IPFI
Indice dei nomi delle specie botaniche presenti in Italia
Nomenclatura e Caratteristiche
Asteraceae
Carlina vulgaris L.
Riferimenti bibliografici:
Sp. Pl.: 828 (1753)
Sottospecie presenti in Italia
Entità presente in
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp
Per dettagli vedi la distribuzione regionale.
Conti F. & al. (2005) An annotated Checklist of the Italian Vascular Flora. Palombi Editori, Roma, 420 pp
Per dettagli vedi la distribuzione regionale.
SINONIMI
Carlina longifolia Rchb.
RIFERIMENTI NEI PRINCIPALI REPERTORI
Checklist 2018, in Bartolucci & al., Galasso & al. e aggiornamenti
Carlina vulgaris L.
"Flora d'Italia", S.Pignatti, 2017-2019
Carlina vulgaris L.
Vol. 3 pg. 1027 key 4-895
"An annotated Checklist of the Italian ...", F. Conti & al., 2005
Carlina vulgaris L.
pg. 71 riga 42
"Flora d'Italia", S.Pignatti, 1982
Carlina vulgaris L.
Vol. 3 pg. 216
"Flora Alpina", D.Aeschimann & al., 2004
Carlina vulgaris L.
Vol. 2 pg. 558
"Nuova Flora Analitica d'Italia", A.Fiori, 1923
Carlina vulgaris L.
Vol. 2 pg. 703
Carlina vulgaris L. β longifolia Rchb.
Vol. 2 pg. 703
NOMI ITALIANI
Carlina comune
ETIMOLOGIA
Carlina: [Asteraceae] secondo gli studiosi il nome popolare “carlina” deriverebbe per dissimilazione da cardina, a sua volta diminutivo di carduus "cardo". Una leggenda medievale lo connetteva, per paraetimologia, a Carlo Magno che avrebbe usato la pianta per curare i suoi soldati colpiti dalla peste. Leggenda raccontata con dovizia di particolari da papa Pio II (al secolo Enea Silvio Piccolomini, illustre umanista) e riportata, come tale, da Bauhin. Linneo istituì il genere, facendo riferimento, tra gli altri, proprio a Bauhin e quindi alla leggenda popolare che collegava il nome a Carlo Magno, e non erroneamente a Carlo V, come riportato da molti autori. clicca qui per un approfondimento
vulgaris: da vúlgus volgo, gente comune: banale, molto comune, ordinario per la grande diffusione (Aquilegia, Primula), anche di piante medicinali o alimentari di uso comune (Prunella, Phaseolus); epiteto di larghissimo impiego, tanto per le piante (oltre 2000 occorrenze, 200 taxa accettati) quanto per i funghi (600 occorrenze)
vulgaris: da vúlgus volgo, gente comune: banale, molto comune, ordinario per la grande diffusione (Aquilegia, Primula), anche di piante medicinali o alimentari di uso comune (Prunella, Phaseolus); epiteto di larghissimo impiego, tanto per le piante (oltre 2000 occorrenze, 200 taxa accettati) quanto per i funghi (600 occorrenze)
TASSONOMIA FILOGENETICA
Magnoliophyta
Eudicotiledoni
Asteridi
Ordine
Asterales Link
Famiglia
Asteraceae' Bercht. & J.Presl
Tribù
Carlineae
Genere
Carlina L.
Reveal J.L. (2011): Genere attribuito alla stessa famiglia
Superordine Asteranae Takht.
Ordine Asterales Link
Sottordine Asterineae Burnett
Famiglia Asteraceae Bercht. & J. Presl
Stevens, P.F. (2017, ver.14, APW): Genere attribuito alla stessa famiglia
Ordine Asterales Link
Famiglia Asteraceae Bercht. & J. Presl
Superordine Asteranae Takht.
Ordine Asterales Link
Sottordine Asterineae Burnett
Famiglia Asteraceae Bercht. & J. Presl
Stevens, P.F. (2017, ver.14, APW): Genere attribuito alla stessa famiglia
Ordine Asterales Link
Famiglia Asteraceae Bercht. & J. Presl
Carlina vulgaris L.
L'album Carlina vulgaris L. contiene 27 immagini.
15 immagini dell'entità Carlina vulgaris L. presenti.
15 immagini dell'entità Carlina vulgaris L. presenti.
DAL FORUM
21 record
FORMA BIOLOGICA
H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
TIPO COROLOGICO
Eurosiber. - Zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia.
ESOTICITÀ
Entità indigena
PROTEZIONE
Entità non protetta
UTILIZZI
Entità commestibile
Entità officinale
Entità officinale
Entità mellifera
Pianta vascolare con fiori e semi (Angiospermae). Colori dominanti del perianzio:
giallo o arancio
SEMI ED ALTRE UNITÀ PRIMARIE DI DISPERSIONE
Cipsele di 2-4 mm, brunastre, sericee, lucenti, pubescenti, con pappo formato da circa 30 setole piumose e pelose lunghe, di 8 –10 mm, connate alla base in 10 serie.
ROSETTE FOGLIARI
Foglie sessili e semiamplessicauli ±ondulate, coriacee, spinescenti, pubescenti e ragnatelose nella pagina inferiore. Le basali obovato-lanceolate con nervi che proseguono trasformandosi in spine robuste.
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