Atriplex: [
Amaranthaceae] da
atriplex o
atriplexum, pianta citata da Columella e Plinio, forse corrispondente a
A. hortensis; probabile adattamento per etimologia popolare dal gr.
ἀτράφαξυς atráphaxys, con lo stesso significato: la prima parte fu infatti interpretata come ater
(vedi) nero, scuro, e la seconda come triplex
(vedi) triplo, triplice, forse perché le foglie sono triangolari. Il termine greco compare sotto molte varianti, tra cui
ἀδράφαξυς adráphaxys in Teofrasto, che fu il primo a descriverla, e
ἀνδράφαξυς andráphaxys in Dioscoride. Di etimologia ignota, si ritiene sia un prestito da una lingua pregreca.
halimus: (
Atriplex, Chenopodium, Schizotheca) da
ἄλιμον alimon, nome greco dell'
Atriplice in Dioscoride derivato da
ἁλς als sale, per l’habitat in riva al mare