Antofilli fertili: Androceo o stame
Procedendo verso l'interno del fiore si incontra l'androceo, che è l'apparato sessuale maschile del fiore, formato da un numero variabile di foglie modificate gli stami o microsporofilli.
Androceo o stame
Androceo o Stame
Disegno di Giovanni Dose
Diagramma antere
Disegno di Giovanni Dose
Gli Stami sono composti da:
filamenti , che sono la parte sterile dello stame, hanno funzione dapprima di trasporto dei nutrienti al polline in via di sviluppo, quando ancora molto corti sono racchiusi nel boccio del fiore, poi dopo l'antesi allungandosi, di sostegno dell'antera. In genere sono filiformi, ma possono essere anche grossi, appiattiti e petaloidi (Helleborus), provvisti di appendici, essere semplici o ramificati, molto lunghi, ma anche corti o addirittura mancare.
antere , che sono le parti fertili dello stame, generalmente formate da due teche, ma a volte possono essere costituite da una sola teca (Malvaceae) o anche tre come nella Megatritheca (Sterculiaceae). Le teche sono unite tra loro dal connettivo e ognuna è formata da due sacchi pollinici (microsporangi) che esternamente sono delimitati da uno strato epidermico l' esotecio, al di sotto del quale è posto l'endotecio formato da un strato di cellule ispessite che provocano l'apertura dell'antera con la conseguente liberazione dei granuli pollinici, che al loro interno conservano i gameti maschili.
L'apertura dell' antera detta deiscenza può essere:
longitudinale, che si verifica lungo il setto che separa i sacchi pollinici (la più comune)
trasversale, per fessure orizzontali o trasversali (Berberis. Galeopsis)
poricida, per pori apicali (Polygalaceae, Solanaceae),
valvare, per valve (Pinguicola, Laurus) e secondo la direzione delle logge
introrsa, se le sue logge sono rivolte verso l'interno del fiore (Mentha sp.)
estrorsa, se rivolte verso l'esterno (Iris).
latrorsa, se rivolte lateralmente (Saxifraga)
A seconda di come il filamento si inserisce nell'antera, essa può essere:
basifissa, se inserito alla base (Tulipa sp.)
dorsifissa, se inserito sul dorso (Colchicum autumnale, Lilium sp., Plantago sp., Poaceae)
apicifissa, (Bignoniaceae), se inserito sull'apice
ventrifissa, se si inserisce al centro nella faccia ventrale, infine
sentata o sessile, se il filamento è nullo o quasi e l' antera si salda sul petalo o sepalo
Antera in base all'inserimento del filamento
Apicifissa - Campsis radicans
apicifissa
Campsis radicans
Basifissa - Tulipa raddii
basifissa
Tulipa raddii
Dorsifissa - Plantago lanceolata
dorsifissa
Plantago lanceolata
Ventrifissa - Scilla bifolia
ventrifissa
Scilla bifolia
Come ogni organo anche l'antera può presentarsi con diverse forme, che prendono il nome dall'oggetto che imitano, infatti può essere reniforme, ovata, sferica, sagittata (appuntita come una lancia), corniculata (con un'appendice su ciascuna teca che ricordano un corno) ed allargata (quando è più larga che lunga).
Accanto agli stami fertili possono esser presenti anche stami sterili detti staminodi (Helleborus sp., Linum sp., Trollius europaeus), che a volte assumono funzioni di richiamo degli insetti pronubi (Erodium sp.).
Nei fiori impollinati da insetti spesso sono presenti i nettarii, che sono strutture atte a contenere il nettare.
Caratteristiche degli elementi dell'androceo
Il fiore, l'androceo e gli elementi che lo costituiscono vengono nominati a seconda del numero e di alcune loro particolari caratteristiche:
omodinami, se i filamenti sono tutti della stessa lunghezza, se al contrario sono di diverse dimensioni l'androceo è eterostemone e gli stami sono:
didinami, quando i filamenti sono quattro - due più lunghi e due più corti (Digitalis, Linaria, Thymus, e in genere le Lamiaceae);
tetradinami, quando i filamenti sono sei - quattro più lunghi e due più corti (Viola e in genere le Brassicaceae)
Stami didinami e tetradinami
Stami didinami - Lamium bifidum
Stami didinami
Lamium bifidum
Stami didinami - Nepeta nepetella
Stami didinami
Nepeta nepetella
Stami tetradinami - Diplotaxis tenuifolia
Stami_tetradinami
Diplotaxis tenuifolia
Stami tetradinami - Alliaria petiolata
Stami_tetradinami
Alliaria petiolata
Il fiore, quando gli stami sono 1,2,3,4,5,6,8 o più, sarà:
monandro, (Euphorbiacee, Orchidaceae, Ficus carica);
diandro, (Salix caprea);
triandro, (Salix triandra);
tetrandro, (Rhamnus saxatilis);
pentandro, (Parnassia palustris);
esandro, (Tulipa sylvestris);
ettandro, (Aesculus hippocastanum);
ottandro, (Epilobium dodonaei);
decandro, (Cercis siliquastrum);
enneandro o poliandro, (Mirtacee, Reseda, etc.)
Stami
Monandro - Euphorbia palustris
Monandro
Euphorbia palustris
Diandro - Salix caprea
Diandro
Salix caprea
Triandro - Salix triandra
Foto Alessandro Alessandrini
Triandro
Salix triandra
Tetrando - Rhamnus saxatilis
Tetrando
Rhamnus saxatilis
Pentandro - Parnassia palustris
Pentandro
Parnassia palustris
Esandro - Tulipa sylvestris
Esandro
Tulipa sylvestris
Ettandro - Aesculus hippocastanum
Ettandro
Aesculus hippocastanum
Ottandro - Epilobium dodonaei
Ottandro
Epilobium dodonaei
Decandro - Cercis siliquastrum
Decandro
Cercis siliquastrum
Enneandro - Reseda lutea
Enneandro
Reseda lutea
gli stami possono essere liberi o saldati per i filamenti, per le antere o per entrambe le strutture, e l'androceo sarà allora:
dialistemone, se gli stami sono liberi (Gentianaceae).
gamostemone, se gli stami sono connati con i filamenti.
e in tal caso:
monadelfo, se gli stami sono fusi per i filamenti in un sol fascio (Malva sylvestris, Oxalis acetosella, Salix purpurea);
diadelfo, se gli stami sono saldati in due fasci (Wisteria sinensis, Coronilla valentina);
poliadelfo, se gli stami sono saldati in più di due fasci (Hypericum perforatum);
Se invece le antere si saldano insieme in una specie di tubo intorno allo stilo (antere singenesiche) e i filamenti restano liberi, l'androceo è sinanterico (Asteraceae ).
A volte le antere restano molto ravvicinate sino a toccarsi, senza tuttavia saldarsi, è il caso di antere conniventi (Solanum).
Connessione degli Stami
dialistemone - Centaurium erythraea
dialistemone
gamostemone monadelfo - Malva moschata
gamostemone monadelfo
gamostemone diadelfo - Wisteria sinenis
Foto di Aelwyn Creative commons
gamostemone diadelfo
gamostemone poliadelfo - Hypericum perforatum
gamostemone poliadelfo
androceo sinanterico - Santolina pinnata
androceo sinanterico
antere conniventi - Solanum dulcamara
antere conniventi
Ancora, secondo il numero degli stami ed alla loro posizione rispetto ai petali, il fiore si dice:
polistemone, se gli stami sono più del doppio dei petali (Potentilla sp.)
isostemone o aplostemone, se il numero degli stami è uguale a quello delle divisioni della corolla, con gli stami in un solo ciclo disposti alterni ai petali (alternipetali) e opposti ai sepali (oppositisepali) (Pittosporaceae, Solanaceae ecc.),
obaplostemone, più raramente alcune famiglie hanno gli stami opposti ai petali (oppositipetali) alterni ai sepali (alternisepali) (Rhamnaceae, Primulaceae)
anisostemone, se il numero degli stami non è uguale a quelle divisioni (veroniche, orchidee),
merisostemone, se il numero degli stami è minore di quello dei petali e
pleiostemone, se maggiore e quindi:
diplostemone, quando il numero degli stami è il doppio di quello dei petali e gli stami esterni sono contrapposti ai sepali (oppositisepali) e quelli interni ai petali (oppositipetali) (che è la disposizione più frequente degli stami in due verticilli, Geraniaceae ecc.)
obdiplostemone, se al contrario il verticillo esterno degli stami è opposto ai petali e quello interno opposto ai sepali (Caryophyllaceae)
polistemone, se gli stami sono più del doppio dei petali (Potentilla sp.).
Stami in base alla posizione
Isostemone Aplostemone - Pittosporum tobira
isostemone:
aplostemone
Anisostemone Merisostemone - Veronica fruticans
anisostemone:
merisostemone
Anisostemone Merisostemone - Primula farinosa
isostemone:
obaplostemone
Diplostemone - Geranium sanguineum
pleiostemone:
diplostemone
Obdiplostemone - Sedum_monregalense
pleiostemone:
obdiplostemone
Polistemone - Potentilla caulescens
polistemone
Gli stami a seconda della loro inserzione sono:
ipogini, quando sono inseriti sotto o alla base dell'ovario, in tal caso l'ovario è supero (Ranunculus, Ericaceae);
perigini, quando si trovano nello stesso piano dei pistilli inseriti sul margine superiore del ricettacolo scavato a coppa e non concresciuto con l'ovario (ovario semi infero), come ad es. nelle Saxifragaceae;
epigini, quando sono disposti al di sopra dell'ovario e concrescono con il ricettacolo (ovario infero) come nelle Rosaceae e Iridaceae.
e infine
prominenti, se sono più lunghi dalla corolla
inclusi, se non oltrepassano la corolla
Impollinazione
Il granuli pollinici che l'antera matura ha liberato con la deiscenza devono raggiungere lo stimma di un fiore della stessa specie e fecondare l'ovulo contenuto nell'ovario. Se il polline raggiunge lo stimma dello stesso fiore si parla di autoimpollinazione o autogamia, è invece impollinazione incrociata o allogamia quando avviene tra due distinti individui.
A seconda del mezzo che permette l'impollinazione si dice:
zoogamia, quando è effettuata da animali detti pronubi e più precisamente l'impollinazione sarà:
entomogama, quella effettuata da insetti che il fiore attrae con colori vistosi, profumi, nettare, ponendo in essere particolari strategie per agevolare l'impollinazione come: petali disposti in modo da favorire la posa dell'insetto pronubo (Salvia), trappole fiorali (Arum), trappole sessuali (Ophrys), percorsi obbligati (Cypripedium);
ornitogama, effettuata da piccoli uccelli (colibrì) attratti da fiori rossi, rosa o gialli che sono meglio percepiti (passiflora, ibisco, fucsia);
malacogama, da lumache attratte dal profumo dei fiori;
chirotterogama, da pipistrelli e piccoli roditori che preferiscono fiori grandi, pallidi e profumati che si aprono di notte (alcuni cactus).
Anemogamia, se è affidata al vento, in questo caso la pianta produce grandi quantità di polline e non ha bisogno di colori vivaci, profumi, nettari, organi vessillari e cerca di eliminare eventuali ostacoli alla diffusione del polline, fiorendo ad esempio, prima dello sviluppo delle foglie e dotandosi di infiorescenze pendule e con fiori e antere disposte verso verso l'esterno.
Idrogamia, quando in alcune piante acquatiche (Vallisneria), il fiore maschile a maturazione si stacca dalla pianta e galleggiando le sue antere raggiungono i fiori femminili che si trovano in superficie , anche in questo caso non è necessario un perianzio vistoso e il polline in genere ha la proprietà di germinare solo sullo stimma. In altri casi il polline non raggiunge la superficie ma si lascia trasportare dalla corrente per raggiungere il fiore femminile (Ceratophyllum).
Impollinazione artificiale, effettuata dall'uomo.