Fabaceae
Astragalus vesicarius L. subsp. vesicarius
Riferimenti bibliografici:
Sp. Pl.: 760 (1753)
Sottospecie presenti in Italia
Entità presente in
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp
Per dettagli vedi la distribuzione regionale.
SINONIMI
Astragalus muelleri auct. Fl. Ital.
RIFERIMENTI NEI PRINCIPALI REPERTORI
Checklist 2018, in Bartolucci & al., Galasso & al. e aggiornamenti
Astragalus vesicarius L. subsp. vesicarius
"An annotated Checklist of the Italian ...", F. Conti & al., 2005
Astragalus vesicarius L. subsp. vesicarius
pg. 59 riga 17
"Flora d'Italia", S.Pignatti, 1982
Astragalus vesicarius L. subsp. vesicarius
Vol. 1 pg. 662
"Flora Alpina", D.Aeschimann & al., 2004
Astragalus vesicarius L. subsp. vesicarius
Vol. 1 pg. 850
"Nuova Flora Analitica d'Italia", A.Fiori, 1923
Astragalus vesicarius L.
Vol. 1 pg. 891
Astragalus vesicarius L. α typicus Fiori
Vol. 1 pg. 891
NOMI ITALIANI
Astragalo vescicoso
ETIMOLOGIA
Astragalus: [Fabaceae] da astrágalus, una leguminosa citata da Plinio (forse dal greco ἀστράγαλοϛ astrágalos astragalo, aliosso, tallone, vertebra, un osso utilizzato da greci e romani per ottenere anche dadi da gioco a cui si richiama la forma spigolosa dei semi (secondo A. Gentil e Dave’s Garden) oppure delle radici nodose (secondo D. Gledhill e Flowers in Israel). Secondo A.Neill, il nome deriverebbe invece da ἀστήρ astér astro, stella e da γάλα gála latte, per la forma e colore del fiore e perché si riteneva che incrementasse la produzione di latte delle capre che se ne cibano, come anche il nome comune inglese Milk vetch sembrerebbe confermare
vesicarius: (Hieraciodes, Leontice, Passiflora, Pouzolzia, Tacca) da vesica vescica: con organi rigonfi come una vescica
(Abutilon/ Sida, Anredera / Basella, Caesalpinia nome ill., Cysticapnos/ Capnoides/ Corydalis/ Fumaria, Draba, Diphysa, Lessertia/ Colutea/ Coluteastrum/ Sutherlandia, Hermannia/ Mahernia, Lessertia nome ill., Phaca, Sesbania/ Emerus/ Glottidium/ Robinia,Tara/ Caesalpinia/ Nicarago, Valeriana/ Fedia/ Valerianella) per i frutti più o meno rigonfi
(Adesmia/ Patagonium, Astragalus/ Solenotus/ Tragacantha, Hibiscus/ H. trionum var. /Teucrium, Lycopisis nome ill., Nigrina, Nonea/ Anchusa/ Lycopsis/ Lithospermum, Silene/ Behen, Vulneraria) per il calice rigonfio
(Atriplex/ Obione, Rumex/ Acetosa, Lapathum) per le valve rigonfie del frutto
(Carex/ Trasus) per gli otricelli molto rigonfi a maturità
(Crepis/ Barkhausia) per quella sorta di vescica che si forma al centro della rosetta basale di foglie, formata dalle foglie che si chiudono a coppa a racchiudere i fusti fioriferi in crescita
(Erica) per i fiori urceolati allargati alla base
(Helleborus) per i carpelli del frutto rigonfi
(Helianthemum, Eruca/ Brassica/ Euzomum/ Raphanus/ Velleruca) per il calice persistente e rigonfio al momento della fruttificazione
(Lepidium, Miconia) per i fusti rigonfi ai nodi
(Lonicera) per le bratteole connate che si racchiudono tra di sé e con l’ovario formando una vescica chiusa al di sotto del calice
TASSONOMIA FILOGENETICA
Magnoliophyta
Eudicotiledoni
Rosidi
Ordine
Fabales Bromhead
Famiglia
Fabaceae' Lindl.
Tribù
Astragaleae
Genere
Astragalus L.
Reveal J.L. (2011): Genere attribuito alla stessa famiglia
Superordine Rosanae Takht.
Ordine Fabales Bromhead
Famiglia Fabaceae Lindl.
Stevens, P.F. (2017, ver.14, APW): Genere attribuito alla stessa famiglia
Ordine Fabales Bromhead
Famiglia Fabaceae Lindl.