unirsi nel 1878 ad una spedizione tedesca in Angola e Congo durante la quale raccolse numerosi campioni e documentò i luoghi esplorati, anche con foto, le prime in assoluto. Rientrato in Germania nel 1889 fu nominato Conservatore del Museo Etnografico di Monaco di Baviera
(Potentilla) in onore del suo raccoglitore, il botanico ed entomologo austriaco Peter Buchner (1950) che ha erborizzato in Turchia dal 1981 al 1986
15174 buchnerianus, a, um (Aeollanthus, Myristica/ Palala) in onore del chirurgo navale ed esploratore tedesco Maximilian (Max) Buchner (1846-1921). Dopo aver viaggiato su una nave britannica in Nuova Zelanda, Fiji e Hawaii decise di unirsi nel 1878 ad una spedizione tedesca in Angola e Congo durante la quale raccolse numerosi campioni e documentò i luoghi esplorati, anche con foto, le prime in assoluto. Rientrato in Germania nel 1889 fu nominato Conservatore del Museo Etnografico di Monaco di Baviera
15919 Brunsvigia [Amaryllidaceae] genere dedicato da Lorenz Heister al militare e statista tedesco Karl (Carl) Wilhelm Ferdinand von Braunschweig-Wolfenbüttel, Duca di Brunswick-Lünenburg (1713-1780), protettore delle arti e delle scienze, in particolare della botanica, fondò il Collegium Carolinum (attuale Università Tecnica di Brunswick), si adoperò a migliorare le condizioni dell’economia del suo ducato favorendo il commercio e l’industria manifatturiera
16345 Burretiokentia [Arecaceae] nome composto da Burret e dal genere Kentia (vedi): genere affine a Kentia dedicato al botanico tedesco Karl Ewald Maximilian Burret detto Max (1883-1964). Dopo aver abbandonato gli studi di legge, intrapresi malvolentieri, studia scienze naturali all’Università di Berlino, dove nel 1909 consegue il titolo di Dottore di Ricerca. Dopo aver assunto posizioni di rilievo in diverse istituzioni scientifiche è nominato professore di botanicaall’Università di Berlino. La sua principale attività di ricerca si è svolta nel campo della sistematica, in particolare delle Arecaceae e Malvaceae, che lo ha portato ad effettuare numerosi viaggi di studio e raccolta campioni in Africa, America meridionale e Sudest asiatico. Tra le sue pubblicazioni: Systematische Übersicht über die Gruppen der Palmen e Beiträge zur Kenntnis der Tiliaceen
16448 bucculentus, a, um dalla grande bocca, dalle guance piene, da bucca bocca
(Hakea) riferito al frutto ovoide rastremato all’apice e rigonfio alla base come due guance piene
(Acronia/ Pleurothallis/ Zosterophyllanthos, Stelis) riferito al labello con due convessità
(Buccella/ Masdevallia) con riferimento alla base di sepali riuniti in un tubo con due rigonfiamenti creati dal piede della colonna
16606 Bryohumbertia [Dicranaceae]dal greco βρύον brýon muschio e da Humbert, genere di briofite dedicato al botanico ed esploratore francese Jean-Henri Humbert (1887-1967). Professore di botanica all’Università Clermont-Ferrand, poi Preside della Facoltà di Scienze di Algeri e infine professore di botanica al Museo di Storia Naturale di Parigi e responsabile dell’erbario. Infaticabile viaggiatore, raccolse in Europa, Africa, America Centrale e Meridionale e Caraibi, si interessò particolarmente della flora del Madagascar, che visitò 10 volte, e alla sua salvaguardia, riuscendo a fare approvare nel 1927 un decreto di tutela di 10 siti di grande interesse naturalistico. Tra le sue opere più importanti: Les Composées de Madagascar, Végétation du Grand Atlas Marocain oriental, Exploration botanique de l'Ari Ayachi, Destruction d'une flore insulaire par le feu, La Disparition des forêts à Madagascar, Flore de Madagascar et des Comores, Flore générale de l'Indo-Chine
17712 byzacium, a, um (Limonium) da Byzacium (in greco Βυζακίς Byzakís o Βυσσάτις Byssátis), antica provincia africana dell'Impero Romano corrispondente all'attuale Tunisia: tunisino, riferimento all'area geografica dei primi ritrovamenti
17815 byzacenus, a, um (Dianthus ssp.) da Byzacium (in greco Βυζακίς Byzakís o Βυσσάτις Byssátis), antica provincia africana dell'Impero Romano corrispondente all'attuale Tunisia: tunisino, riferimento all'area geografica dei primi ritrovamenti
19838 Bryum [Pottiaceae] dal greco βρύον brýon muschio, lichene
20722 buffaloriae (Ophrys ×) originario della località di Buffaloria (TA, Puglia) dove fu scoperto questo ibrido
22980 Bryotestua [Dicranaceae] nome composto dal prefisso bryo- (dal greco βρύον brýon muschio) e da Testu, dedica all'amministratore coloniale, esploratore e botanico francese George Marie Patrice Charles Le Testu (1877-1967) che erborizzò in Africa tropicale: briofita dedicata a Le Testu
25053 Brunnichia [Polygonaceae] genere dedicato al zoologo (entomologo, ornitologo) e mineralogista danese Morten Thrane Brünnich (1737-1827), docente di Storia Naturale ed Economia all'Università di Copenaghen dal 1769, fondatore di un museo di Storia Naturale e corrispondente di Linneo
25396 Burkillia [Chlorochytriaceae] dedicato al botanico inglese Isaac Henry Burkill (1870-1965). Dopo essere stato Curatore dell’Herbarium della Università di Cambridge e assistente principale di quello di Kew, nel 1901 fu inviato in India come assistente presso il Governo Indiano per i prodotti economici. Nel 1912 fu nominato Direttore dell’Orto Botanico di Singapore dove si occupò di botanica economica, suo principale interesse, e riorganizzò l’erbario. Si interessò anche di biologia floreale e impollinazione entomofila, nonché di storia della botanica in India. Oltre alla sua opera fondamentale in due volumi, Dictionary of economic products of Malay Peninsula, pubblicò otto Notes on the Pollination of Flowers in India sul Journal of the Asiatic Society of Bengal e sette Chapters of the History of Botany in India sul Journal of the Bombay Natural History Society, poi riuniti in un unico libro
[Fabaceae] nom. illeg. dedicato nel 1925 allo stesso botanico poi sostituito da Alloburkillia (vedi), sinonimo di Burkilliodendron
25400 Burkilliodendron [Fabaceae] nome composto da Burkill e dal greco δένδρον déndron albero: genere di piante arboree dedicato al botanico inglese Isaac Henry Burkill (1870-1965). Dopo essere stato Curatore dell’Herbarium della Università di Cambridge e assistente principale di quello di Kew, nel 1901 fu inviato in India come assistente presso il Governo Indiano per i prodotti economici. Nel 1912 fu nominato Direttore dell’Orto Botanico di Singapore dove si occupò di botanica economica, suo principale interesse, e riorganizzò l’erbario. Si interessò anche di biologia floreale e impollinazione entomofila, nonché di storia della botanica in India. Oltre alla sua opera fondamentale in due volumi, Dictionary of economic products of Malay Peninsula, pubblicò otto Notes on the Pollination of Flowers in India sul Journal of the Asiatic Society of Bengal e sette Chapters of the History of Botany in India sul Journal of the Bombay Natural History Society, poi riuniti in un unico libro
26468 brunneoviolaceus, a, um (Aspergillus, Cortinarius, Lactarius, Pennicillum, Russula, Sporothrix, Thelephora) dal latino moderno brunneus (vedi) di colore marrone-bruno e da violaceus violaceo: per il carpoforo di colore bruno-violaceo
26469 brunneoviridis, e dal latino moderno brunneus (vedi) di colore marrone-bruno e da viridis verde:
  • (Anthericum, Asplenium/ Diplazium wilsonii var.) per il colore bruno verdastro
    (Ceradenia/ Grammitis/ Polypodium) per le scaglie bruno scure e la lamina verdastra
    (Hypocrea/ Trichoderma) l'epiteto si riferisce alla presenza di stroma bruno e di ascospore verdi (da una relazione dell'autore)
26470 bruntii (Chamaesyce/ Euphorbia, Cyperus digitatus var.) in onore dell’ecologo e botanico inglese Martin Arthur Brunt (1927-2017), direttore della Land Resources Division del ministero dello Sviluppo Estero, autore di Vegetation of The Cayman Islands e coautore di The Cayman Islands: Natural History and Biogeography e Mangrove swamps of the Cayman Islands
26471 bruynsii (Aloë, Bulbine, Conophytum, Euphorbia, Haworthia, Lachenalia, Tylecodon) in onore del matematico e botanico sudafricano Peter Vincent Bruyns (1957-). Dopo essere stato docente di matematica presso l’università di Città del Capo, ha conseguito un diploma post-laurea in botanica e assunto il ruolo di ricercatore associato presso il Bolus Herbarium. Ha raccolto circa 8000 campioni in Africa, India, Myanmar, Nepal e Yemen in gran parte di Apocynaceae, Crassulaceae e Euphorbiaceae. Ha al suo attivo numerose pubblicazioni sia in campo matematico che botanico, tra queste è autore di Revision of the Madagascan endemic Stapelianthus, Nomenclature and typification of southern African species of Euphorbia, Monograph of Orbea & Ballyanthus, Apocynaceae, Asclepiadoideae, Ceropegieae e Stapeliads of Southern Africa and Madagascar, e coautore di A Revised Classification of Apocynaceae s.l., Lectotypification of some Arabian Apocynaceae e A new infrageneric classification for Mesembryanthemum
26472 Brycekendrickomyces [Herpotrichiellaceae] nome composto da Brycekendrick, dedica al micologo William Bryce Kendrick (1933-) e dal greco μύκης mýces fungo: genere di funghi dedicato a Bryce Kendrick
26473 Bryoandersonia [Brachytheciaceae] dal greco βρύον brýon muschio e da Anderson, genere di briofite dedicato al briologo statunitense Lewis Edward Anderson (1912-2007). È stato Curatore del Moss Herbarium della università di Duke, Durham, North Carolina che ha arricchito notevolmente e che oggi, ricco di circa 260.000 campioni, porta il suo nome (L.E. Anderson Bryophyte Herbarium). Coautore di Mosses of Eastern North America e Peat Mosses of the Southeastern United States
26474 Bryobartramia [Bryobartramiaceae] dal greco βρύον brýon muschio e da Bartram, genere di briofite dedicato al botanico e briologo statunitense Edwin Bunting Bartram (1878-1964). Per aiutare la famiglia dovette interrompere gli studi e lavorare presso la Insulated Wire Company, contemporaneamente iniziò a interessarsi alle angiosperme e successivamente alle briofite che divennero il suo principale interesse. Abbandonato l’impiego nel 1917, si dedicò interamente al loro studio e raccolta, descrivendo un gran numero di nuove specie e producendo 143 pubblicazioni, tra articoli su riviste e libri
26475 Bryoria [Parmeliaceae] nome derivato dalla combinazione di parti dei nomi di due generi: Bry(opogon) e (Alect)oria
26476 bucephalus, a, um dal greco βοῦς bús bue, toro e da κεφαλή cephalé testa: testa di toro
(Ophrys) per le proiezioni laterali del labello simili a corna
(Stanhopea) per la base della porzione apicale del labello (epichilio) bicornuta Pietro
26477 buchanani, ii (Abildgaardia/ Bulbostylis, Acacia, Adenia, Albuca, Allophylus, Aloe, Anthericum, Asparagus/ Protasparagus, Bicornella/ Cynorkis, Brachycorythis/ Platanthera, Brachystelma/ Ceropegia, Caperonia, Cassine/ Elaeodendron, Chomelia, Christella/ Cyclosorus/ Thelypteris dentata var., Cineraria, Cissus/ Cyphostemma, Clitandra/ Landolphia, Coleus/ Plectranthus, Combretum, Commelina, Crotalaria, Cussonia/ Neocussonia/ Schefflera umbellifera var., Cymbidium/ Eulophia, Cyperus, Digitaria, Dioscorea, Diplolophium/ Physotrichia, Dolichos, Dorstenia, Ekebergia, Ensete/ Musa, Eragrostis, Eriocaulon, Eriosema, Euphorbia/ Euphorbia schimperiana var., Faroa/ Pycnosphaera, Fuirena/ Fuirena pubescens var., Garcinia, Gladiolus, Gnidia, Gymnosporia/ Maytenus, Helichrysum, Hippocratea/ Reissantia, Holotrix, Hugonia, Ipomoea (Baker), Lobelia, Loranthus ceciliae var., Memecylon/ Warneckea sansibarica var., Mimusops, Monanthotaxis/ Popowia/ Unona, Nervilia/ Pogonia, Newtonia/ Piptadenia, Ocimum/ Orthosiphon, Oxygonum/ Polygonum, Pleiospora, Pentas purpurea var., Peucedanum, Pimpinella, Pleiospora, Polystachya, Randia/ Rothmannia, Rubus rigidus var., Rynchosia, Satyrium, Schizoglossum, Schrebera, Scilla, Scleria, Selago, Stemodiopsis, Streptocarpus, Trichilia, Vernonia, Vitex)in onore del missionario e orticultore scozzese John Buchanan (1855-1896). Apprendista giardiniere nel castello dove lavorava il padre, nel 1876 fu inviato in Africa, nell’odierno Malawi, come membro laico (anche se si faceva chiamare Reverendo) di una missione della Chiesa di Scozia per lavorare in una fattoria. Per la brutalità di comportamento, sua e dei colleghi, nei confronti de lavoratori indigeni, nel 1881 fu allontanato dalla missione, ma rimase in Africa insieme a due fratelli cercando di espandere la sua attività acquistando da capi locali, forse in maniera non del tutto limpida, vasti appezzamenti di terreno. Persona molto ambiziosa, si rese utile all’amministrazione coloniale inglese tanto da essere nominato Console ad interim dell’Africa Centrale Britannica. Fu un pioniere nella coltivazione del caffè e del tabacco e raccolse una notevole quantità di campioni principalmente in Malawi. Morì in Mozambico mentre era in procinto di imbarcarsi per ritornare in Scozia.
(Acaena, Aongstroemia/ Campylopodium/ Grimmia, Atriplex/ Chenopodium, Bartramia, Brachyglottis, Bryum, Carex/ Carex lucida var., Coprosma, Cryptolepis, Cunila, Danthonia/ Notodanthonia/ Rytidosperma, Ditrichum/ Pseudodistichium/ Trichostomum, Hebe/ Veronica, Meesia, Mielichhoferia, Olearia, Pittosporum, Poa, Psychrophyton/ Raualia, Ranunculus, Senecio, Simplicia, Simplicia laxa var.) in onore del botanico e disegnatore autodidatta neozelandese d'origine scozzese John Buchanan (1819-1898). Trasferitosi nel 1851 dalla natia Scozia in Nuova Zelanda, collaborò come instancabile raccoglitore, non solo di piante, ma anche di minerali e animali, e come fine illustratore con le prime organizzazioni scientifiche della Nuova Zelanda. Nel 1865 fu assunto dal Museo Coloniale di Wellington raccogliendo e studiando piante per il giardino botanico. Le sue raccolte hanno anche un notevole interesse perché effettuate prima della devastante introduzione dei conigli. Autore di numerosi articoli per l’importante rivista scientifica Transactions and Proceedings of the Royal Society of New Zealand, ha pubblicato i libri Botanical Notes of The Kaikoura Mountains and Mount Egmont (1867) e Manual of the indigenous grasses of New Zealand (1880)
(Andropogon/ Hypharrhenia, Apodolirion/ Cyphonema, Carex/ Kobresia/ Schoenoxiphium, Cheilanthes/ Cheilanthes inaequalis var./ Notholaena, Christella, Cyperus dubius var./ Mariscus dregeanus var., Cyphonema, Diplachne biflora var., Disperis, Dryopteris/ Lastrea/ Nephrodium, Eulophia/ Lissochilus/ Kniphofia, Hypoxis angustifolia var., Kyllinga, Lissochilus, Peucedanum, Pteris, Schizoglossum) in onore del missionario scozzese John Buchanan (1821-1903). Dopo essere stato in Canada in missione per la Libera Chiesa di Scozia, nel 1861, a causa delle non buone condizioni di salute, si trasferì in Sudafrica nel Natal per organizzare le missioni nel territorio, ciò che gli permise di viaggiare e raccogliere per tutto il territorio. Raccolta che continuò, anche dopo le sue dimissioni per il peggioramento della salute, viaggiando in un carro trainato da buoi nello Stato Libero dell’Orange e in Lesotho. Nel 1877 lasciò l’Africa e dopo aver passato circa due anni a Madeira nel 1880 rientrò in Scozia. Le felci furono uno dei suoi principali interessi e nel 1875 pubblicò “Revised list of the Ferns of Natal
(Bauhinia, Brachythecium/ Hypnum, Clematis, Clerodendrum/ Volkameria, Isothecium/ Meteorium/ Neckera/ Papillaria/ Pilotrichella, Polygala, Olea, Trachypus) in onore al medico e naturalista scozzese Francis Buchanan-Hamilton (1782-1829), inizialmente Francis Buchanan. Dopo essere stato per vari anni al servizio della Compagna delle Indie come chirurgo di bordo, fu assegnato al servizio medico della Presidenza del Bengala prima a Luckipore poi a Buraipur; nel 1795 prese parte a una missione diplomatica in Birmania. Nel 1800 gli fu affidata la ricognizione del regno di Mysore, nel corso della quale fece importanti raccolte botaniche, così come in Nepal, come medico della prima missione diplomatica inglese. Molto vicino al governatore Wellesley che gli affidò la catalogazione dei mammiferi e uccelli indiani, vide sfumare il progetto alla caduta del suo protettore, così come non riuscì a sostituire Roxburgh alla testa dell’Orto botanico di Calcutta. Dal 1807 al 1814 diresse la ricognizione generale del Bengala, quindi successe effettivamente a Roxburgh, mantenendo però l'incarico per poco tempo a causa della salute deteriorata. Dopo aver donato alla Compagnia le sue raccolte, che non poteva permettersi di trasportare in Europa, rientrò in Scozia, dove, dopo la morte della madre, assunse il cognome Buchanan-Hamilton e si dedicò alla stesura di opere come An account of the Kingdon of Nepal (1819), An account of the fishes found in the river Ganges and its branches (1822) e il commento a Hortus malabaricus. (clicca qui per notizie più approfondite )
(Berberis, Lonicera, Parashorea/ Shorea, Styrax) in onore del raccoglitore, il vice Conservatore delle Foreste E. M. Buchanan che erborizzò in Birmania (odierno Myanmar) (fl.1909-1912)
(Erlangea, Jasminum) in onore dell’esploratore scozzese Tenente Angus Buchanan (1862-?) che operò nell’Africa Orientale Britannica
(Indigofera) in onore del suo raccoglitore J. B. Buchanan (fl. 1909)
(Salvia) in onore di Sir Charles Buchanan di Loughborough, Leicestershire, dove è fiorita per la prima volta in Europa
(Setaria) in onore di G. Buchanan che nel 1925 raccolse il tipo nella Contea di Murchison, Australia Occidentale
26478 Buchanania [Anacardiaceae] genere dedicato al medico e naturalista scozzese Francis Buchanan-Hamilton (1782-1829), inizialmente Francis Buchanan. Dopo essere stato per vari anni al servizio della Compagna delle Indie come chirurgo di bordo, fu assegnato al servizio medico della Presidenza del Bengala prima a Luckipore poi a Buraipur; nel 1795 prese parte a una missione diplomatica in Birmania. Nel 1800 gli fu affidata la ricognizione del regno di Mysore, nel corso della quale fece importanti raccolte botaniche, così come in Nepal, come medico della prima missione diplomatica inglese. Molto vicino al governatore Wellesley che gli affidò la catalogazione dei mammiferi e uccelli indiani, vide sfumare il progetto alla caduta del suo protettore, così come non riuscì a sostituire Roxburgh alla testa dell’Orto botanico di Calcutta. Del 1807 al 1814 diresse la ricognizione generale del Bengala, quindi successe effettivamente a Roxburgh, mantenendo però l'incarico per poco tempo a causa della salute deteriorata. Dopo aver donato alla Compagnia le sue raccolte, che non poteva permettersi di trasportare in Europa, rientrò in Scozia, dove, dopo la morte della madre, assunse il cognome Buchanan-Hamilton e si dedicò alla stesura di opere come An account of the Kingdon of Nepal (1819), An account of the fishes found in the river Ganges and its branches (1822) e il commento a Hortus malabaricus. (clicca qui per notizie più approfondite )
26479 bucharicus, a, um (Achillea, Aconogonon, Allium, Allium monadelphum var., Amberboa, Amygdalus/ Prunus, Anemone/ Anemone coronaria var., Arabis/ Arabis tibetica var., Arctium/ Cousinia, Arischrada/ Salvia/ Schraderia/ Stiefia, Asparagus, Astragalus, Atriplex, Betula, Bolbosaponaria, Cachrys/ Prangos, Carex/ Kobresia, Centaurea, Climacoptera/ Salsola, Convolvulus, Corydalis, Cousinia pseudoaffinis var., Crucianella, Cuscuta/ Monogynella, Delphinium/ Delphinium karategini var., Dictamnus albus var., Elaeosticta/ Scaligeria, Eremurus/ Henningia, Fedtschenkoa/ Malcolmia, Ferula/ Ladyginia, Fragaria, Frankenia,Fritillaria/ Rhinopetalum, Gaillonia/ Neogaillonia/ Plocama, Glycyrrhiza/ Glycyrrisa/ Meristotropis, Gypsophila, Haplophyllum, Hedysarum, Heliotropium, Hipogomphia, Iris/ Juno, Jurinea, Malva, Matthiola, Moluccella/ Otostegia, Muscari/ Muscari botryoides var., Nepeta, Nigella, Ophioglossum/ Ophioglossum thermale var./ Ophioglossum vulgatum var., Orobanche, Phlomis, Platytaenia/ Semenovia/ Zosima, Pleuropteropyrum/ Polygonum, Poa, Prunus, Pseudosedum, Sedum, Pyrus/ Pyrus korshinskyi var., Pyrus ×, Reseda, Schoenoplectus/ Scirpus, Scilla, Scutellaria, Senecio, Silene, Spirostegia/ Triaenophora, Tetracme/ Tetracmidion, Tetraena/ Zygophyllum, Thymus, Tulipa, Veronica) originario di Bukhārā nell'Uzbekistan, località dei primi ritrovamenti
26480 Buchozia [Rubiaceae] genere dedicato all’avvocato, medico e botanico francese Pierre Joseph Buc'hoz (1731-1807), medico personale del re Stanislao di Polonia, noto nel campo della botanica per l’opera Histoire des plantes de la Lorraine in 13 volumi. Personaggio alquanto controverso, finì per scrivere degli argomenti più disparati, non sempre attirando le simpatie dei contemporanei, sicuramente non dell’autore, Charles Louis L’Héritier de Brutelle (1746-1800), che gli dedicò la Bucholzia coprosmoides (simile all’odore degli escrementi)
26481 buchwaldi, ii (Abelia/ Abelia serrata var./ Linnaea, Anisopappus/ Anisopappus chinensis subsp./ Anisopappus chinensis var./ Epallage/ Sphacophyllum, Asclepias/ Gomphocarpus/ Trachycalymma, Chassalia/ Psychotria, Cirsium, Harveya, Loranthus, Oreobambos, Senecio/ Solanecio, Solanum/ Solanum plousianthemum) in onore del botanico tedesco Johannes Buchwald (1869-1927), direttore di una stazione sperimentale di agricoltura nella regione dell’Usambara nell’odierna Tanzania, dove raccolse numerosi campioni, poi direttore scientifico dell’Istituto di ricerca per la lavorazione del grano di Berlino
26482 Bucinella [Gesneriaceae] nom.illeg., diminutivo di bucina buccina, strumento a fiato in uso presso i Romani formato da un tubo d'ottone assai ricurvo: probabile cambiamento di nome per eludere problemi di sinonimia
26483 Bucinellina [Gesneriaceae] diminutivo del genere Bucinella (vedi): probabile cambiamento di nome per evitare problemi di sinonimia
26484 Buckiella [Hypnaceae] genere delle Briofite dedicato al briologo statunitense William Russell Buck (1950-), curatore delle briofite del New York Botanical Garden e professore a contratto presso la City University di New York. Ha effettuato ricerche sul campo nelle Americhe e Caraibi, ha curato le riviste North American Flora, Tropical Bryology e Nova Hedwigia, è autore del libro Pleurocarpous Mosses of the West Indies (1998)
26485 buckleyanus, a, um (Muhlenbergia, Paneion/ Poa, Paspalum, Sieglingia/ Tridens/ Tridentopsis/ Triodia) in onore del botanico, geologo e naturalista statunitense Samuel Botsford Buckley (1809-1884). Raccolse estesamente in Alabama, Carolina, Georgia, Illinois, Kentucky, Missouri, Tennessee, Virginia e Texas, dove in qualità di geologo di stato, effettuò rilevamenti per il Texas Geological Survey. Ha determinato l’altezza di molte montagne tra cui quella che porta il suo nome (Mount Buckley) nelle Great Smoky Mountains. Nonostante la qualità dei campioni e le descrizioni botaniche lasciassero piuttosto a desiderare, ha dato un notevole impulso alla conoscenza della flora degli stati meridionali degli Stati Uniti
(Dioscorea) in onore del Dr. George Buckley per aver dedicato tutta la vita all’assistenza dei bambini disabili in particolare nel Regno Unito e in Romania
26486 buckleyi, ii (Aesculus/ Aesculus glabra var./ Hippocastanum glabrum var., Aster/ Solidago, Carex, Carya/ Hicorius, Crataegus, Crataegus boyntonii var., Cyperus, Hypericum, Juncus, Penstemon, Phlox, Pteris, Quercus, Setcreasea/ Setcreasea brevifolia var./ Tradescantia, Smilax ovata var., Sporobolus, Tridens) in onore del botanico, geologo e naturalista statunitense Samuel Botsford Buckley (1809-1884). Raccolse estesamente in Alabama, Carolina, Georgia, Illinois, Kentucky, Missouri, Tennessee, Virginia e Texas, dove in qualità di geologo di stato, effettuò rilevamenti per il Texas Geological Survey. Ha determinato l’altezza di molte montagne tra cui quella che porta il suo nome (Mount Buckley) nelle Great Smoky Mountains. Nonostante la qualità dei campioni e le descrizioni botaniche lasciassero piuttosto a desiderare, ha dato un notevole impulso alla conoscenza della flora degli stati meridionali degli Stati Uniti
(Epiphyllum ×/ Schlumbergera ×) in onore floricultore londinese Wilbraham Buckley che intorno al 1840 ottenne l’ibrido tra Epiphyllum truncatum e Epiphyllum russellianum
(Spermacoce) in onore del botanico australiano Ralf Buckley che ha raccolto il tipo sulla Grande Barriera Corallina, Australia nordorientale
26487 Buckleya [Santalaceae] genere dedicato al botanico, geologo e naturalista statunitense Samuel Botsford Buckley (1809-1884). Raccolse estesamente in Alabama, Carolina, Georgia, Illinois, Kentucky, Missouri, Tennessee, Virginia e Texas, dove in qualità di geologo di stato, effettuò rilevamenti per il Texas Geological Survey. Ha determinato l’altezza di molte montagne tra cui quella che porta il suo nome (Mount Buckley) nelle Great Smoky Mountains. Nonostante la qualità dei campioni e le descrizioni botaniche lasciassero piuttosto a desiderare, ha dato un notevole impulso alla conoscenza della flora degli stati meridionali degli Stati Uniti
26488 bucknalli, ii in onore dell'organista e micologo inglese Cedric Bucknall (1849-1921):
  • (Agaricus, Arcyria, Astrosporina, Cortinarius, Cystoderma, Inocybe, Lepiota/ Cystolepiota) funghi a lui dedicati
  • (Rubus) rovo a lui dedicato
26489 buddi, ii (Ranunculus, Ranunculus glaberrimus var.) in onore del botanico amatoriale inglese Archibald Charles Budd (1889-1960). Londinese, dopo aver vinto ad un concorso di “limerick” (tipico componimento inglese), emigrò in Canada per dedicarsi all’agricoltura. Assunto presso il Soil Research Laboratory di Saskatchewan iniziò ad appassionarsi alla flora della prateria diventando una autorità in materia, il suo Budd’s Flora of the Canadian Prairie Provinces, contenente la descrizione di 1974 specie, è un prezioso strumento di identificazione per gli studiosi
(Lithocarpus/ Quercus) dedica al botanico canadese Charles Budd Robinson (1871-1913). Dopo aver lavorato per il New York Botanical Garden, nel 1913 si recò nell’isola di Ambon, Indonesia, per esplorarne la flora, qui fu ucciso dagli indigeni in un posto remoto, dove si era addentrato da solo, per cause non del tutto chiare, forse l’aspetto a cui non erano abituati li indusse a pensare che volesse fare loro del male. Inizialmente Elmer Drew Merrill aveva dedicato allo sfortunato botanico la specie Quercus robinsonii, ma essendo il nome già stato utilizzato propose il nuovo epiteto utilizzando il suo secondo nome
26490 buddlejifolius, a, um (Citrosma/ Siparuna, Saurauia) dal genere Buddleja (vedi) e da folium foglia: con foglie simili a quelle di una Buddleja
26491 buddlejoides (Acinodendron/ Miconia, Acrocephalus/ Haumaniastrum, Baccharis, Breweria, Cordia/ Varronia, Dendrophthoe, Dicoryphe) dal genere Buddleja (vedi) e dal greco εἶδος eidos aspetto, sembianza: simile a piante di quel genere
26492 buechneri (Monelasmum, Ochnella/ Polyochnella) in onore del chirurgo navale ed esploratore tedesco Maximilian (Max) Buchner (1846-1921). Dopo aver viaggiato su una nave britannica in Nuova Zelanda, Fiji e Hawaii decise di unirsi nel 1878 ad una spedizione tedesca in Angola e Congo durante la quale raccolse numerosi campioni e documentò i luoghi esplorati, anche con foto, le prime in assoluto. Rientrato in Germania nel 1889 fu nominato Conservatore del Museo Etnografico di Monaco di Baviera
26493 Buellia [Caliciaceae]in onore del viticultore ed enologo italiano Esuperanzo Buelli di Bobbio (?-1865), amico dell’autore
26494 buergeranus, a, um forma ortograficamente scorretta per buergerianus, a, um (vedi)
26495 buergerianus, a, um (Acer/ Acer trifidum f., Aquilegia, Dicliptera, Eriocaulon, Lepidomicrosorium/ Leptochilus/ Microsorum/ Neocheiropteris/ Polypodium/ Tricholepidium, Lauro-cerasus/ Laurocerasus/ Padus/ Prunus,Lonicera, Salix/ Salix sieboldiana var., Sambucus/ Sambucus sieboldiana var.) in onore del naturalista e farmacista tedesco Heinrich Bürger (1804/6-1858). Lasciata l’Università di Göttingen, dove aveva seguito i corsi di matematica e astronomia, si imbarcò per Giacarta nel cui ospedale studiò e conseguì il titolo di farmacista. Richiesto come assistente dal medico e naturalista tedesco Philip von Siebold, si trasferì a Nagasaki dove insieme raccolsero una notevole quantità di campioni botanici, mineralogici e zoologici. Bürger rimase in Giappone anche dopo la partenza di Siebold continuando a raccogliere campioni. Nel 1833 partecipò a una spedizione mineralogica a Sumatra e progettò una strada da Padang verso l’interno. Dopo un breve periodo trascorso in Europa con la famiglia, nel 1843 tornò a Giava dove, lasciati gli incarichi ufficiali, si dedicò al commercio di olio, riso e zucchero e alle assicurazioni marittime
26496 buhrii (Aloë) in onore dell'agronomo sudafricano Elias A. Buhr che nel 1971 raccolse l'olotipo nel nord della provincia del Capo
(Hesperantha) in onore dell’agricoltore sudafricano Hermann Henry Buhr (1876–1966), padre di Elias A. Buhr, interessato alla riproduzione e commercializzazione delle bulbose locali
26497 buhsei (Colusea Colusea persica var., Cousinia, Euphorbia/ Galarhoeus/ Tithymalus, Haplophyllum, Hieracium/ Hieracium procerum susp./ Pilosella, Nepeta, Orobanche, Potentilla bungei var., Ranunculus) in onore del botanico baltico-tedesco Friedrich Alexander Buhse (1821-1898) che partecipò a una spedizione nella regione transcaucasica e Iran insieme al botanico ed esploratore svizzero Pierre Edmond Boissier (1810-1885). Durante il viaggio furono raccolti un gran numero di campioni, tra cui circa 250 nuove specie, oggetto di una delle sue opere più importanti, Aufzaehlung der auf einer Reise durch Transkaukasien und Persien gesammelten Pflanzen, scritta in collaborazione con Boissier
26498 Buhsia [Capparaceae] genere dedicato al botanico baltico-tedesco Friedrich Alexander Buhse (1821-1898) che partecipò a una spedizione nella regione transcaucasica e Iran insieme al botanico ed esploratore svizzero Pierre Edmond Boissier (1810-1885). Durante il viaggio furono raccolti un gran numero di campioni, tra cui circa 250 nuove specie, oggetto di una delle sue opere più importanti, Aufzaehlung der auf einer Reise durch Transkaukasien und Persien gesammelten Pflanzen, in collaborazione con Boissier
26499 buiningii (Notocactus/ Parodia/ Ritterocactus, Uebelmannia) in onore del collezionista e studioso di cactacee olandese Albert Frederik Hendrik Buining (1901-1976). Funzionario pubblico, è stato sindaco di Hamersveld, grazie allo studio sul campo fatto sulle Cactaceae, durante numerosi viaggi in Sudamerica, ha dato un notevole apporto alla loro conoscenza, in particolare ha contribuito alla ridefinizione dei generi Discocactus e Rebutia. È stato presidente dell’associazione olandese “Succulenta” e uno dei fondatori della International Organization for Succulent Plant Study (IOS)
26500 Buiningia [Cactaceae] genere dedicato al collezionista e studioso di cactacee olandese Albert Frederik Hendrik Buining (1901-1976). Funzionario pubblico, è stato sindaco di Hamersveld, grazie allo studio sul campo fatto sulle Cactaceae, durante numerosi viaggi in Sudamerica, ha dato un notevole apporto alla loro conoscenza, in particolare ha contribuito alla ridefinizione dei generi Discocactus e Rebutia. È stato presidente dell’associazione olandese “Succulenta” e uno dei fondatori della International Organization for Succulent Plant Study (IOS)
26501 buiningianus, a, um (Aylostera, Frailea, Gymnorebutia/ Weingartia, Lobivia/ Lobivia jajoana f., Rebutia) in onore del collezionista e studioso di cactacee olandese Albert Frederik Hendrik Buining (1901-1976). Funzionario pubblico, è stato sindaco di Hamersveld, grazie allo studio sul campo fatto sulle Cactaceae, durante numerosi viaggi in Sudamerica, ha dato un notevole apporto alla loro conoscenza, in particolare ha contribuito alla ridefinizione dei generi Discocactus e Rebutia. È stato presidente dell’associazione olandese “Succulenta” e uno dei fondatori della International Organization for Succulent Plant Study (IOS)
26502 bulbigenus, a, um da búlbus bulbo e -genus che genera, produce
(Drosera) per i bulbi prodotti dal rizoma
(Exormotheca) per i bulbilli all’apice degli stoloni
(Agaricus/ Entoloma, Fusarium) funghi con formazioni bulbose
26503 Bulbinopsis [Asphodelaceae] dal genere Bulbine (vedi) e dal greco ὄψις ópsis aspetto, sembianza: simile a quel genere
26504 Bulbopodium [Cortinariaceae] dal greco βολβός bolbós bulbo e da πóδιον pódion piedino, gambo: con gambo bulboso
26505 bulbulifer, erus, era, erum da bulbulus bulbillo e da fero portare, avere: che produce bulbilli
(Agave/ Manfreda) per i bulbilli prodotti attorno alla base del cormo
(Liliastrum/ Notholirion/ Paradisea) per i bulbilli prodotti alla base del bulbo che scompare alla fioritura
26506 bulgarioides (Chlorociboria, Ciboria, Coryne, Humaria, Peziza, Piceomphale, Rutstroemia) dal genere di funghi Bulgaria (vedi) e dal greco εἷδος eídos sembianza: per la somiglianza con i funghi di quel genere
26507 bulleni (Anoectochilus) in onore dell'orticultore britannico Bullen, capo giardiniere al vivaio Low & Co. di Clapton
26508 bullenianus, a, um (Cordula/ Cypripedium/ Paphiopedilum/ Paphiopedilum hookerae var., Dendrobium) in onore dell'orticultore britannico Bullen, capo giardiniere al vivaio Low & Co. di Clapton
(Strophanthus) in onore di Robert Bullen (1834-1892), curatore del Royal Botanic Garden di Glasgow, che inviò foglie e fiori all’autore per la determinazione
26509 Bulleyia [Orchidaceae] genere dedicato all'imprenditore inglese Arthur Kilpin Bulley (1861-1942), botanico amatoriale e collezionista. Nel 1897/8 creò un grande giardino a Ness, Cheshire, in parte aperto al pubblico, dove successivamente fondò il vivaio di semi e piante Bees Ltd. Al fine di arricchire la propria collezione e aumentare l’offerta di nuove specie, nel 1904 inviò nella provincia cinese dello Yunnan il botanico scozzese George Forrest (1873-1932) che dopo tre anni, durante i quali fu pure dato per morto, ritornò con un notevole quantità di campioni e semi di specie sconosciute e di grande importanza dal punto di vista orticolo. Dopo il successo di questa spedizione Bulley ne finanziò altre in Asia, Africa e America del sud con altri raccoglitori, per sé e per il vivaio, ma anche per il Royal Botanic Garden di Edimburgo. Dopo la morte la figlia Lois, per assecondare il suo volere, ha donato i giardini con la casa di famiglia, insieme a una cospicua somma di denaro, all’Università di Liverpool, con l’obbligo di mantenerlo sempre aperto al pubblico. I Ness Botanic Gardens dell’Università di Liverpool, come sono stati chiamati, oltre a essere un luogo di grande attrazione svolgono, nello spirito che aveva sempre animato il loro fondatore, una intensa attività educativa e di ricerca scientifica
26510 bulleyanus, a, um (Aconitum, Adenophora, Agapetes, Aleuritia/ Primula, Allium, Anaphalis/ Pluchea, Androsace, Aster, Codonopsis, Corydalis/ Corydalis taliensis var., Crawfurdia/ Gentiana/ Tripterospermum, Delphinium, Diapensia/ Diapensia purpurea f., Euphorbia, Hirculus/ Saxifraga, Impatiens arguta var., Iris/ Limniris, Isodon/ Plectranthus/ Rabdosia, Morina, Primula, Salvia, Senecio, Sorbus, Vaccinium) in onore dell'imprenditore inglese Arthur Kilpin Bulley (1861-1942), botanico amatoriale e collezionista. Nel 1897/8 creò un grande giardino a Ness, Cheshire, in parte aperto al pubblico, dove successivamente fondò il vivaio di semi e piante Bees Ltd. Al fine di arricchire la propria collezione e aumentare l’offerta di nuove specie, nel 1904 inviò nella provincia cinese dello Yunnan il botanico scozzese George Forrest (1873-1932) che dopo tre anni, durante i quali fu pure dato per morto, ritornò con un notevole quantità di campioni e semi di specie sconosciute e di grande importanza dal punto di vista orticolo. Dopo il successo di questa spedizione Bulley ne finanziò altre in Asia, Africa e America del sud con altri raccoglitori, sia per sé e per il vivaio, ma anche per il Royal Botanic Garden di Edimburgo. Dopo la morte la figlia Lois, per assecondare il suo volere, ha donato i giardini con la casa di famiglia, insieme a una cospicua somma di denaro, all’Università di Liverpool, con l’obbligo di mantenerlo sempre aperto al pubblico. I Ness Botanic Gardens, come sono stati chiamati, dell’Università di Liverpool, oltre a essere un luogo di grande attrazione, svolgono, nello spirito che aveva sempre animato il loro fondatore, una intensa attività educativa e di ricerca scientifica
26511 bulleyi (Dendrobium, Habenaria/ Herminium/ Peristylus, Hemipilia) in onore dell'imprenditore inglese Arthur Kilpin Bulley (1861-1942), botanico amatoriale e collezionista. Nel 1897/8 creò un grande giardino a Ness, Cheshire, in parte aperto al pubblico, dove successivamente fondò il vivaio di semi e piante Bees Ltd. Al fine di arricchire la propria collezione e aumentare l’offerta di nuove specie, nel 1904 inviò nella provincia cinese dello Yunnan il botanico scozzese George Forrest (1873-1932) che dopo tre anni, durante i quali fu pure dato per morto, ritornò con un notevole quantità di campioni e semi di specie sconosciute e di grande importanza dal punto di vista orticolo. Dopo il successo di questa spedizione Bulley ne finanziò altre in Asia, Africa e America del sud con altri raccoglitori, per sé e per il vivaio, ma anche per il Royal Botanic Garden di Edimburgo. Dopo la morte la figlia Lois, per assecondare il suo volere, ha donato i giardini con la casa di famiglia, insieme a una cospicua somma di denaro, all’Università di Liverpool, con l’obbligo di mantenerlo sempre aperto al pubblico. I Ness Botanic Gardens dell’Università di Liverpool, come sono stati chiamati, oltre a essere un luogo di grande attrazione svolgono, nello spirito che aveva sempre animato il loro fondatore, una intensa attività educativa e di ricerca scientifica
26512 bulliardii (Sedum) specie dedicata al medico, botanico e micologo francese Jean Baptiste François Pierre Bulliard (o Pierre Bulliard, 1752-1793). Valente disegnatore e incisore, inventò un metodo economico per stampare a colori che utilizzò nelle sue pubblicazioni. Autore di Flora Parisiensis, Herbier de la France, Dictionnaire élémentaire de botanique, che contribuì a diffondere il sistema linneano, Histoire des plantes vénéneuses et suspectes de la France (in cinque volumi), Histoire des champignons de la France e Aviceptologie
(Agaricus, Boletus, Cortinarius, Daedalea, Gomphos, Hymenogaster, Inoloma, Leotia, Marasmius, Nummularia, Polyporus, Tricholoma) funghi dedicati allo stesso personaggio. Dato l’elevato numero di specie a lui dedicate si riportano solo alcuni esempi
26513 bullingtonianus, a, um (Mammillaria var.) in onore di Mrs. Eunice Bullington, per l'aiuto fornito a un gruppo di botanici studiosi della flora del New Mexico meridionale (USA)
26514 bullockii
  • (Acacia/ Vachellia, Adenochloa/ Panicum, Aeschynomene, Aloe, Ammannia heptamera var./ Nesaea heptamera vat., Dichapetalum, Habrochloa, Kotschya, Oldenlandia, Pachycarpus) in onore del botanico inglese Arthur Allman Bullock (1906-1980) dell’Herbarium dei Botanic Gardens, Kew, dove si è distinto nella identificazione e classificazione di numerose nuove specie (358 nomi in IPNI – International Plant Names Index). Tra il 1945 e il 1951 erborizzò in India, Tanzania, Zambia e Zimbabwe. Tra le sue pubblicazioni: Flora of southern Africa, Contributions to the Flora of Tropical Africa, Notes on African Asclepiadoideae
    (Eugenia/ Syzygium, Sabia, Saussurea, Tripterygium/ Tripterygium wilfordii var.) in onore del linguista inglese Thomas Lowndes Bullock (1845-1915) che prestò servizio nella legazione britannica in Cina e fu console a Shanghai. Nel tempo libero si dilettava a raccogliere piante che consegnava all’amico botanico Henry Fletcher Hance (1827-1886). Al rientro in patria assunse la carica di professore di cinese a Oxford
    (Jatropha) in onore del dr. Stephen H. Bullock, ricercatore presso la stazione di biologia Chamela, Jalisco, Messico, per il suo contributo alla conoscenza della flora di Chamela
    (Leptodontium/ Leptostomum) in onore del missionario e naturalista statunitense Dillman Samuel Bullock (1878-1971) che ha raccolto il tipo in Cile nel 1929
26515 Bullockia [Rubiaceae] genere dedicato al botanico inglese Arthur Allman Bullock (1906-1980) dell’Herbarium dei Botanic Gardens, Kew, dove si è distinto nella identificazione e classificazione di numerose nuove specie (358 nomi in IPNI – International Plant Names Index). Tra il 1945 e il 1951 erborizzò in India, Tanzania, Zambia e Zimbabwe. Tra le sue pubblicazioni: Flora of southern Africa, Contributions to the Flora of Tropical Africa, Notes on African Asclepiadoideae
26516 bullulatus, a, um da bullula bollicina (diminutivo di bulla bolla, borchia):
(Cabobanthus/ Vernonia, Cordia/ Varronia, Helichrysum, Pavonia/ Pavonia hastata f., Piper, Psychotria, Salvia) per la presenza sulla pagina superiore della foglia di minuscoli rilievi simili a bolle
(Coleus/ Plectranthus/ Solenostemon) per la presenza sulla pagina inferiore della foglia di minuscoli rilievi simili a bolle
(Aloë/ Apicra/ Astroloba/ Haworthia/ Tulista) per i tubercoli presenti sulla foglia
(Crassula) per il gambo e le foglie rugosi per la presenza di minuscoli rilievi
(Oxalis) per la superficie delle foglioline leggermente rugose
26517 Bulnesia [Zhygophyllaceae] genere dedicato da Claude Gay al generale e politico Manuel Bulnes (1799-1866) che fu Presidente della Repubblica Cilena dal 1841 al 1851
26518 bungalbin (Lepidosperma) originaria della località di Bungalbin Hill nell'Australia occidentale, dove venne rinvenuta questa entità
26519 buntingii (Albizia, Aristolochia, Clidemia, Ditassa, Hiraea, Ladenbergia, Miconia, Palicourea, Peperomia, Psychotria, Rudgea, Swartzia) in onore del botanico statunitense George Sydney Bunting (1927-2015) che raccolse piante negli Stati Uniti, Messico e soprattutto Venezuela. Specialista di Araceae, ha lavorato all’Istituto di Botanica Agricola dell’Università Centrale del Venezuela e ha diretto la realizzazione dell’erbario del Jardín Botánico de Maracaibo. Autore di Sinopsis de las Araceae de Venezuela, A revision of Spathiphyllum (Araceae), A revision of the genus Spathiphyllum (Araceae), A classification and description of some commercial foliage plants e coautore di Revision of the Genus Froesia (Quiinaceae) e A New Philodendron Species (Araceae) from Ecuador. Ha contribuito inoltre alla stesura delle Araceae per Flora de Venezuela e Flora of the Venezuelan Guayana
(Amaralia, Bulbophyllum, Chauliodon, Cola, Crossandra/ Stenandriopsis/ Stenandrium, Ficus, Gynura, Habenaria, Loranthus/ Tapinanthus, Mussaenda) in onore del botanico e fitopatologo Robert Hugh Bunting (1879-1966). Micologo del British Museum, tra il 1910 e i1 1913 raccolse piante in Liberia, successivamente fu nominato Assistente Direttore di Agricultural Research in Sierra Leone, poi fitopatologo del Governo del Ghana. Rientrato in Inghilterra nel 1929 concluse la sua vita professionale come direttore del Dorset County Museum
26520 buntingianus, a, um (Philodendron, Spathiphyllum, Utricularia, Xanthosoma) in onore del botanico statunitense George Sydney Bunting (1927-2015) che raccolse piante negli Stati Uniti, Messico e soprattutto Venezuela. Specialista di Araceae, ha lavorato all’Istituto di Botanica Agricola dell’Università Centrale del Venezuela e ha diretto la realizzazione dell’erbario del Jardín Botánico de Maracaibo. Autore di Sinopsis de las Araceae de Venezuela, A revision of Spathiphyllum (Araceae), A revision of the genus Spathiphyllum (Araceae), A classification and description of some commercial foliage plants e coautore di Revision of the Genus Froesia (Quiinaceae) e A New Philodendron Species (Araceae) from Ecuador. Ha contribuito inoltre alla stesura delle Araceae per Flora de Venezuela e Flora of the Venezuelan Guayana
26521 bupleroides errata grafia per bupleuroides (vedi)
26522 Burbidgea [Zingiberaceae] genere dedicato al botanico ed esploratore britannico Frederick William Thomas Burbidge (1847-1905). Dopo aver lavorato all’Herbarium dei Botanic Gardens, Kew, anche come disegnatore, nel 1877 fu inviato dai vivaisti Veitch a raccogliere piante in Borneo, riportando dopo due anni un notevole numero di campioni essiccati e piante di grande valore ornamentale. Nel 1880 fu nominato curatore dei giardini botanici del Trinity College di Dublino e nove anni dopo gli fu conferita la laurea honoris causa dall’Università di Dublino. Tra le sue pubblicazioni: The Art of Botanical Drawing, Domestic Floriculture, Window Gardening and Floral Decorations, Cultivated Plants, their Propagation and Improvement e The Gardens of the Sun: Or, a Naturalist's Journal On the Mountains and in the Forests and Swamps of Borneo and the Sulu Archipelago
26523 burbidgeae (Acacia/ Racosperma, Aristida, Bassia/ Sclerolaena, Beaufortia, Bulbostylis, Nicotiana, Picris, Sesbania, Vittadinia) in onore della ambientalista e botanica anglo-australiana Nancy Tyson Burbidge (1912-1977), curatrice dell’Herbarium Australiense (ora Australian National Herbarium) e primo Direttore del progetto Flora of Australia. Tra le sue pubblicazioni: Dictionary of Australian Plant Genera: Gymnosperms and Angiosperms, Australian Grasses, Flora of the Australian Capital Territory e Plant Taxonomic Literature in Australian Libraries
(Nepenthes) specie dedicata alla moglie, Mary Wade, del botanico ed esploratore britannico Frederick William Thomas Burbidge, sposata un anno prima della sua partenza per il Borneo, si sussurra per farsi perdonare della lunga assenza. Frederick William Thomas Burbidge (1847-1905), dopo aver lavorato all’Herbarium dei Botanic Gardens, Kew, anche come disegnatore, nel 1877 fu inviato dai vivaisti Veitch a raccogliere piante in Borneo, riportando dopo due anni un notevole numero di campioni essiccati e piante di grande valore ornamentale. Nel 1880 fu nominato curatore dei giardini botanici del Trinity College di Dublino e nove anni dopo gli fu conferita la laurea honoris causa dall’Università di Dublino. Tra le sue pubblicazioni: The Art of Botanical Drawing, Domestic Floriculture, Window Gardening and Floral Decorations, Cultivated Plants, their Propagation and Improvement e The Gardens of the Sun: Or, a Naturalist's Journal On the Mountains and in the Forests and Swamps of Borneo and the Sulu Archipelago
26524 burbidgei (Aerides, Alsophila/ Cyathea/ Gymnosphaera, Bauhinia/ Phanera/ Phanera kockiana var., Begonia, Crepidium/ Malaxis/ Microstylis, Ctenopteris/ Grammitis/ Polypodium/ Prosaptia, Cypripedium/ Paphiopedilum ×, Cyrtandra, Davallodes, Dendrobium, Dillenia/ Wormia, Gamogyne/ Piptospatha, Globba, Ixora, Narcissus ×, Paphiopedilum, Staurogyne, Sterculia, Willughbeia) in onore del botanico ed esploratore britannico Frederick William Thomas Burbidge (1847-1905). Dopo aver lavorato all’Herbarium dei Botanic Gardens, Kew, anche come disegnatore, nel 1877 fu inviato dai vivaisti Veitch a raccogliere piante in Borneo, riportando dopo due anni un notevole numero di campioni essiccati e piante di grande valore ornamentale. Nel 1880 fu nominato curatore dei giardini botanici del Trinity College di Dublino e nove anni dopo gli fu conferita la laurea honoris causa dall’Università di Dublino. Tra le sue pubblicazioni: The Art of Botanical Drawing, Domestic Floriculture, Window Gardening and Floral Decorations, Cultivated Plants, their Propagation and Improvement e The Gardens of the Sun: Or, a Naturalist's Journal On the Mountains and in the Forests and Swamps of Borneo and the Sulu Archipelago
26525 burdettianus, a, um (Eucalyptus) in onore dell'orticultore australiano William Burdett (1871-1940), amico di uno degli autori (Steedman)
26526 burdigalensis, e [Ficus, ×Gymnanacamptis, ×Orchigymnadenia] da Burdigala, antico nome latino della città di Bordeaux in Francia, località dei primi ritrovamenti
26527 burdsallii (Dendrominia, Helicogloea, Hymenochaete) funghi dedicati al micologo americano Harold H. Burdsall jr. (1940-) (da una relazione degli autori)
26528 burfordiensis, e (Anthurium ×, Coelogyne ×, Bulbophyllum/ Hyalosema, Cypripedium ×, Dendrobium ×, Masdevallia) dal nome della residenza, Burford Lodge, Dorking, del botanico amatoriale e grande collezionista di orchidee Sir Trevor Lawrence (1831-1913), per molti anni presidente della Royal Horticultural Society, nelle cui serre fiorirono per la prima volta in Europa e furono ottenuti gli ibridi. Lasciò in eredità gli esemplari botanicamente più importanti ai Botanic Gardens, Kew
26529 burgeri (Ageratina, Anthurium, Ardisia/ Icacorea, Camaridium/ Chaseopsis/ Maxillaria, Caryodaphnopsis, Ceropegia, Cyphostemma, Dieffenbachia, Eupatorium/ Neomirandea, Euphorbia, Kirkia, Philodendron, Phoradendron, Psychotria, Struthanthus, Vriesea, Werauhia) in onore del botanico statunitense William Carl Burger (1932-2022), curatore emerito delle Piante Vascolari al Field Museum of Natural History, Chicago. Studioso della flora del Costa Rica, ne ha descritto numerose nuove specie e ha diretto l’edizione di Flora Costaricensis. Ha erborizzato anche negli Stati Uniti, Messico, Panama, Colombia e Africa Tropicale (Etiopia e aree adiacenti). Ha effettuato ricerche sulla evoluzione delle angiosperme e loro diversificazione
(Anthericum, Azalea) in onore del biologo, farmacista e botanico tedesco Heinrich Bürger (1804/6-1858). Lasciata l’Università di Göttingen, dove aveva seguito i corsi di matematica e astronomia, si imbarcò per Giacarta nel cui ospedale studiò e conseguì il titolo di farmacista. Richiesto come assistente dal medico e naturalista tedesco Philip von Siebold, si trasferì a Nagasaki dove insieme raccolsero una notevole quantità di campioni botanici, mineralogici e zoologici. Bürger rimase in Giappone anche dopo la partenza di Siebold per continuare le sue ricerche effettuando il primo grande studio sulla flora e fauna del Giappone. Nel 1833 partecipò a una spedizione mineralogica a Sumatra e progettò una strada da Padang verso l’interno. Dopo un breve periodo trascorso in Europa con la famiglia, nel 1843 tornò a Giava dove, lasciati gli incarichi ufficiali, si dedicò al commercio di olio, riso e zucchero e alle assicurazioni marittime
(Conophytum) in onore di Willelm Burger nella cui fattoria in Namaqualand è stato raccolto il tipo
(Dendrobium, Pachygenium/ Pelexia) in onore del Sig. L. Burger per la disponibilità nei confronti dell’autore
(Trichodiadema) in onore del suo raccoglitore S. Burger (fl. 1962)
26530 burgerianus, a, um (Boehmeria, Dalechampia, Hedyosmum) in onore del botanico statunitense William Carl Burger (1932-2022), curatore emerito delle Piante Vascolari al Field Museum of Natural History, Chicago. Studioso della flora del Costa Rica, ne ha descritto numerose nuove specie e ha diretto l’edizione di Flora Costaricensis Ha erborizzato anche negli Stati Uniti, Messico, Panama, Colombia e Africa Tropicale (Etiopia e aree adiacenti). Ha effettuato ricerche sulla evoluzione delle angiosperme e loro diversificazione
(Pelargonium) in onore del Sig. Pieter Burger della Koo Valley che ha portato all’attenzione dell’autore la nuova specie
26531 burkartii (Adesmia, Amauropelta/ Thelypteris, Anarthtophyllum, Arachis, Argemone, Aristolochia, Astragalus, Azorella/ Huanaca, Belloa/ Gnaphalium/ Lucilia/ Mniodes, Brachystele, Bromus, Cardionema, Catabrosa, Chenopodium/ Chenopodium ambrosioides/ Dysphania, Clitoria, Conyza, Cyperus, Dahlstedtia, Desmodium, Dioclea, Euphorbia, Exhalimolobos/ Polypsecadium, Galactia, Hieracium, Juncus, Lepidium, Linum, Luciliocline, Mimosa, Muellera, Mutisia, Nassella/ Stipa, Ophryosporus, Panicum, Perezia, Phoradendron, Potamogeton, Prosopis, Rhynchosia, Senecio, Solanum, Stevia, Vicia pampicola var., Zornia) in onore del botanico e agronomo argentino Arturo Erhardo Burkart (1906-1975), autorità riconosciuta nel campo delle Fabaceae, principale oggetto delle sue ricerche. Professore all’Università di La Plata, ha diretto per 40 anni l’Istituto di Botanica Darwinion e edito la rivista Darwiniana
26532 burkartianus, a, um (Albizia, Cassia/ Senna, Draba, Eugenia/ Pseudocaruophyllus, Habenaria/ Kusibabella, Lupinus, Oenothera, Piptochaetium) in onore del botanico e agronomo argentino Arturo Erhardo Burkart (1906-1975), autorità riconosciuta nel campo delle Fabaceae, principale oggetto delle sue ricerche. Professore all’Università di La Plata, ha diretto per 40 anni l’Istituto di Botanica Darwinion e edito la rivista Darwiniana
26533 burkii (Arabis/ Arabis laevigata var./ Boechera/ Borodinia, Bouteloua/ Bouteloua trifida var./ Chondrosum trifidum var.) in onore dell’appassionato di botanica statunitense Isaac Burk (1816-1893) autore di un ricco erbario rappresentativo della flora della Pennsylvania che è custodito presso il Dipartimento di Biologia dell’Università della Pennsylvania. Autore di numerosi articoli negli Atti dell’Accademia di Scienze Naturali di Philadelphia di cui fu membro a vita
(Elaeocarpus) in onore di A. Burki che scoprì la specie nel 1937 nell’isola di Sulawesi
26534 burkillae (Annularia, Microporellus) specie di funghi dedicate a Ethel Maud Burkill nata Morrison (1874-1970) che raccolse piante e funghi a Calcutta, Malesia e Sumatra seguendo gli spostamenti del marito, il botanico inglese Isaac Henry Burkill
26535 Burkillanthus [Rutaceae] nome composto da Burkill e dal greco ἄνϑοϛ ánthos fiore: genere dedicato al botanico inglese Isaac Henry Burkill (1870-1965). Dopo essere stato Curatore dell’Herbarium della Università di Cambridge e assistente principale di quello di Kew, nel 1901 fu inviato in India come assistente presso il Governo Indiano per i prodotti economici. Nel 1912 fu nominato Direttore dell’Orto Botanico di Singapore dove si occupò di botanica economica, suo principale interesse, e riorganizzò l’erbario. Si interessò anche di biologia floreale e impollinazione entomofila, nonché di storia della botanica in India. Oltre alla sua opera fondamentale in due volumi, Dictionary of economic products of Malay Peninsula, pubblicò otto Notes on the Pollination of Flowers in India sul Journal of the Asiatic Society of Bengal e sette Chapters of the History of Botany in India sul Journal of the Bombay Natural History Society, poi riuniti in un unico libro
26536 Burkillara [Orchidaceae] ibrido (Aerides × Arachnis × Vanda) dedicato al botanico inglese Isaac Henry Burkill (1870-1965). Dopo essere stato Curatore dell’Herbarium della Università di Cambridge e assistente principale di quello di Kew, nel 1901 fu inviato in India come assistente presso il Governo Indiano per i prodotti economici. Nel 1912 fu nominato Direttore dell’Orto Botanico di Singapore dove si occupò di botanica economica, suo principale interesse, e riorganizzò l’erbario. Si interessò anche di biologia floreale e impollinazione entomofila, nonché di storia della botanica in India. Oltre alla sua opera fondamentale in due volumi, Dictionary of economic products of Malay Peninsula, pubblicò otto Notes on the Pollination of Flowers in India sul Journal of the Asiatic Society of Bengal e sette Chapters of the History of Botany in India sul Journal of the Bombay Natural History Society, poi riuniti in un unico libro
26537 burkillii
  • (Alpinia, Begonia, Bulbophyllum, Corydalis longipes var., Cryptocarya, Cyathophorella, Cyathophorum, Dioscorea, Ficus, Garcinia, Gentiana/ Gentianodes, Gentianella, Heptapleurum/ Schefflera, Lithocarpus, Phellodendron, Piper, Plesmonium, Psychotria, Rubus, Scaphoclamys, Stemona, Strobilanthes, Wendlandia, Xanthophyllum) in onore botanico inglese Isaac Henry Burkill (1870-1965). Dopo essere stato Curatore dell’Herbarium della Università di Cambridge e assistente principale di quello di Kew, nel 1901 fu inviato in India come assistente presso il Governo Indiano per i prodotti economici. Nel 1912 fu nominato Direttore dell’Orto Botanico di Singapore dove si occupò di botanica economica, suo principale interesse, e riorganizzò l’erbario. Si interessò anche di biologia floreale e impollinazione entomofila, nonché di storia della botanica in India. Oltre alla sua opera fondamentale in due volumi, Dictionary of economic products of Malay Peninsula, pubblicò otto Notes on the Pollination of Flowers in India sul Journal of the Asiatic Society of Bengal e sette Chapters of the History of Botany in India sul Journal of the Bombay Natural History Society, poi riuniti in un unico libro
26538 burkillianus, a, um (Calamus, Eugenia/ Syzygium, Hiptage, Homalomena, Justicia, Panax, Pandanus, Rhaphidophora, Swertia/ Veratrilla, Zanthoxylum) in onore del botanico inglese Isaac Henry Burkill (1870-1965). Dopo essere stato Curatore dell’Herbarium della Università di Cambridge e assistente principale di quello di Kew, nel 1901 fu inviato in India come assistente presso il Governo Indiano per i prodotti economici. Nel 1912 fu nominato Direttore dell’Orto Botanico di Singapore dove si occupò di botanica economica, suo principale interesse, e riorganizzò l’erbario. Si interessò anche di biologia floreale e impollinazione entomofila, nonché di storia della botanica in India. Oltre alla sua opera fondamentale in due volumi, Dictionary of economic products of Malay Peninsula, pubblicò otto Notes on the Pollination of Flowers in India sul Journal of the Asiatic Society of Bengal e sette Chapters of the History of Botany in India sul Journal of the Bombay Natural History Society, poi riuniti in un unico libro
(Dioscorea) in onore del botanico inglese Humphrey Morrison Burkill (1914-2006). Figlio di Isaac Henry Burkill, nacque nella sua residenza nei Giardini Botanici di Singapore e all’età di quattro anni fu inviato in Inghilterra. Dopo la laurea a Cambridge in Scienze naturali e un post laurea in agricoltura si trasferì in Malaysia dove fu assunto come botanico nel centro di ricerca sulla gomma. Volontario durante la seconda guerra mondiale, fu fatto prigioniero e trasferito in Thailandia dove fu costretto a lavorare per tre anni alla costruzione della famosa ferrovia Birmania-Thailandia. Liberato, dopo un breve periodo in Inghilterra, fu riassunto in Malaysia e alla chiusura del centro di ricerca fu nominato nel 1954 come assistente direttore, e tre anni dopo come direttore, dei Giardini Botanici di Singapore, tornando a occupare la residenza in cui era nato, che in onore suo e del padre è ora chiamata Burkill Hall. Dopo il pensionamento si è trasferito a Kew dove si è impegnato per otto anni nella revisione e pubblicazione in sei volumi di Useful Plants of West Tropical Africa di J. M. Dalziel del 1937
26539 burlemarxii (Neoregelia, Merianthera, Pleurostima) in onore di Roberto Burle-Marx (1909-1994), pittore, scultore, architetto paesaggista e appassionato botanico brasiliano che nei suoi progetti e realizzazioni di giardini e di riqualificazione di aree urbane ha saputo fondere in maniera del tutto originale arte, architettura e natura. Affascinato dalla rigogliosa flora tropicale ha effettuato diverse spedizioni nelle foreste per raccogliere piante, scoprendo e classificando nuove specie, che coltivava nel suo grande giardino alla periferia di Rio de Janeiro e utilizzava ampiamente nelle sue realizzazioni, valorizzando la flora autoctona fino ad allora trascurata. Giardino da lui donato alla nazione brasiliana e ora patrimonio dell’UNESCO. Burle-Marx è stato inoltre tra iprimi a porre l’accento sulla necessità di preservare la foresta pluviale e difendere dalla deforestazione
26540 burle-marxii (Aechmea/ Ortgiesia/ Wittmackia, Alcantarea/ Vriesea, Barbacenia, Begonia, Calathea/ Goeppertia, Clusia, Cryptanthus, Ctenanthe, Dyckia, Encyclia, Heliconia, Hohenbergia, Neoglaziovia, Orthophytum/ Sincoraea, Philodendron, Pitcairnia, Tillandsia, Vellozia) in onore di Roberto Burle-Marx (1909-1994), pittore, scultore, architetto paesaggista e appassionato botanico brasiliano che nei suoi progetti e realizzazioni di giardini e di riqualificazione di aree urbane ha saputo fondere in maniera del tutto originale arte, architettura e natura. Affascinato dalla rigogliosa flora tropicale ha effettuato diverse spedizioni nelle foreste per raccogliere piante, scoprendo e classificando nuove specie, che coltivava nel suo grande giardino alla periferia di Rio de Janeiro e utilizzava ampiamente nelle sue realizzazioni, valorizzando la flora autoctona fino ad allora trascurata. Giardino da lui donato alla nazione brasiliana e ora patrimonio dell’UNESCO. Burle-Marx è stato inoltre tra i primi a porre l’accento sulla necessità di preservare la foresta pluviale e difendere dalla deforestazione per scopi commerciali
26541 Burlemarxia [Velloziaceae] genere dedicato a Roberto Burle-Marx (1909-1994), pittore, scultore, architetto paesaggista e appassionato botanico brasiliano che nei suoi progetti e realizzazioni di giardini e di riqualificazione di aree urbane ha saputo fondere in maniera del tutto originale arte, architettura e natura. Affascinato dalla rigogliosa flora tropicale ha effettuato diverse spedizioni nelle foreste per raccogliere piante, scoprendo e classificando nuove specie, che coltivava nel suo grande giardino alla periferia di Rio de Janeiro e utilizzava ampiamente nelle sue realizzazioni, valorizzando la flora autoctona fino ad allora trascurata. Giardino da lui donato alla nazione brasiliana e ora patrimonio dell’UNESCO. Burle-Marx è stato inoltre tra i primi a porre l’accento sulla necessità di preservare la foresta pluviale e difendere dalla deforestazione
26542 Burlingtonia [Orchidaceae] genere dedicato a Blanche Georgiana Cavendish, Contessa di Burlington (nata Howard; 1812-1840)
26543 burmani, ii (Acalypha) in onore del botanico e medico olandese Nicolaas Laurens (Nikolaus Laurent) Burman (1734-1793), (Burm.f.), figlio del botanico olandese Johannes Burman (1706-1780) a cui succedette sia alla cattedra di botanica dell’Athenaeum di Amsterdam che alla direzione del giardino botanico municipale. Fu tra i primi a utilizzare la nomenclatura binomiale di Linneo, di cui fu allievo all’Università di Uppsala. Tra le sue opere: Specimen botanicum de geraniis e Flora indica
(Merostachys, Paspalum) in onore del botanico brasiliano d'origine inglese Alisdair Graham Burman (1942-1992)
26544 burmanicus, a, um (Acranthera, Agapetes, Agrostis, Albizia, Aleuritia/ Primula, Amalocalyx, Amerimnon/ Dalbergia, Amorphophallus, Andropogon, Apocopis, Artabotrys, Artemisia, Atylosia/ Cajanus crassus var./ Cantharospermum, Bauhinia ornata var./ Phanera ornate var., Bambusa, Berberis, Brachiaria/ Urochloa, Caesalpinia, Calanthe, Campylotropis, Capparis, Centratherum, Cephalostachyum/ Schizostachyum, Chamaesyce/ Euphorbia, Clematis, Cotoneaster, Christella/ Cyclosorus/ Thelypteris, Cymbopogon gidarba var., Dactylicapnos, Dalechampia, Damrongia/ Streptocarpus, Dendropanax, Dicentra/ Dactylicapnos, Diplazium, Dracaena/ Sansevieria, Dunbaria, Dyospiros, Ecbolium/ Justicia/ Rungia, Elatostema/ Pellionia/ Pellionia bulbifera var., Eragrostis, Eulophia/ Graphorchis/ Graphorkis, Gymnocladus, Eranthemum, Erythroxylum, Euphorbia, Festuca, Gynostemma, Helictotrichon/ Tzveleviochloa, Hemiorchis, Heracleum/ Tetrataenium, Hoya, Hydrocotyle, Hypericum, Ilex, Illicium, Impatiens, Ischaemum, Lepisanthes, Lilium ochraceum var./ Lilium nepalense var./ Lilium primulinim var., Lisianthus, Luisia, Megistostigma/ Tragia, Omphalogramma, Onosma, Pandanus, Paphiopedilum, Parabarium, Paradombeya, Passiflora, Pentace, Phanera ornata var., Phlomis/ Plomoides, Planchonella/ Pouteria/ Sideroxylon/ Xantolis, Poa, Potentilla, Pseudanthistiria, Psychotria, Pterostyrax, Pyrenaria, Rhododendron, Rhynchotechum, Sabia, Sadiria eugeniifolia var., Scolopia, Silene, Sorghum dochna var./ Sorghum saccharatum var., Stadiochilus, Strobilanthes, Swertia, Tectaria, Terminalia, Tetrastigma/ Vitis, Teucrium, Tristania/ Tristaniopsis, Viburnum, Yushania) da Burma Birmania ora Myanmar, nazione del Sud-est asiatico, area geografica d'origine di queste entità
26545 burmanni (Arethusa, Calophyllum, Cinnamomum/ Laurus, Cleome/ Cleome rutidosperma var./ Sieruela rutidosperma var., Dicoma/ Macledium, Drosera, Gerbera, Gnaphalium, Melochia, Murex, Oxalis, Pseudoselago/ Selago, Serruria) in onore del medico e botanico olandese Johannes Burman (1707-1779) a cui Linneo ha dedicato il genere Burmannia (vedi)
(Aeschynomene, Arthrothamnus/ Tirucalia, Asterocarpus/ Pterocelastrus, Capnoides/ Corydalis/ Phacocapnos, Cassia, Celtis, Chaetospora/ Lepidosperma/ Schoenopsis/ Schoenus/ Tetraria, Chrozophora, Clinacanthus, Cocculus/ Cyclea/ Rhaptomeris/ Stephania, Convolvulus, Corchorus, Crotalaria, Dicliptera, Drimyspermum, Embelia, Euphorbia, Gnidia/ Gnidiopsis, Heliotropium, Hippagrostis/ Oplismenus/ Orthopogon/ Panicum, Indigofera, Ixia, Jussiaea, Gladiolus, Monsonia/ Sarcocaulon, Lavandula, Muraltia, Murraya, Myrica, Polygala, Rhododendron, Sinapis, Spermacoce) in onore del botanico e medico olandese Nicolaas Laurens (Nikolaus Laurent) Burman (1734-1793), (Burm.f.), figlio del botanico olandese Johannes Burman (1706-1780) a cui succedette sia alla cattedra di botanica dell’Athenaeum di Amsterdam che alla direzione del giardino botanico municipale. Fu tra i primi a utilizzare la nomenclatura binomiale di Linneo, di cui fu allievo all’Università di Uppsala. Tra le sue opere: Specimen botanicum de geraniis e Flora indica
26546 Burmannia [Burmanniaceae] genere dedicato da Linneo al medico e botanico olandese Johannes Burman (spesso riportato come Burmann, 1706-1780); allievo di Boerhaave, dal 1731 direttore dell’orto botanico di Amsterdam e dal 1755 fino alla morte professore di botanica all'Atenaeum illustre; all’inizio del soggiorno olandese di Linneo, lo ospitò, mettendogli a disposizione la sua ricca biblioteca. Burman dedicò gran parte della sua attività alla pubblicazione delle raccolte e delle opere inedite della scuola botanica olandese: le raccolte singalesi di Hermann in Thesaurus zeylanicus, varie collezioni sudafricane in Rariorum Africanarum plantarum, e soprattutto Herbarium amboinense di Rumphius. Pubblicò inoltre l’opera postuma di Plumier sulle piante americane Plantarum Americanarum fasciculus primus. Il figlio Nicolaas Laurens (1734-1793), anch'egli botanico, gli succedette sia come professore all'Athaeneum illustre sia come direttore dell'Orto botanico di Amsterdam. Padre e figlio furono tra i primi a adottare e propugnare la nomenclatura binomiale di Linneo e furono protettori e mecenati di Thunberg. (clicca qui Per approfondimenti )
26547 burmannianus, a, um
  • (Euphorbia) in onore del botanico e medico olandese Nicolaas Laurens (Nikolaus Laurent) Burman (1734-1793), (Burm.f.), figlio del botanico olandese Johannes Burman (1706-1780) a cui succedette sia alla cattedra di botanica dell’Athenaeum di Amsterdam che alla direzione del giardino botanico municipale. Fu tra i primi a utilizzare la nomenclatura binomiale di Linneo, di cui fu allievo all’Università di Uppsala. Tra le sue opere: Specimen botanicum de geraniis e Flora indica
    (Anisophyllum/ Euphorbia, Bartholina/ Habenaria/ Orchis, Berchemia/ Ziziphus, Crassula/ Curtogyne/ Rochea, Cyanotis/ Cyanotis papilionacea var., Dodonaea/ Dodonaea viscosa f./ Dodonaea viscosa subsp., Jasminum) in onore del medico e botanico olandese Johannes Burman (1707-1779) a cui Linneo ha dedicato il genere Burmannia (vedi)
26549 burnetti, ii (Erica ×) dal nome di Mr. Burnett dello Yorkishire che le aveva in coltivazione
(Lyperanthus) in onore del botanico e zoologo inglese Gilbert Thomas Burnett (1800-1835), professore di botanica al King’s College di Londra. Tra le sue opere: Outlines of Botany e Illustrations of Useful Plants employed in the Arts and Medicine
(Tapiphyllum/ Vangueria) in onore del raccoglitore G.F. Burnett
26550 Burnsbaloghia [Orchidaceae] genere dedicato alla botanica statunitense Pamela Burns-Balogh (1949-2021) studiosa e raccoglitrice di orchidee, autrice di numerose pubblicazioni sulla loro sistematica ed evoluzione. Ha dato un notevole contributo all’erbario dell’Università della Carolina del Nord
26551 Burretia [Tiliaceae] sottogenere di Grewia dedicato al botanico tedesco Karl Ewald Maximilian Burret detto Max (1883-1964). Dopo aver abbandonato gli studi di legge, intrapresi malvolentieri, studia scienze naturali all’Università di Berlino, dove nel 1909 consegue il titolo di Dottore di Ricerca. Dopo aver assunto posizioni di rilievo in diverse istituzioni scientifiche è nominato professore di botanica all’Università di Berlino. La sua principale attività di ricerca si è svolta nel campo della sistematica, in particolare delle Arecaceae e Malvaceae, che lo ha portato ad effettuare numerosi viaggi di studio e raccolta campioni in Africa, America meridionale e Sudest asiatico. Tra le sue pubblicazioni: Systematische Übersicht über die Gruppen der Palmen e Beiträge zur Kenntnis der Tiliaceen
26552 Burretiodendron [Tiliaceae] nome composto da Burret e dal greco δένδρον déndron albero: genere di piante arboree dedicato al botanico tedesco Karl Ewald Maximilian Burret detto Max (1883-1964). Dopo aver abbandonato gli studi di legge, intrapresi malvolentieri, studia scienze naturali all’Università di Berlino, dove nel 1909 consegue il titolo di Dottore di Ricerca. Dopo aver assunto posizioni di rilievo in diverse istituzioni scientifiche è nominato professore di botanica all’Università di Berlino. La sua principale attività di ricerca si è svolta nel campo della sistematica, in particolare delle Arecaceae e Malvaceae, che lo ha portato ad effettuare numerosi viaggi di studio e raccolta campioni in Africa, America meridionale e Sudest asiatico. Tra le sue pubblicazioni: Systematische Übersicht über die Gruppen der Palmen e Beiträge zur Kenntnis der Tiliaceen
26553 bursa (Capsella) nom. illeg. creato da Rafinesque
26554 Bursa [Brassicaceae] genere poi confluito in Capsella
26555 burtonii (Cypripedium ×, Epidendrum) in onore del collezionista F. M, Burton di Highfield, Gainsborough (UK)
(Hibiscuss, Polycarpaea, Trichinium) in onore del loro raccoglitore R. C. Burton che erborizzò in Australia (fl. 1871-1890)
(Impatiens, Lippia, Pteris, Senecio, Strychnos) in onore dell’esploratore, militare, diplomatico, etnologo, orientalista e scrittore Richard Francis Burton (1821-1890). Personaggio controverso, eccentrico ed eclettico partecipò, tra l’altro, alle spedizioni che portarono alla scoperta dei laghi Tanganica e Vittoria e a quella sul Monte Camerun, fu il primo europeo non convertito all’Islam a visitare travestito la Mecca, grazia alla sua perfetta conoscenza dell’arabo, e a descrivere la Pietra Nera
(Potamogeton) in onore di Esther Hopkins nata Burton (1815-1897), scopritrice del Potamogeton decipiens
(Solanum) in onore del botanico inglese William Glynn Burton (1916-1989) per gli eccezionali contributi alla conoscenza della fisiologia della patata
26556 Burttdavya [Rubiaceae] genere dedicato al botanico e agrostologo inglese Joseph Burtt Davy (1870-1940). Dopo un breve periodo presso i Kew Gardens si trasferì in California, dove lavorò come botanico presso l’Agricultural Experiment Station, e successivamente nel Transvaal, al Dipartimento dell’Agricoltura, con la moglie californiana Alice Bolton (1863-1953), abile disegnatrice. Durante la permanenza nel Transvaal effettuò anche una notevole raccolta di piante native, molte delle quali sperimentò nella sua fattoria. Rientrato in Inghilterra tornò a lavorare a Kew e fu poi nominato professore di botanica delle foreste tropicali presso l’Imperial Forestry Institute di Oxford. Alla sua più importante opera, A Manual of the Flowering Plants and Ferns of the Transvaal with Swaziland, collaborò per i disegni la moglie Alice
26557 burtt-davyi (Dasylepis, Ficus, Hibiscus, Rawsonia, Rinorea, Solanum) in onore del botanico e agrostologo inglese Joseph Burtt Davy (1870-1940). Dopo un breve periodo presso i Kew Gardens si trasferì in California, dove lavorò come botanico presso l’Agricultural Experiment Station, e successivamente nel Transvaal, al Dipartimento dell’Agricoltura, con la moglie californiana Alice Bolton (1863-1953), abile disegnatrice. Durante la permanenza nel Transvaal effettuò anche una notevole raccolta di piante native, molte delle quali sperimentò nella sua fattoria. Rientrato in Inghilterra tornò a lavorare a Kew e fu poi nominato professore di botanica delle foreste tropicali presso l’Imperial Forestry Institute di Oxford. Alla sua più importante opera, A Manual of the Flowering Plants and Ferns of the Transvaal with Swaziland, collaborò per i disegni la moglie Alice
26558 Buscalionia [Trypetheliaceae] genere dedicato al biologo e botanico italiano Luigi Buscalioni (1863-1954)
26559 buschianus, a, um (Agropyron/ Elymus/ Roegneria, Euphorbia/ Tithymalus, Jacobaea/ Senecio, Thalictrum, Trisetum) in onore dei botanici russi Nicolai Adolfowitsch Busch e Elizaveta Aleksandrovna Busch. Nicolai Adolfowitsch Busch (1869-1941) si è interessato principalmente della flora del Caucaso, effettuando diverse esplorazioni, raccogliendo un gran numero di campioni e identificando numerose nuove specie, ha effettuato anche rilievi cartografici delle regioni attraversate. Ha studiato inoltre la flora della Crimea, della Siberia e dell’Estremo Oriente russo. Ha lavorato per il Museo e l’Istituto Botanico dell’Accademia delle Scienze di San Pietroburgo (ora Istituto Botanico Komarov). Nel 1908 ha sposato la botanica Elizaveta Aleksandrovna Busch (1886-1960), conosciuta durante una delle sue esplorazioni nel Caucaso, che ha partecipato alle successive spedizioni. Elizaveta Aleksandrovna ha partecipato alla stesura della Flora del Caucaso, della Flora della Siberia e dell’Estremo Oriente e della Flora dell’URSS. (Alyssum, Andrachne, Calamagrostis, Cirsium, Delphinium/ Delphinium flexuosum var., Dryopteris, Festuca/ Festuca rubra subsp., Hesperis, Hieracium/ Hieracium prenanthoides subsp. Hypericum, Isatis, Koeleria/ Koeleria albovii var./ Koeleria gracilis var., Lepidium, Minuartia, Polygonatum/ Polygonatum ×, Pyrethrum, Rosa, Sorbus, Thymus) in onore del botanico Nicolai Adolfowitsch Busch (1869-1941) sopra menzionato
(Lilium) in onore di Joseph Busch (1760-1838), capo giardiniere dei giardini imperiali a San Pietroburgo, che aveva inviato la pianta all’autore
26560 Busea [Gesneriaceae] genere dedicato al botanico olandese Lodewijk Hendrik Buse (1819-1888)
26561 Buseria [Rubiaceae] genere dedicato al botanico svizzero Robert Buser (1857-1931), conservatore degli erbari di Alphonse Pyrame de Condolle a Ginevra. Il genere Alchemilla è stato il principale oggetto dei suoi studi, ma si è interessato anche di androsace, campanule e rose. Ha scritto un supplemento alla Flora Orientalis di Pierre Edmond Boissier
26562 bushii (Aesculus ×, Allionia, Amorpha, Baptisia, Baptisia ×, Callirhoe/ Callirhoe involucrata var./ Callirhoe papaver var., Carex, Crataegus, Cyperus/ Cyperus houghtonii var., Desmatodon, Fissidens/ Fissidens subbasilaris var., Fuirena, Malus ioensis var./ Pyrus ioensis var., Muhlenbergia, Oxalis/ Oxalis europaea var./ Oxalis fontana var./ Oxalis stricta var./ Xanthoxalis europaea var., Oxytropis, Panicum, Paspalum, Pellaea atropurpurea var., Quercus ×, Rosa, Rubus, Scutellaria, Sisyrinchium, Sphagnum, Valerianella, Viburnum/ Viburnum prunifolium var., Xanthium ×) specie dedicate a Benjamin Franklin Bush (1858-1937), botanico e ornitologo amatoriale statunitense. Ha raccolto estesamente in Missouri, scoprendo un gran numero di nuove specie e descrivendo molte di queste. Ha operato anche in Arkansas, Oklahoma e Texas per conto dell’Arnold Arboretum e Missouri Botanical Garden. È autore di numerose opere riguardanti la flora del Missouri
(Anthurium) in onore di E. O. (Mike) Bush III (1976) sovrintendente dei Selby Botanical Gardens, Sarasota, Florida che ha partecipato alla spedizione che ha scoperto il tipo
26563 busseanus, a, um (Baphia/ Baphia massaiensis subsp., Calotropis, Clematis, Cryptosepalum, Elatostema, Habenaria, Hippocratea, Hugonia, Lissochilus/ Eulophia, Mimosa, Mimusops, Panicum/ Tricholaena, Pedaliophyton/ Pedalium, Polystachya, Protea, hSesamothamnus) in onore del botanico tedesco Walter Carl Otto Busse (1865-1933). Dopo essere stato al servizio del Ministero della salute e avere insegnato batteriologia a Berlino ha iniziato i suoi viaggi di studio e ricerca di piante di interesse agronomico nell’Africa Orientale Tedesca. Dopo un periodo passato a Giava, per studiare i metodi di coltivazione della Cinchona per l’estrazione del chinino, è ritornato in Africa (Camerun, Tanzania e Togo) dove si è interessato anche di fitopatologia. Successivamente ha partecipato a spedizioni del Dipartimento dell’agricoltura in Asia Centrale, Crimea, Italia, America del Nord e Turchia
26564 bussei (Abutilon, Acacia/ Vachellia, Acalypha, Adenodolichos/ Adenodolichos punctatus subsp., Allophylus, Aloë, Anthericum, Aspilia/ Wedelia, Brachystegia/ Brackenridgea/ Pleuroridgea, Buchnerodendron, Capparis/ Maerua, Cissus, Clerodendrum pleiosciadium, Combretum, Convolvulus, Corallocarpus, Courbonia, Cyanastrum, Cyathogyne/ Thecacoris, Dichapetalum, Dicranolepis, Diospyros, Dipcadi, Dissotidendron/ Dissotis, Drimiopsis, Entandrophragma, Eriospermum, Euphorbia, Excoecaria/ Sapium, Ficus, Galium, Garcinia, Gladiolus, Grumilea, Heinsia, Hexalobus, Hugonia, Hyphaene/ Hyphaene ventricose subsp., Impatiens, Indigofera, Ipomoea/ Ipomoea lapathifolia var., Jasminum, Leptactina/ Leptactina delagoensis subsp., Lonchocarpus/ Philenoptera, Loranthus/ Oliverella/ Tapinanthus, Millettia, Parkia, Pentas/ Rhodopentas, Persicaria, Polygonum, Pseudolachnostylis, Pterocarpus, Pycnostachys, Rinorea, Ritchiea, Salacia, Scilla, Senecio, Setaria, Solanum, Tetracera, Tricalysia, Trochomeria) in onore del botanico tedesco Walter Carl Otto Busse (1865-1933). Dopo essere stato al servizio del Ministero della salute e avere insegnato batteriologia a Berlino ha iniziato i suoi viaggi di studio e ricerca di piante di interesse agronomico nell’Africa Orientale Tedesca. Dopo un periodo passato a Giava, per studiare i metodi di coltivazione della Cinchona per l’estrazione del chinino, è ritornato in Africa (Camerun, Tanzania e Togo) dove si è interessato anche di fitopatologia. Successivamente ha partecipato a spedizioni del Dipartimento dell’agricoltura in Asia Centrale, Crimea, Italia, America del Nord e Turchia
26565 Butania [Poaceae] genere dedicato al Bhutan, regno buddista situato nell'Himalaya orientale famoso per i suoi santuari
26566 Butea [Fabaceae] genere dedicato all'uomo politico scozzese John Stuart, terzo conte di Bute (1713-1792), botanico dilettante e grande appassionato di giardinaggio che collaborò con la principessa Augusta alla trasformazione dei giardini reali di Kew in orto botanico; primo ministro in Gran Bretagna nel periodo 1762-63 sotto Giorgio III, fu oggetto di una feroce campagna di stampa che lo costrinse alle dimissioni. Scrisse un'opera divulgativa di botanica, Botanical tables Per qualche informazione in più sulla sua figura e sul suo contributo alla nascita dei Kew Gardens (clicca qui )
26567 buttianus, a, um (Bougainvillea) secondo quanto riportato dall’autore prende il nome da Mrs. R.V. Butt di Trinidad che raccolse questa entità a Cartagena in Colombia nel 1910. Di facile propagazione si diffuse velocemente, anche se non è noto quando il nome sia diventato di uso comune
26568 Butumia [Podostemataceae] dal Fiume Butum nella provincia di Ogoja in Nigeria, nei cui pressi vennero scoperti i primi esemplari di questo genere
26569 Butyrospermum [Sapotaceae] da dal latino butýrum (a sua volta dal greco βούτuρον, butyron da βους bus mucca e τυρός tyrόs formaggio) burro e dal greco σπέρμα spérma seme: per la sostanza burrosa che si ricava dai semi, nota come burro di karité, ampiamente utilizzata in cosmesi
26570 Byblis [Byblidaceae] dal greco Βυβλίς Byblís Biblide, mitica figlia di Mileto che, innamorata del fratello gemello Cauno, lo inseguì vanamente morendo esausta in lacrime, ma gli dei ebbero pietà di lei trasformadola in fonte: riferimento all'habitat delle specie di questo genere, costituito da paludi e stagni
26571 byrrangensis, e (Puccinellia) specie originaria dei Monti Byrranga nella penisola del Tajmiyr nella Siberia Centro-Settentrionale
26572 Byrsonima [Malpighiaceae] etimologia non riportata dall’autore, ma Laurent de Jussieu riferisce che il raccoglitore, Richard, le chiama Byrsonia perché queste specie sono impiegate nei paesi di origine per conciare il cuoio. La prima parte viene in genere collegata al greco βύρσα býrsa cuoio, mentre è discussa e oscura l'interpretazione del suffisso, che alcuni collegano al greco ὄνομα ónoma nome, cioè nominate per il cuoio, altri al verbo ὀνίνημι oninemi, essere utile, dunque utile per il cuoio
26573 byrsonimae della Byrsonima (vedi), genitivo del nome generico
(Ardisia) per la somiglianza con alcune specie di Byrsonima in particolare B. lucida
(Aecidium, Barnettia, Caloplaca, Cercospora, Graphina, Meliola, Panus, Pocillaria, Ramalia, Rizalia, Uredo) epiteto riferito a funghi legati a piante di Byrsonima da relazioni di simbiosi, parassitismo o saprofitismo
26574 byssaceus, a, um bissaceo, dal tardo latino býssus, dal greco βύσσος, dal fenicio būṣ bisso, “seta marina”, tessuto morbido e sericeo ottenuto dai sottili filamenti secreti da una ghiandola di molluschi bivalvi, in particolare di Pinna nobilis, per ancorarsi; per estensione tela di lino finissima:
(Banisteriopsis) per i rami, la pagina superiore della foglia e le infiorescenze bissaceo-tomentosi
(Eugenia) per i rami, la pagina inferiore della foglia e le infiorescenze bissaceo-floccosi
(Myristica) per il sottile tomento cotonoso che ricopre la pagina inferiore della foglia
(Xyris) per le lamine fogliari bissaceo-ciliate
26575 byssoides (Acremonium, Agaricus, Amphinema, Baeomyces, Biatora, Clavaria, Corticium, Lecidea, Peniphora, Pucinia, Sphyridium, Thelephora) dal greco βύσσος býssos lino, bisso e da εἶδος eídos aspetto, sembianza: per l'aspetto che ricorda la fine tessitura del bisso
26576 Byssostilbe [Clavicipitaceae] dal greco βύσσος býssos lino, bisso e da στίλβη stílbe lampada, lucerna: per l'indumento cotonoso e la forma del carpoforo
26913 brunonis (Acianthus, Anthoxanthum/ Hierochloe/ A. antarctica var., Apostasia/ Adactylus, Caladenia/ Elythranthera/ Glossodia, Campanula, Candollea, Centropappus/ Brachyglottis/ Senecio, Cyathea/ Schizocaena, Dolichandrone, Epithema/ Aikinia, Eriocaulon, Guettarda, Hedyotis, Hemidictyum, Humboldtia/ Batschia, Hymenidium/ Hymenolaena/ Ligusticum/ Pleurospermum, Ixora/ Pavetta nome ill., Knoxia/ K. roxburghii var./ Spermacoce, Koniga, Latrobea/ Pultenaea, Mitragyna/ Nauclea, Mostuea, Ophiorrhiza, Parkia, Pavetta, Polygonum, Pseudanthus, Rosa, Sauropus/ Phyllanthus/ Synostemon, Saxifraga, Sonerila/ Cassebeeria, Stylidium, Thismia, Tordylioides/ Heracleum/ Tordyliopsis/ Tordylium, Tripterococcus/ Stackhousia, Tweedia/ Cynanchum/ Gothofreda/ Oxypetalum, Xanthorrhoea) specie dedicate al chirurgo, botanico e naturalista scozzese Robert Brown (1773-1858), a partire dalla forma latinizzata Bruno, -onis. Dopo aver servito come chirurgo militare ed essersi fatto conoscere per le sue ricerche soprattutto sulle crittogame, partecipò come naturalista alla spedizione Flinders (1801-1803), quindi rimase in Australia fino al 1805, visitando anche la Tasmania e raccogliendo oltre 3000 specie. Al rientro in Inghilterra fu assunto come bibliotecario dalla Linnean Society, quindi pubblicò Prodromus Florae Novae Hollandiae et Insulae Van Diemen, la prima opera complessiva sulla flora australiana, che segna anche importanti avanzamenti nella sistematica. Divenne poi anche bibliotecario di Banks, che alla sua morte gli lasciò la biblioteca e l'erbario, a condizione che li trasferisse al British Museum. Nel 1827 cedette al British le collezioni banksiane, dopo aver pattuito che sarebbero state trasferite in un dipartimento sotto la sua direzione; nel 1837, in seguito alla divisione del dipartimento di scienze naturali, divenne il primo curatore del dipartimento di botanica, incarico che mantenne fino alla morte. Fu più volte vicepresidente o presidente della Linnean Society. E’ considerato uno dei più importanti botanici della sua generazione, con contributi alla tassonomia, agli studi sul polline, il nucleo cellulare, la differenza tra angiosperme e gimnosperme. Nel campo della fisica, gli si deve la scoperta del cosiddetto moto browniano
(Tillandsia) in onore dell’illustratore botanico Émile Bruno, che collaborò con Edouard François André per le tavole di Bromeliaceae Andreanae (1889)
26914 brunonianus, a, um (Alsophila nome ill., Artanthe, Aspidium/ Dryopteris/ Lastrea/ Nephrodium, Casuarina, Centranthera/ Razumovia, Centranthera nome ill., Ceodes/ Calpidia/ Heimerlia/ Heimerliodendron/ Pisonia, Chailletia, Cryptogramma/ Allosorus/ Gymnogramma/ Phorolobus, Cynanchum viminale subsp./ Sarcostemma/ S. viminale subsp., Delphinium, Desmocladus, Deutzia/ D. staminea var., Diplaziopsis/ Allantodia/ Asplenium/ Athyrium/ Hemidictyum, Dischidia, Elatostema, Freycinetia, Gnetum/ G. gnemon var./ Gnemon, Holostemma, Hoya, Hydatica/ Saxifraga nom. ill./ S. leucanthemifolia var./ S. stellaris var./ Spatularia, Indigofera/ Anil, Leea, Lepidosperma, Litobrochia/ Pteris, Marsdenia/ Pergularia, Melanoseris/ Cicerbita/ Lactuca/ Prenanthes, Monetia, Morus/ Pseudomorus/ Streblus, Oberonia/ Iridorkis/ Malaxis, Pedicularis/ P. gracilis subsp., Phacelia ramosissima var., Pseudoraphis/ Chamaeraphis/ C. spinescens var./ Panicum, Salacia, Saxifraga nome inv./ Hirculus, Scabiosa, Scirpus, Senecio, Sphaeropteris/ Alsophila/ Amphicosmia/ Cyathea/ Hemitelia, Stauntonia/ Parvatia, Strobilanthes/ Ruellia/ Sympagis, Stylidium/ Candollea, Thismia, Tsuga/ Abies/ Micropeuce/ Picea/ Pinus, Valeriana, Veronicastrum/ Calorhabdos/ Valeriana n. nudo/ Veronica, Ziziphus/ Z. oenopolia var.) specie dedicate al chirurgo, botanico e naturalista scozzese Robert Brown (1773-1858), a partire dalla forma latinizzata Bruno, -onis. Dopo aver servito come chirurgo militare ed essersi fatto conoscere per le sue ricerche soprattutto sulle crittogame, partecipò come naturalista alla spedizione Flinders (1801-1803), quindi rimase in Australia fino al 1805, visitando anche la Tasmania e raccogliendo oltre 3000 specie. Al rientro in Inghilterra fu assunto come bibliotecario dalla Linnean Society, quindi pubblicò Prodromus Florae Novae Hollandiae et Insulae Van Diemen, la prima opera complessiva sulla flora australiana, che segna anche importanti avanzamenti nella sistematica. Divenne poi anche bibliotecario di Banks, che alla sua morte gli lasciò la biblioteca e l'erbario, a condizione che li trasferisse al British Museum. Nel 1827 cedette al British le collezioni banksiane, dopo aver pattuito che sarebbero state trasferite in un dipartimento sotto la sua direzione; nel 1837, in seguito alla divisione del dipartimento di scienze naturali, divenne il primo curatore del dipartimento di botanica, incarico che mantenne fino alla morte. Fu più volte vicepresidente o presidente della Linnean Society. E’ considerato uno dei più importanti botanici della sua generazione, con contributi alla tassonomia, agli studi sul polline, il nucleo cellulare, la differenza tra angiosperme e gimnosperme. Nel campo della fisica, gli si deve la scoperta del cosiddetto moto browniano
26915 buddleiifolius, a, um (Begonia, Cacalia/ Lessingianthus/ Vernonia, Citrosma/ Siparuna) dal genere Buddleja (vedi) e da folium foglia: con foglie simili a quelle di una Buddleja
26916 buddleifolius, a, um (Acalypha, Alniphyllum, Aristeguietia/ Eupatorium, Solanum, Viburnum) dal genere Buddleja (vedi) e da folium foglia: con foglie simili a quelle di una Buddleja
26917 buddleiaefolius, a, um (Cacalia/ Vernonia, Mikania/ Willoughbya) dal genere Buddleja (vedi) e da folium foglia: con foglie simili a quelle di una Buddleja
26918 buddleioides (Abelia/ Zabelia, Acrocephalus, Arachnothryx/ Rondeletia, Barleria, Corokia, Gnaphalium/ Helichrysum, Lonicera, Loranthus/ Loranthus scurrula var./ Scurrula) dal genere Buddleja (vedi) e dal greco εἶδος eidos aspetto, sembianza: simile a piante di quel genere
26919 buergeri (Cephalotaxus, Cirsium/ Cnicus, Cladrastis/ Cladrastis amurensis var./ Maakia/ Maakia amurensis subsp./ Maakia amurensis var., Daphniphyllum/ Daphniphyllum glaucescens var., Desmodium/ Desmodium heterocarpon var./ Meibomia, Dianthus, Dioscorea, Fimbristylis, Gentiana/ Gentiana scabra var., Hydrangea, Hydrangea macrophylla var., Ilex, Lespedeza, Plectranthus, Ranunculus, Rhamnus, Rhododendron, Rubus/ Rubus moluccanus var., Vaccinium) in onore del naturalista e farmacista tedesco Heinrich Bürger (1804/6-1858). Lasciata l’Università di Göttingen, dove aveva seguito i corsi di matematica e astronomia, si imbarcò per Giacarta nel cui ospedale studiò e conseguì il titolo di farmacista. Richiesto come assistente dal medico e naturalista tedesco Philip von Siebold, si trasferì a Nagasaki dove insieme raccolsero una notevole quantità di campioni botanici, mineralogici e zoologici. Bürger rimase in Giappone anche dopo la partenza di Siebold continuando a raccogliere campioni. Nel 1833 partecipò a una spedizione mineralogica a Sumatra e progettò una strada da Padang verso l’interno. Dopo un breve periodo trascorso in Europa con la famiglia, nel 1843 tornò a Giava dove, lasciati gli incarichi ufficiali, si dedicò al commercio di olio, riso e zucchero e alle assicurazioni marittime
26920 Butneria [Calycantaceae] etimologia non riportata nel protologo, ma è opinione diffusa sia in onore del medico e botanico tedesco David Siegmund August Büttner (1724-1768), professore di botanica all'Università di Göttingen
26937 burretianus, a, um (Attalea, Balaka, Copernicia ×, Grewia, Lueheopsis, Ptychosperma) specie dedicate al botanico tedesco Karl Ewald Maximilian Burret detto Max (1883-1964). Dopo aver abbandonato gli studi di legge, intrapresi malvolentieri, studia scienze naturali all’Università di Berlino, dove nel 1909 consegue il titolo di Dottore di Ricerca. Dopo aver assunto posizioni di rilievo in diverse istituzioni scientifiche è nominato professore di botanicaall’Università di Berlino. La sua principale attività di ricerca si è svolta nel campo della sistematica, in particolare delle Arecaceae e Malvaceae, che lo ha portato ad effettuare numerosi viaggi di studio e raccolta campioni in Africa, America meridionale e Sudest asiatico. Tra le sue pubblicazioni: Systematische Übersicht über die Gruppen der Palmen e Beiträge zur Kenntnis der Tiliaceen
26941 buschii (Alchemilla, Corydalis/ Pistolochia, Crambe, Draba ×, Erysimum, Helianthemum, Helichrysum, Ranunculus, Rubus) in onore del botanico russo Nicolai Adolfowitsch Busch (1869-1941). Si è interessato principalmente della flora del Caucaso, effettuando diverse esplorazioni, raccogliendo un gran numero di campioni e identificando numerose nuove specie, ha effettuato anche rilievi cartografici delle regioni attraversate. Ha studiato inoltre la flora della Crimea, della Siberia e dell’Estremo Oriente russo. Ha lavorato per il Museo e l’Istituto Botanico dell’Accademia delle Scienze di San Pietroburgo (ora Istituto Botanico Komarov). Nel 1908 ha sposato la botanica Elizaveta Aleksandrovna Busch (1886-1960), conosciuta durante una delle sue esplorazioni nel Caucaso, che ha partecipato alle successive spedizioni
 
prima pagina    pagina precedente   Pagina 4     

Acta Plantarum - Flora delle regioni italiane - Un progetto "open source"
  Licenza Creative Commons
Acta Plantarum è distribuito con Licenza Creative Commons Attribuzione - Non commerciale - Non opere derivate 4.0 Internazionale . Tutti i diritti di Copyright © riservati agli autori se citati a cui va richiesta autorizzazione scritta per copia ed uso.    Acta Plantarum is licensed under a Creative Commons Attribution-NonCommercial-NoDerivatives 4.0 International License . All Copyright © rights reserved by mentioned authors; written authorization to be required for copy and use.

Come citare questa pagina: Acta Plantarum, 2007 in avanti - "Etimologia dei nomi botanici e micologici". Disponibile on line (data di consultazione: 28/03/2024): https://www.actaplantarum.org/etimologia/etimologia.php?n=b&o=3,1,0,0,0,0,3,1,2,4,5&p=4
How to cite this page: Acta Plantarum, from 2007 on - "Etimologia dei nomi botanici e micologici". Available on line (access date: 28/03/2024): https://www.actaplantarum.org/etimologia/etimologia.php?n=b&o=3,1,0,0,0,0,3,1,2,4,5&p=4