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Nomenclatura e Caratteristiche
 
 

Asteraceae
Endemica italiana
Gelasia callosa (Moris) Zaika, Sukhor. & N.Kilian

Riferimenti bibliografici:
PhytoKeys 137: 57 (2020)

Nota Checklist: Bartolucci F, Galasso G, Conti F (2020) Nomenclatural novelties and typification of names in Scorzonera sensu lato (Asteraceae, Cichorieae) for the Italian vascular flora. Phytotaxa 437(5): 279–290.
Entità presente in
Bartolucci F., Galasso G., Conti F. (2020) Nomenclatural novelties and typification of names in Scorzonera sensu lato (Asteraceae, Cichorieae) for the Italian vascular flora. Phytotaxa 437(5): 279–290

Per dettagli vedi la distribuzione regionale.

 
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BASIONIMO
Scorzonera callosa Moris
Riferimenti bibliografici: Stirp. Sard. Elench. 1: 29 (1827)

ALTRI SINONIMI
Scorzonera sardoa Spreng.
Scorzonera villosa Scop. subsp. callosa (Moris) Chater

RIFERIMENTI NEI PRINCIPALI REPERTORI
Checklist 2018, in Bartolucci & al., Galasso & al. e aggiornamenti
Gelasia callosa (Moris) Zaika, Sukhor. & N.Kilian

"Flora d'Italia", S.Pignatti, 2017-2019
Scorzonera callosa Moris
Vol. 3 pg. 1054 key 4-898

"An annotated Checklist of the Italian ...", F. Conti & al., 2005
Scorzonera callosa Moris
pg. 161 riga 51

"Flora d'Italia", S.Pignatti, 1982
Scorzonera callosa Moris
Vol. 3 pg. 235

"Nuova Flora Analitica d'Italia", A.Fiori, 1923
Scorzonera villosa Scop. δ callosa Moris
Vol. 2 pg. 809

NOMI ITALIANI
Scorzonera di Sardegna


ETIMOLOGIA
Gelasia: [Asteraceae] etimologia oscura, non essendosi rinvenute sinora indicazioni sulle intenzioni dell’Autore del genere. Forse dal greco γελάω geláo ridere, sorridere (per i fiori ridenti?). Un’altra interpretazione potrebbe essere dal greco γῆ ge terra (forse nel senso di ‘in basso’?) e da λἄσιος lásios villoso, cioè villosa in basso. Potrebbe anche derivare dal nome personale Gelasius, latinizzazione del greco Ghelasios che deriva da γελάω geláo ridere (o da γελος gelos riso) e significa felice, allegro, sorridente. NOTA: Da ricordare Papa Gelasio 1°, romano nato in Africa pontefice dal 492 al 496)
callosa: calloso, dalla pelle indurita, coriaceo:
(Acacia/ Rubus) per le callosità presenti sui rami
(Achyronia/ Aspalathus/ Paraspalathus) con riferimento alle stipole
(Acaliyha/ Ricinocarpus, Actinidia, Alsophila/ Cyathea, Betula, Bulbophyllum, Capparis, Carvia/ Ruellia/ Strobilanthes, Cheiranthus/ Heliophila, Clusia, Conyza, Coreopsis, Crataegus, Ficus, Gratiola, Lithospermum/ Moltkia, Philodendron, Photinia/ Pourthiaea/ Pyrus, Plinia, Saxifraga/ Evaiezoa, Stachyurus) con riferimento alle foglie
(Ageratum/ Alomia, Aspilia/ Wedelia) per il callo alla base degli acheni
(Agrostophyllum/ Appendicula/ Podochilus) per il callo tricarenato alla base del labello
(Alangium) per l’epicarpo coriaceo
(Arundinaria/ Chimonobambusa/ Chimonocalamus/ Sinobambusa) per la base callosa del picciolo
(Aspidium/ Cyclosorus/ Dryopteris/ Nephrodium/ Pneumatopteris/ Thelypteris) per la fronda membranacea
(Avena/ Melica/ Schizachne/ Schizachne purpurascens subsp./ Schizachne purpurascens var.) con riferimento ai fiori delle spighette
(Begonia) per le callosità all’apice dei piccioli e alla base della foglia
(Brachyotum, Eriocaulon, Florestina/ Othake/ Palafoxia/ Polypteris/ Stevia, Gagea/ Gagea minima var./ Ornithogalum, Gelasia/ Podospermum/ Scorzonera, Luzula, Phylica/ Trichocephalus/ Tylanthus, Plantago) per l’apice calloso della foglia
(Calanthe/ Limodorum/ Phaius, Camarotis/ Cleisostoma/ Micropera/ Sarcanthus, Pleurothalis) per i due tubercoli callosi sul labello
(Catasetum/ Myanthus) per il tubercolo calloso vicino la base del labello
(Chamaemelum/ Tripleurospermum) per gli apici mucronati e callosi delle lacinie
(Cnicus) per la presenza di un callo sotto la punta spinosa delle brattee che circondano il ricettacolo
(Collinsia) per le callosità su labbro inferiore
(Corybas/ Corysanthes) per le striature callose sul labello
(Cuphea) per le due nervature dorsali del calice che terminano come due callosità libere
(Cuscuta) per il calice carnoso
(Cycorium) per la gibbosità callosa alla base delle brattee interne della calatide
(Deckera/ Helminthia, Lactuca/ Prenanthes, Quercus) per i denti callosi delle foglie
(Demorchis/ Gastrodia) per il callo sulla superficie interna dei sepali laterali
(Dianthus) per il margine calloso delle foglie inferiori
(Dolichos) con riferimento al ricettacolo
(Eria, Mallola/ Robiquetia, Octomeria, Pachygenium/ Pelexia, Sobralia) per il callo alla base del labello
(Euphrasia) per i margini callosi della foglia
(Euosma/ Logania/ Orianthera) per la base callosa dei lobi della corolla
(Festuca/ Festuca ovina subsp., Oxodium/ Peltobryon/ Piper/ Schilleria) per le due callosità alla base della foglia
(Gigantochloa) per la scaglia callosa da un lato dell’apice della guaina fogliare
(Haemanthus) per le rosse e spesse brattee, lucide e consistenti, che circondano l’infiorescenza
(Heliotropium) con riferimento al fusto
(Hibiscus) per la base callosa dell’involucro
(Lilium) con riferimento al pedicello
(Lisianthius) con riferimento al picciolo
(Marsdenia, Pandaca/ Tabernaemontana) per l’anello calloso nella fauce della corolla
(Mimosa/ Mimosa dolens subsp.) per la base callosa dei piccioli
(Panicum) per la ligula membranacea
(Plagiogyria) per la callosità rotonda alla base delle pinnule
(Poa) per la base ispessita della foglia
(Pteronia) per l’apice calloso delle brattee dell’involucro
(Rumex/ Rumex patentia var.) per i tubercoli callosi sulla valva maggiore, di cui uno grande, prominente e ovato, gli altri piccoli
(Sabia) per le cinque prominenti ghiandole indurite su un lato del disco
(Senecio) per le spesse e succulente foglie
(Solanum) per il pericarpo molto spesso e i frutti duri quando secchi
(Spiraea) per le callosità ai due lati della base del picciolo
(Turnera) con riferimento ai filamenti
(Viola) per i margini calloso-serrati delle foglie
(Vitis) per i minuscoli dentelli callosi


TASSONOMIA FILOGENETICA
 
Magnoliophyta 
 
Eudicotiledoni 
 
Asteridi 
Ordine
Asterales Link 
Famiglia
Asteraceae' Bercht. & J.Presl
Tribù
 
Genere
Gelasia Cass.

Reveal J.L. (2011): Genere attribuito alla stessa famiglia
Superordine       Asteranae Takht.
Ordine                Asterales Link
Sottordine         Asterineae Burnett
Famiglia             Asteraceae Bercht. & J. Presl


Stevens, P.F. (2017, ver.14, APW): Genere attribuito alla stessa famiglia
Ordine                Asterales Link
Famiglia             Asteraceae Bercht. & J. Presl





LINK AD ALTRI REPERTORI ESTERNI

FORMA BIOLOGICA
H scap - Emicriptofite scapose. Piante perennanti per mezzo di gemme poste a livello del terreno e con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.

TIPO COROLOGICO
Endem. Sar(-Cor) - Endemica della Sardegna o sardo-corsa

ESOTICITÀ
Entità indigena

PROTEZIONE
Entità a rischio. Livello IUCN: NT
Entità non protetta

UTILIZZI
Nessun utilizzo noto


Pianta vascolare con fiori e semi (Angiospermae). Colori dominanti del perianzio:
giallo o arancio


ROSETTE FOGLIARI

Foglie tutte basali o inferiori, lineari di 15-20 x 0,3-1 cm, con lamina irsuta e apice calloso.



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