Acta Plantarum
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Glossario dei termini botanici
(a cura di Giuliano Salvai e Giovanni Dose)


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1
Vengono così chiamate le radici a forma appiattita, che si sviluppano radialmente sul terreno, dalla base del fusto elevandosi fino a un metro, per aumentare la stabilità di grossi alberi.
1
Dei fossi, canali di scolo.
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0
Bioma più esteso della terra che si trova a sud della tundra, caratterizzato dallo sviluppo di conifere.
1
(o Ricettacolo) Parte terminale dell'asse fiorale di forma svariata su cui si inseriscono i verticilli fiorali di un fiore o di una infiorescenza(ad es. nel capolino delle Asteraceae).
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0
Dicesi della pianta e della disseminazione relativa che è affidata alle correnti marine.
Come ad es. la Noce di cocco.
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Inclinazione di animali o vegetali ad abitare nel mare, o presso le sue coste.
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0
Porzione di una pianta ( gemma, foglia, radice) che nel terreno è in grado di emettere radici e di dare origine ad una nuova pianta geneticamente uguale alla pianta madre. Metodo di propagazione vegetativa.
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0
Corpo cellulare, non organizzato in veri e propri tessuti e organi complessi, dove cioè non si distinguono radici, fusto e foglie (cormo).
Tipico di alghe, funghi e licheni.
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0
Pianta primitiva o poco evoluta, non differenziata in radici, fusto e foglie.
Questa denominazione veniva usata nella vecchia classificazione del regno vegetale per funghi, licheni, muschi e alghe.
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0
Sostanza complessa, costituito prevalentemente da glucosidi è presente soprattutto nelle parti vecchie di molti vegetali e nelle galle. Si estrae dalla corteccia di quercia, di china, dal legno di castagno e dalle noci di galla.
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0
Primo e secondo elemento di parole composte che indica disposizione, ordinamento.
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0
1) In botanica: ordinamento e disposizione delle parti di un corpo vegetale.
Si dirà: fillotassi per la tassia delle foglie, cladoltassi per la tassia dei rami, e rizotassi per quella delle radici.

2) In biologia: Movimento positivo o negativo che una cellula o una spora assume e mantiene rispetto a uno stimolo esterno.
Come ad. es: chemiotassie, fototassie (o eliotassie), galvanotassie, geotassie, igrotassie, magnetotassie, scototassie e tigmotassie.
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0
E' la disciplina che si occupa dei modi di classificazione (degli esseri viventi e non), secondo criteri di diversa natura, elaborati e studiati dalla sistematica.
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0
Vedi tassia.
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0
(Taxa al plurale). Gruppo tassonomico appartenente ad un rango (specie, genere, famiglia,etc...), utilizzato nella classificazione dei vicenti, caratterizzato da un nome (che e'un monomio sopra il rango di specie, un binomio nel caso della specie, un polinomio sotto il rango di specie).
1
Una delle due parti dell'antera che contiene a sua volta una o più sacchi pollinici (microsporangi), in cui si differenziano e maturano i granuli di polline (microspore).
1
Rivestimento interno dei semi quando sono protetti da due tegumenti
1
Tessuto che riveste, protegge e isola organi delicati come ovuli e semi.
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0
Porzione terminale di un asse che si divide dicotomicamente.
1
Parti del fiore, più o meno uguali, che sostituiscono sepali e petali quando sono tra loro indistinguibili e formano il perigonio.
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0
Studio delle malformazioni.
1
Dicesi di pianta o un suo organo con malformazioni.
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0
Dicesi di fusto, picciolo, frutto arrotondato, affusolato, senza angoli salienti.
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0
Organo allungato, circolare in sezione trasversale e affusolato verso l'apice, senza solchi o creste.
1
Dicesi anche apicale di organo situato all'estremo distale.
( Es. fogliolina terminale di infiorescenza imparipennata, parte terminale del peduncolo fiorale (ricettacolo), fiore terminale di un'infiorescenza, ecc.)
Sin. apicale, distale
Si contrappone a basale, prossimale
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0
Organismo che vive di norma in ambienti o aree caratterizzati da temperature medie annuali piuttosto elevate.
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0
Movimento nastico provocato da un stimolo termico. Sono esempi l'apertura rapida di fiori (Tulipa, Crocus) se portati in ambienti caldi.
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0
Fattore che influenza il ritmo biologico dei vegetali legato alle variazioni della temperatura delle fasi diurne e delle fasi notturne.
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0
Orientamento verso una fonte di calore.
1
Dicesi di rami, foglie, fiori, peli, spine ed altri organi disposti in gruppi di tre.
Ad es. la foglia divisa in tre foglioline (sin. trifogliolata)
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0
Raggruppamento che, secondo la classificazione di Raunkjaer per la forma biologica, comprende piante annuali che compiono il loro ciclo vitale nella buona stagione mentre trascorrono la stagione avversa allo stato di semi.
T caesp Terofite cespitose. Piante annue che formano ciuffi serrati, normalmente con più steli fiorali.
T par Terofite parassite. Piante annue che vivono a spese di altre, prelevandone la linfa con organi specifici.
T rept Terofite reptanti. Piante annue con fusti striscianti sul terreno.
T ros Terofite rosulate. Piante annue con tutte le foglie, o quasi tutte, in rosetta basale.
T scap Terofite scapose. Piante annue con asse fiorale allungato, spesso privo di foglie.
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0
Sostanze organiche piu' o meno insolubili in acqua,multiple dell'unita' isoprenica,costituenti degli oli essenziali presenti nei fiori, foglie e frutti delle piante alle quali conferiscono particolari aromi e profumi.
1
Superficie con riquadri o disegni quadrati o oblunghi, come le tessere di un mosaico.
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0
Insieme di cellule organizzate per svolgere particolari funzioni.
Così in botanica si distingono:
tessuti meristematici o meristemi, primari e secondari
tessuti parenchimatici o parenchimi,
tessuti meccanici o di sostegno, collenchima e sclerenchima
tessuti tegumentali, epidermide, rizoderma, esoderma, endoderma e periderma
tessuti secretori, collenchima e sclerenchima
tessuti conduttori o vascolari, xilema e floema.
1
Rivestimento piu' esterno, detto anche episperma, rigido e spesso dei semi.
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0
Colore terracotta, rosso mattone, assegnato ad alcune specie botaniche e micologiche.
Vedi il relativo termine in Etimologia:
Testaceus
Altri termini con la stessa base etimologica sono, ad esempio:
Testaceoater; Testaceoaurantiacus; Testaceocanescens; Testaceocolorans; Testaceoflavus; Testaceofulvus; Testaceofuscus; Testaceusgilvus; Testaceoglaucus; Testaceolivens; Testaceusmicaceus; Testaceopallens; Testaceoruber; Testaceorufus; Testaceorufescens; Testaceoviolaceus; Testaceoviolascens
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0
Prefisso di origine greca che specifica il nome di una struttua che si ripete 4 volte.
1
Frutto secco indeiscente, schizocarpo chiamato anche microbasario, che a maturità si separa in quattro porzioni monocarpellari monosperme tipo achenio, ne sono esempi i frutti delle Boraginaceae e delle Lamiaceae.
1
Dicesi dei fiori con 4 verticilli (calice – corolla – androceo – gineceo)
1
Insieme di 4 elementi.
Viene così chiamato il complesso di 4 cellule (megaspore), derivate dalle divisioni per meiosi della cellula madre (delle megaspore), nel processo di formazione delle spore.
1
Riferito alla lunghezza dei filamenti staminali di un fiore a sei stami, quando quattro sono più lunghi e due più corti.
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0
Con quattro lati.
1
Che ha 4 angoli.
1
Sono i fiori con verticilli composti di 4 elementi. Vengono così chiamati anche gli stessi verticilli.
1
Fiore con 4 stami liberi.
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0
Individuo che possiede 4 genomi (4n)
1
Disposto in 4 file verticali, come le foglie di alcuni fusti o la spiga dell' Hordeum vulgare nella varietà tetrastica (Orzo comune), che è formata da 6 file in senso longitudinale di cariossidi di cui 4 riuniti in 2 coppie.
1
Che ricopre. Dicesi di peli che hanno la funzione di ricoprire l'epidermide di diversi organi.
I peli tettori vengono chiamati per la loro forma a due punte, a bussola, a navetta.
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0
Primo elemento di parole composte che esprime casualità, eccezionalità.
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0
E' il fenomeno per cui alcuni organi vegetali riescono a modificare la loro struttura e il loro portamento quando vengono a contatto con un corpo o uno stimolo estraneo.
Es.
Parthenocissus quinquefolia formano dischi adesivi nei viticci quando incontrano una parete.
Le cuscute sviluppano austori nei loro fusti quando vengono a contatto con un oggetto.
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0
( o aptonastia) Movimento rapido di una pianta in risposta ad un contatto (Mimosa pudica)
1
( o aptotropismo)E' la reazione di alcuni organi vegetali al contatto con un oggetto solido, come ad es. il movimento dei cirri o dei fusti che si avvolgono all'oggetto col quale vengono in contatto per sostenere la pianta durante il suo sviluppo.
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0
Sacco membranoso nei cloroplasti degli Eucarioti, che si impilano formando i grani dove si svolgono le reazioni luminose della fotosintesi.
2
Tipo di infiorescenza composta di tipo misto, eterogenea, generalmente di forma di pannocchia molto condensata, in cui l'asse principale di tipo indefinito (racemoso) porta numerosi rami laterali e opposti definiti (cimosi) semplici o composti.
2
Sono così anche denominate le infiorescenze composte.
Secondo gli autori dell'area anglosassone dicesi di un tipo di infiorescenza composta simile al tirso in cui l'asse principale e' un racemo di cime, ma che a differenza del tirso termina con un fiore.
1
Dicesi di organo con la superficie completamente ricoperta da una morbida, esile, corta e fitta peluria, che maschera il colore sottostante. Confronta con
pannoso che ha peli più densi e opachi, infeltriti,
lanato con peli più lunghi e meno opachi.
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0
Formazione carboniosa relativamente recente, ancora ricca di detriti vegetali parzialmente decomposti, in terreni umidi. Viene utilizzata come concime e come combustibile.
1
Superficie in piano o in debole depressione, acquitrinosa, in cui si forma la torba.
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0
Ispessimento della parete primaria della lamella mediana nelle punteggiature areolate delle tracheidi di molte Gimnosperme, che può chiudere il flusso dell'acqua tra due tracheidi adiacenti.
1
Dicesi di organo irregolarmente piegato e contorto.
1
Dicesi di organo allungato, più o meno cilindrico, ma alternato da strozzature e parti allargate.
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0
Capacità di ogni singola cellula staminale, che non essendosi ancora differenziata, ha la capacità di evolversi in qualsiasi altro tipo di cellula originando tessuti o individui adulti.
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0
Fascio vascolare che provenendo dal fusto arriva alla foglia.
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0
Nelle Angiosperme è un elemento caratteristicoi dello xilema, detta anche vaso aperto, fa parte dei vasi conduttori, nei quali le pareti trasversali tra le cellule sono totalmente disciolte, per formare un tubo con una cavità continua.
Le trachee sono assenti nelle Gimnosperme.
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0
Dette anche vasi chiusi, sono elementi dell xilema, vasi conduttori nei quali permangono le pareti trasversali tra le cellule, adibite al trasporto della linfa grezza, sono elementi caratteristici delle Gimnosperme e Pteridofite (conifere, felci, equiseti).
1
E' il seme dotato di un lungo ciuffo di peli (come i semi di molte specie della famiglia delle Apocynaceae).
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0
Piante caratterizzate dalla presenza di elementi vascolari (tracheidi e trachee). Comprendono le Pteridofite e le Spermatofite (Gimnosperme e Angiosperme).
1
Sono dette radici a trampolo o radici fulcranti, quelle che nascono dal fusto o da un ramo e scendono al suolo col compito di puntellare la pianta e sostenere il suo sviluppo
1
Che lascia passare la luce.
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0
Organismo col genoma modificato.
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0
Perdita di vapor acqueo da parte delle foglie, attraverso gli stomi.
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0
Perpendicolare all'asse longitudinale, cioè ad angolo retto rispetto all'asse che si estende dalla base all'apice.
1
(o Capsula poricida) Capsula che a maturità si apre attraverso piccoli pori.(Papaveraceae, Campanulaceae)
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0
Prefisso che indica che un organo o una struttura sono ripetuti 3 volte
1
Dicesi del fiore con 3 stami liberi.
1
Dicesi di organo con tre angoli
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0
Radice con cilindro centrale che contiene tre fasci legnosi e tre cribrosi. (Es. Pisum)
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0
Dicesi di pianta che sopporta i distubi causati dal calpestio.
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0
Rango tassonomico compreso tra la famiglia (o sottofamiglia) e il genere.
Si abbrevia con trib. secondo il Codice internazionale di nomenclatura per le alghe, funghi e piante (ICN)
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0
Infiorescenza a cima multipara con tre assi che si sviluppano sotto il fiore terminale.
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0
Cellula che nell'epidermide delle radici è addetta a formare un pelo radicale.
1
(o Coccario con 3 carpelli) Frutto schizocarpico con 3 mericarpi uniseminati (cocchi) di molte Euphorbiaceae.
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0
(o vedi Peli) Appendici epidermiche formate da una o più cellule.
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0
Diviso in tre parti inserite nello stesso punto, come quando nell'infiorescenza ramificata a cima multipara o pleiocasio si sviluppano 3 assi sotto il fiore terminale.
1
Organo (Foglia, filamento staminale ecc,) che termina con tre punte o cuspidi.
1
Organo con tre denti.
1
Con tre stami corti e tre lunghi.
2
Organo diviso in tre parti generalmente appuntite e circa fino alla metà della sua lunghezza o del suo diametro. (Fusto, foglia, corolla, stimma, frutto).
-
0
Con tre fiori (spighetta).
1
(o ternata). Foglia composta da tre foglioline generate dal rachide sullo stesso punto.
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0
Diviso in tre rami o tre punte.
1
Organo (fusto, foglia, ecc) che presenta 3 spigoli, cioè con tre angoli e tre facce. Dicesi anche triquetro.
1
Organo che ha tre lobi.
1
Dicesi di ovario o frutto con tre cavità o loculi.
1
Tryma Necker - Sin. Drupa deiscente.
Frutto semplice, antocarpo con pericarpo che si disperde per frattura dell'esocarpo. (Es.Carya ovata, Thymelaea velutina)
1
Trymarium Spjut (mod.nov.) Frutto schizocarpico con perianzio fruttifero, che a matuirità si apre per disperdere i frutticini.
1
(o 3mero) indica che il verticillo fiorale o fogliare è composto di 3 pezzi o un multiplo di 3 ( Iris sp., Lilium sp., Tulipa sp.),
o anche
che l'androceo consta di tre elementi staminali e il gineceo è formato da tre foglie carpellari.
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0
Trymetum Spjut (mod.nov.)
Frutto composto (=aggregato) con pericarpi che sviluppano all'interno e insieme a brattee o al ricettacolo e che a maturità si disperdono con l'apertura di questi ultimi.
1
Trymoconum Spjut (mod.nov.)
Frutto composto, con frutticini embricati, disposti in una struttura a cono, che si disperdono con una brattea deiscente.
2
Specie con fiori ermafroditi, maschili e femminili sullo stesso individuo. Sinonimo di Poligamomonoica e cenomonoica
1
Trymoso Spjut (mod.nov.)
Frutto composto con frutticini che si sviluppano dentro e con le brattee o il ricettacolo e a maturità si disperdono con l'apertura dell'involucro in cui sono racchiusi.
(Riccio del castagno, Faggiola del faggio).
1
Sono le foglie che nascono che nascono in numero di tre dallo stesso punto e formano un piccolo fascetto.
2
Di specie che porta tre classi di fiori, ermafroditi, maschili e femminili su individui distinti
(es. Fraxinus excelsior, Thalicthrum sp.).
1
Foglia composta tre volte pennata.
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0
Cellula o organismo con tre set cromosomici aploidi.
1
Organo con tre angoli (sin. trigono).
1
A tre file.
Dicesi della disposizione delle foglie sul fusto nella fillotassi con una foglia per nodo disposte disposte in tre file con angolo di divergenza di 120° per cui risultano sovrapposte di 3 in 3. ( Es. Cyperaceae)
1
Dicesi di foglia composta tre volte ternata.
E' una foglia col picciolo comune che si divide in tre piccioli secondari sui quali sono poste tre foglioline biternate.
1
Dicedi di alcuni frutti secchi (generalmente capsule) composti da tre valve. (Tulipa, Viola, ecc.).
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0
Grado di produttività del metabolismo di un organismo.
Secondo elemento in parole composte col significato di nutrizione di organi o organismi.
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0
Complesso dei fenomeni che riguardano la nutrizione
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0
Foglie che adempiono soltanto a funzioni vegetative.
Sono le foglie sterili che si contrappongono agli sporofilli, che portano gli sporangi, e ai catafilli (perule, squame dei bulbi).
2
Dicesi di organo vegetale (petalo, foglia) con la base o l'apice che termina bruscamente con una linea retta trasversale, come se fosse stato tagliato.
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0
Fusto legnoso delle piante arboree compreso tra la radice e le prime ramificazioni.
1
Dicesi della curvatura di una parte della pianta verso uno stimolo esterno, che può essere positivo se avviene in direzione dello stimolo o negativo nel caso opposto.
I più importanti responsabili degli stimoli sono il sole (eliotropismo), la luce (fototropismo), l'oscurità (scototropismo), la forza di gravità (geotropismo), la siccità (xerotropismo),l'umidità del suolo (idrotropismo), il contatto con oggetti solidi (tigmotropismo), i nutrienti (edafotropismo), il vento (anemotropismo).
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0
Dicesi di organismo che ben sopporta periodi di elevata umidità alternati a periodi di siccità. In botanica si riferisce alle piante tropofite.
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0
Pianta abituata a sostenere stagioni calde e fredde, secche e umide, adottando particolari difese come la caduta delle foglie, formazione di organi ipogei, gemme dormienti a livello del terreno, ecc.
1
Dicesi di una superficie ovale-romboidale più ampia sotto il centro e affusolata verso la parte basale e apicale, con i due lati inferiori uguali, più corti dei due superiori.
2
Piccola escrescenza spessa e arrotondata o verruciforme nella superficie di alcuni organi.
Ma dicesi anche di caule con sostanze di riserva, generalmente sotterraneo, succulento, voluminoso, globoso e con depressioni all'inserzione delle gemme.
1
Ingrossamento più o meno rotondeggiante che si forma sulle radici.
In molte Fabaceae è prodotto da batteri azotofissatori (Rhizobium).
1
Dicesi di una radice ingrossata e carnosa simile a un tubero, che svolge soprattutto funzione di riserva delle sostanze nutritive.
1
Organo vegetale, più o meno globoso, privo o quasi di foglie, ingrossato per accumulo di materiale di riserva, che deriva dalla trasformazione di un fusto sotterraneo. Può generare altre piante dalle gemme latenti della sua superficie.
Formano tuberi: Solanum tuberosum, Helianthus tuberosus, Oxalis tuberosa, Tropaeolum tuberosum, Cyperus esculentus, Arum maculatum, Cyclamen hederifolium, Dioscorea bulbifera, ecc.
1
Tubetto o tubulo pollinico. Struttura tubolare generata dalla germinazione del polline, che penetra nello stilo del pistillo fino all'ovario permettendo in tal modo al gamete maschile di raggiungere quello femminile, portando a termine la fecondazione.
1
Dicesi di qualunque corpo vuoto, più o meno allungato.
Nel calice gamosepalo il tubo è la parte dove i sepali restano uniti che va dalla fauce al picciolo, così come
nella corolla gamopetala il tubo è la porzione dei petali saldati tra loro.
Nelle Angiosperme il Tubo laticifero uni o pluricellulare, contiene il latice e il
Tubo cribroso, è adibito al trasporto di sostanze organiche elaborate.
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0
Radici a forma compressa che scendono lungo il fusto come un contrafforte.(Ficus macrophylla).
3
Organo a forma +/- cilindrica vuoto all'interno, lunga e stretta con un diametro uniforme, circolare nella sezione trasversale.
Fiori la cui corolla è formata da petali saldati tra loro formando una specie di piccolo tubo. (Asteraceae: Tubiflorae).
Calice gamosepalo (Dianthus),
foglia con i margini fortemente incurvati, fusto, picciolo.
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0
Rigonfio, turgido, sporgente.
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0
Pianura propria delle zone circumpolari con clima freddo e secco per quasi tutto l'anno. Priva di alberi ad alto fusto, la vegetazione prevalente è composta da muschi, licheni, erbe, giunchi, salici ed eriche nani che si sviluppano nelle brevi stagioni estive.
2
Membrana (foglia modificata) che riveste organi delicati come alcuni bulbi, frutti, semi, apice vegetativo del caule, isolandoli e proteggendoli da perdite d'acqua e da agenti patogeni.
1
Organo che ha forma di cono rovesciato o di trottola (come il calice del frutto del melograno Punica granatum)
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0
Dicesi di organi o tessuti che presentano turgore, sono cioè gonfi e ripieni.
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0
(o gonfiore) stato di ciò che è turgido, rigonfio.
Turgore cellulare è la pressione esercitata dal liquido contenuto in una cellula vegetale sulla parete della cellula stessa.
Nelle piante il turgore ne mantiene la rigidità e una sua diminuzione porta all'appassimento.
1
Giovane germoglio squamoso sviluppantesi da un fusto sotterraneo (Asparago).
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0
Asse della pannocchia del mais che porta i semi (granelli).


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